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Formula 1 Ferrari, Mattia Binotto: "Missili a Jeddah? Nostro dovere correre. I piloti hanno capito"

DaOAsport

Aggiornato 26/03/2022 alle 15:36 GMT+1

GP ARABIA SAUDITA - Le parole del team principal della Ferrari dopo l'attacco missilistico di venerdì a un impianto non lontano dal circuito: "Abbiamo avuto rassicurazioni dal governo e dalle autorità e lo abbiamo spiegato ai piloti. E loro hanno capito, credo, che è giusto essere qui e che sarebbe stato sbagliato lasciare il Paese. Ciò non vuol dire che non ci siano preoccupazioni"

Mattia Binotto, Team Principal Ferrari, Test Formula 1 a Montmelò (Barcellona) febbraio 2022. Foto di Xavier Bonilla per Getty Images

Credit Foto Getty Images

Il regolare svolgimento del GP di Arabia Saudita 2022, seconda tappa del Mondiale F1, è rimasto a lungo in bilico.Un attacco terroristico a un impianto petrolifero di Aramco, a una ventina di chilometri dal circuito di Jeddah, aveva fatto tergiversare i piloti. I team principal si sono riuniti dopo le prove libere 2 ed erano titubanti sullo scendere in pista tra sabato e domenica per qualifiche e gara. Secondo alcune indiscrezioni, Lewis Hamilton era il capofila di chi non voleva gareggiare insieme a George Russell, Fernando Alonso, Pierre Gasly, Lance Stroll. Mattia Binotto, team principal della Ferrari, si è soffermato su quanto successo durante la notte nel corso della conferenza stampa che ha aperto la giornata di sabato:
"È stata una lunga notte, ma dobbiamo concentrarci sui fatti. Abbiamo visto tutti quello che è successo. Non è la prima volta che episodi del genere si verificano qui, purtroppo. Credo che se c’è un obiettivo che possiamo avere come F1 è quello trasmettere un messaggio positivo. È un nostro dovere essere qui. E sono certo che in futuro tutto sarà affrontato e migliorato. Noi ci metteremo tutto il nostro impegno. Abbiamo avuto rassicurazioni dal governo e dalle autorità e lo abbiamo spiegato ai piloti. E loro hanno capito, credo, che è giusto essere qui e che sarebbe stato sbagliato lasciare il Paese. Ciò non vuol dire che non ci siano preoccupazioni, ma siamo stati rassicurati sulla sicurezza. Nessuno in Ferrari ha espresso il desiderio di andare via".
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