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Sergio Perez penalizzato di 5 secondi dopo la gara, ma la vittoria in Singapore è confermata: il motivo

Luca Montanari

Aggiornato 02/10/2022 alle 20:33 GMT+2

F1 - Penalità di cinque secondi per Sergio Perez, reo di aver mantenuto una distanza eccessiva rispetto alla safety car. Il pilota della Red Bull resta comunque vincitore del GP di Singapore davanti alle Ferrari di Charles Leclerc (2°) e Carlos Sainz (3°): la direzione gara ha deciso infatti di sanzionare soltanto uno dei due episodi incriminati, optando per una reprimenda nell'altro caso.

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A quasi tre ore di distanza dalla bandiera a scacchi, nel pieno della notte in Singapore, arriva la decisione della direzione gara in merito all'infrazione di Sergio Perez per non aver rispettato la giusta distanza dalla safety car in due circostanze: il messicano della Red Bull riceve nel complesso 5 secondi di penalitàe una reprimenda, ma mantiene lo stesso la vittoria del Gran Premio davanti alle Ferrari. Charles Leclerc infatti aveva tagliato il traguardo a circa sette secondi e mezzo di ritardo, non sufficiente per soffiare il successo sub iudice e tornare a trionfare dopo quasi tre mesi di digiuno.
I due episodi incriminati sono stati valutati in maniera differente dai commissari, motivo per cui il pilota messicano non abbia ricevuto il doppio di quanto determinato, che avrebbe cambiato le sorti della classifica finale. Continua dunque la striscia vincente della scuderia leader del campionato costruttori, che infila la sesta consecutiva nonostante la giornata storta del campione in carica Max Verstappen, settimo sulle strade di Marina Bay.
  • L'ordine d'arrivo ufficiale del GP Singapore
1. S. PEREZ (RED BULL)-
2. C. LECLERC (FERRARI)+2.416
3. C. SAINZ (FERRARI)+10.305
4. L. NORRIS (MCLAREN)+21.133
5. D. RICCIARDO (MCLAREN)+53.282
6. L. STROLL (ASTON MARTIN)+56.330
7. M. VERSTAPPEN (RED BULL)+58.825
8. S. VETTEL (ASTON MARTIN)+1:00.032
9. L. HAMILTON (MERCEDES)+1:01.515
10. P. GASLY (ALPHA TAURI)+1:09.576

Perché Perez è finito sotto investigazione?

Nel comunicato emesso durante la corsa, i commissari FIA avevano notato che Perez non avrebbe rispettato l'adeguata distanza dalla safety car entro le dieci macchine. La direzione gara ha deciso di rimandare la decisione a corsa terminata, per sentire le giusitificazioni del pilota e del team Red Bull, analizzando i dati telemetrici. Secondo Mattia Binotto, team principal Ferrari, le violazioni commesse dal messicano sarebbero state due dello stesso tipo avvenute in fasi della gara differenti (la safety car è scesa in pista in un paio di circostanze in una gara molto lunga e frammentata dai numerosi ritiri), motivo per cui la scuderia di Maranello si sarebbe aspettata una penalità doppia. Ma soltanto in un caso la direzione gara ha optato per la penalità, nel primo dei due episodi invece si è deciso per una semplice reprimenda.
In due momenti diversi Perez ha commesso lo stesso errore. Ci aspettiamo che la decisione sia immediata, ci dispiace che sia capitato durante la gara perché ha influenzato sulla gestione della corsa [Mattia Binotto dopo la gara a Sky Sport]

I precedenti, tutti diversi

Binotto fa riferimento ad un precedente avvenuto proprio in Singapore, nel 2019, quando Antonio Giovinazzi ricevette dieci secondi (ma si trattava di un caso diverso rispetto a ciò per cui è indagato Checo). Nel 2010 invece Vettel dovette scontare un drive through proprio per questo motivo, che equivarrebbe ad almeno 20". C'è inoltre il caso più recente, che vede coinvolto sempre il tedesco dell'Aston Martin, il quale in Canada non venne punito perché riuscì a riportarsi immediatamente all'interno delle dieci macchine di distanza e inoltre altri piloti commisero lo stesso errore. L'ipotesi più realistica restava tuttavia che il messicano della Red Bull ricevesse 5 secondi: una penalità che la Ferrari avrebbe voluto che venisse moltiplicata per le due infrazioni commesse e che avrebbe significato il passaggio della vittoria a Leclerc.
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