GP Cina - Max Verstappen conquista anche Shanghai, domati Norris e Perez. Ferrari giù dal podio, Leclerc 4° e Sainz 5°

Tutto facile per Max Verstappen anche in Cina: all'indomani della conquista della prima Sprint Race della stagione, l'olandese tre volte campione del mondo si prende in totale controllo anche la tradizionale gara sul circuito di Shanghai. Preceduti sul podio un solidissimo Lando Norris sulla McLaren e l'altra Red Bull di Sergio Perez. Svanisce l’appuntamento con il podio per la prima volta quest’annola Ferrari: la SF-24 non si accende con le gomme hard nella seconda parte di gara, Leclerc viene scavalcato da Checo e deve accontentarsi del quarto posto precedendo il compagno di squadra Sainz. Stesso risultato del giorno prima, con meno scintille ma più nell'anonimato.

Alle spalle delle due rosse di Maranello c'è la Mercedes di Russell, che precede Alonso. Il veterano dell'Aston Martin come al solito regala spettacolo a dispetto del piazzamento finale, ritrovandosi addirittura secondo in partenza in mezzo alle Red Bull, salvo andare in fretta in crisi gomme. Rimonta dal 18° al 9° posto nonostante le difficoltà nella prima metà di corsa per Lewis Hamilton, davanti alla Haas di Hulkenberg. Dopo la bandiera a scacchi spazio anche per l'ovazione del pubblico verso l'idolo di casa Guanyu Zhou, 13° al traguardo alla sua prima gara di Formula 1 in terra amica.

Partenza – Verstappen mantiene saldamente la vetta, grandissimo spunto di Alonso che attacca all'esterno le Red Bull e si inserisce in seconda posizione davanti a Perez. Brutto avvio invece delle Ferrari, scavalcate da Russell e Hulkenberg. Il pilota della Haas è stato poi contrattaccato da Leclerc e Sainz entro la fine del primo giro, rispettivamente settimo e ottavo.

Giro 5/56 – Dura pochi giri la difesa di Alonso, Perez lo supera e le Red Bull cominciano la loro parata in solitaria nelle prime due posizioni fino al pit stop. Nelle successive due tornate lo spagnolo dell’Aston Martin va in crisi gomme, viene raggiunto e superato anche da Norris perdendo il podio. Fino a questo momento le Ferrari restano ancora imbottigliate, solo dopo comincia la rimonta, in particolare di Leclerc che scavalca in pista Russell e Piastri.

Giro 13/56 – Doppio pit stop anticipato per la Red Bull. La leadership della gara passa a Norris davanti a Leclerc, che tuttavia dopo due giri viene già raggiunto e superato da Verstappen. La Ferrari punta a proseguire il più possibile a una sola sosta con il monegasco.

Giro 23/56 – Si spegne il motore di Bottas, che parcheggia la propria Sauber a bordo pista. Con ritardo arriva prima la Virtual Safety Car (ne approfitta Leclerc per rientrare ai box, e poi al giro successivo Norris) e poi la Safety Car che ricompatta il gruppo e permette a diversi piloti di effettuare la seconda sosta, tra cui le due Red Bull. L'ordine di gara vede Verstappen davanti a Norris, Leclerc, Perez, Sainz e Alonso.

Giro 26/56 – Ancora in regime di Safety Car, Stroll tampona Ricciardo compromettendogli la gara: dieci secondi di penalità per il canadese dell’Aston Martin. Caos alla ripartenza con un contatto tra Magnussen e Tsunoda: il giapponese della Racing Bulls ha la peggio finendo in testacoda e fermandosi fuori pista, altra neutralizzazione della gara. Nell’unico giro con bandiera verde la Ferrari di Sainz subisce il sorpasso su Alonso.

Giro 39/56 – Le gomme hard non si accendono sulla Ferrari. Norris scappa via, Leclerc tenta invano una difesa su Perez, ma subisce il sorpasso nel tratto misto e perde il podio. Sainz addirittura deve guardarsi agli specchietti dalla Mercedes di Russell. Hamilton prosegue nella rimonta ed entra in zona punti, nono.

Giro 49/56 – Nel finale di gara è Fernando Alonso a dare spettacolo. Rientrato per il cambio gomme, realizza il giro veloce, rimonta dal 12° posto rientrando in zona punti, si salva con una gran manovra dopo essere finito sulla ghiaia con due ruote e aver rischiato il testacoda all’uscita dall’ultima curva, ma alla tornata successiva si divora Hamilton e Piastri risalendo al 7° posto.

Bandiera a scacchi – Finale di gara transitorio, Verstappen trionfa in solitaria nel GP Cina. Norris difende il gap sull'altra Red Bull di Perez e chiude al secondo posto. Nulla da fare per la Ferrari, ai piedi del podio.

Lando NORRIS (McLaren, 2° posto) - Riscatta una Sprint Race giocata malissimo dalla posizione al palo con una gara superba, da primo degli umani restando al passo della seconda delle Red Bull nel finale di gara.

Fernando ALONSO (Aston Martin, 7° posto) - Spettacolare, come al suo solito, anche in Cina. Si inserisce tra le Red Bull alla partenza, salvo poi chiedere troppo alle gomme. La strategia anomala non lo aiuta, ma dimostra tutto il suo valore di straordinario pilota nonostante l'età con la rimonta da 12° a 7° in pochi giri e un salvataggio pauroso. Suo pure il punto addizionale del giro veloce.

Nico HULKENBERG (Haas, 10° posto) - Mantiene la Haas in zona punti sostanzialmente per tutta la gara. Tra i piccoli team (eccezion fatta per la Racing Bulls), è l'unico ad aver strappato la top-10 in più di una gara da inizio stagione.

FERRARI (Leclerc 4° e Sainz 5°) - Piantata nello stint sulle hard, la seconda parte di gara raffiora gli incubi della SF-23. Urgono aggiornamenti a questo punto del campionato per non perdere il ruolo di seconda forza.

Lance STROLL (Aston Martin, 15° posto) - Tampona Ricciardo, rovinando la prima gara decente dell'australiano. Distrazione grave, due punti sulla patente sacrosanti.

Con quella di Shanghai, Max Verstappen ha centrato la vittoria in 30 Gran Premi differenti, uno in meno del primato di Lewis Hamilton. Per la Red Bull si tratta del 117° successo nella storia, tutti racchiusi in 15 anni dal primo di Vettel in Cina nel 2009.