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Barcellona torna all'antico, Ferrari alla prova sviluppi. Ma è giallo sulla nuova sospensione

Paolo Sala

Pubblicato 01/06/2023 alle 15:24 GMT+2

GP SPAGNA - Ripristinato il curvone finale del circuito di Montmelò, senza più la variante posticcia. Una prova in più per la problematica Ferrari SF-23 che soffre sulle curve medio-veloci ed è pronta a mettere in pista il nuovo fondo e le nuove pance riviste, mentre resta un mistero la nuova sospensione posteriore: si vedrà in Spagna o nelle gare successive?

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L'ora della svolta è finalmente arrivata: dopo lo schiaffone di Monaco, dove la regressione tecnica ha portato la Ferrari ad essere addirittura la quinta forza in pista, Barcellona diviene un crocevia decisivo per il team di Maranello. Gli sviluppi annunciati da tempo, che definiranno una sorta di versione Evo della SF-23, diranno se il progetto tecnico ha effettivamente un potenziale celato, che si potrà finalmente iniziare a sfruttare (e sviluppare) anche in vista del prossimo biennio, o se le criticità del concetto aerodinamico sono talmente insormontabili da consigliare di gettare tutto a mare, portare a termine il 2023 per inerzia e ricominciare da un foglio bianco a progettare la macchina che dovrà correre nel 2024 e nel 2025. Un fondo ulteriormente rinnovato e le nuove pance stile Red Bull sono pronti per essere montate sulla macchina per le libere di venerdì, mentre è un giallo l'utilizzo dell'attesissima nuova sospensione posteriore: in teoria era già stata caricata sui camion per Imola, ma Frederic Vasseur ha preso tempo dichiarando che potrebbe essere utilizzata nelle gare successive a quella spagnola.
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La Ferrari di Charles Leclerc durante un pit stop al GP di Monaco 2023

Credit Foto Getty Images

COME CAMBIA LA SF-23

Partiamo dunque dalle certezze: fondo e pance nuove per tentare di rendere la rossa più bilanciata, meno aggressiva sulle gomme e più efficace nei curvoni veloci. Un fondo rinnovato si era già visto a Miami, ma nel Gp catalano saggerà la pista una versione ulteriormente rivista soprattutto nella concezione dei canali Venturi, che nella concezione precedente era considerata parecchio superata e che in questa vede la presenza di elementi più simili a quelli del fondo della Red Bull. Discorso simile per le fiancate, che come sulla RB19 vedranno una parte posteriore decisamente più spiovente.

MISTERO SULLA NUOVA SOSPENSIONE

Il terzo e decisivo elemento dovrebbe essere la rinnovata sospensione posteriore, cambiata nelle geometrie con l'obiettivo di permettere una migliore gestione delle altezze da terra della monoposto, garantendo al contempo migliore trazione in uscita di curva e riduzione del degrado degli pneumatici posteriori. Radio paddock la dava pronta sulle bisarche di Maranello già alla vigilia di Imola (anche se poi le previsioni meteo ne avrebbero sconsigliato l'utilizzo), mentre ora il Team Principal Vasseur sembra prendere tempo. Non è chiaro se si tratti di pretattica o di precauzione tecnica, fatto sta che capiremo se la nuova sospensione è presente o meno soltanto nella prima sessione di libere di venerdì, a meno che venga annunciato qualcosa in conferenza stampa.
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QUALE DIREZIONE PRENDERE

Come accennato, le risultanze del Gp di Spagna saranno una cartina di tornasole fondamentale per Maranello: se la macchina risponde bene e trova carico, gestendo meglio le altezze da terra e l'usura delle gomme, si potrà finalmente provare ad esprimere l'ormai famigerato potenziale nascosto della SF-23. Altrimenti si tirerà una riga e si ripartirà da un foglio bianco, dirottando tutte le risorse tecniche, umane ed economiche possibili sul progetto 2024, che andrà in continuità fino al 2025 prima del nuovo cambio di regolamento tecnico. Una scelta che risulterebbe dolorosa ma allo stesso tempo non procrastinabile, alla velocità con cui si ragiona e si lavora in Formula 1. Del resto ha fatto lo stesso l'Aston Martin lo scorso anno, e i risultati in questo inizio 2023 si vedono eccome.

OCCHIO AD ALONSO

A proposito di Aston Martin, se Montecarlo era la pista giusta per provare a vincere, Barcellona e Singapore sono gli altri due appuntamenti segnati col circoletto rosso all'interno del team di Sir Stroll. Perché le caratteristiche dei tracciati possono premiare una macchina cui manca forse un po' di velocità di punta, ma che risulta facile da guidare nei tratti misti e poco impegnativa sulle gomme. Anche in terra catalana Fernando Alonso dovrà provare a mettersi alle spalle Verstappen innanzitutto in qualifica, poi sarà fondamentale resistere al difficilmente resistibile DRS Red Bull solo sul rettilineo principale. Difficile, ma non impossibile dopo quanto visto a Monaco.

A MONTMELO' SI TORNA ALL'ANTICO

Ad accogliere la Ferrari (parzialmente o totalmente) Evo e la seconda prova della nuova Mercedes W19 versione B ci sarà il tracciato di Barcellona/Montmelò che torna invece alla sua vecchia conformazione, quella che fino al 2006 prevedeva il curvone in discesa a destra prima dell'ultima staccata. Negli anni è stato sostituito da una chicane posticcia, che avrebbe dovuto rappresentare un possibile punto di sorpasso in più, senza risultati apprezzabili. Rispetto a 17 anni fa, il terzo settore ospita curva 10 e 11 rinnovate (dal 2022 sono più arrotondate, ed alla Caixa, cioè curva 10, la frenata è meno violenta), mentre il reintegro del curvone finale riporta da 16 a 14 curve totali.
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