Cancellazione del GP di Imola, Domenicali: "Correre era un insulto al buonsenso"

DaEurosport

Pubblicato 18/05/2023 alle 11:39 GMT+2

FORMULA 1 - Il CEO di Liberty Media fa un discorso molto lucido e al contempo accorato: "Decidere di annullare il Gran Premio è stato davvero doloroso. Ma non avevo alternative. Per le scuderie sarebbe stato un problema persino raggiungere il circuito, con le loro bisarche. E immaginare di accogliere la folla dei tifosi in un contesto devastato era un insulto al buonsenso".

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All'indomani della decisione di cancellare per la grave situazione creata dal maltempo il Gp dell'Emilia Romagna, il CEO di Liberty Media Stefano Domenicali viene intervistato sulla situazione da parte della testata più autorevole della zona, il Resto del Carlino.

"Ho sperato fosse possibile salvare l’evento, sono arrivato in anticipo da Londra, dove vivo, per verificare di persona la situazione. Ma non c’erano proprio le condizioni - spiega -. Non è vero che ‘the show must go on’, non è vero che lo spettacolo deve andare avanti comunque. Imola è la mia città, è casa mia. So cosa rappresentano i motori per la mia gente. Decidere quindi di annullare il Gran Premio è stato davvero doloroso. Ma non avevo alternative. Ora la nostra terra, l’Emilia Romagna, deve dedicare ogni energia alla ricostruzione. Alle emozioni della velocità ripenseremo quando avremo ritrovato il sorriso".

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E a proposito di eventuali malumori da parte delle scuderie per via di questa cancellazione, Domenicali è sereno:

Hanno capito. Nessuno voleva aggiungere disagio alla sofferenza. Per le scuderie sarebbe stato un problema persino raggiungere il circuito, con le loro bisarche. E immaginare di accogliere la folla dei tifosi in un contesto devastato era un insulto al buonsenso.

Si attende di capire se il GP potrà essere recuperato. I danni territoriali ed economici sono stati già gravi così: perdere anche il Gran Premio di Formula 1 aggiungerebbe disastro economico a disastro economico.