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Red Bull troppo superiore: la FIA dica se ha tratto vantaggio sforando il budget cap, ne va della credibilità della F1

Umberto Zapelloni

Pubblicato 24/10/2022 alle 13:10 GMT+2

F1 - Questa è stata probabilmente la vittoria più bella dela stagione per Verstapper, che ha dimostrato la sua superiorità su tutti, mentre la Ferrari va in pole e poi non vince. Leclerc ci ha provato e anche Hamilton, ma Max era scatenato. Il caso del budget cap però resta aperto e ora la FIA deve comunicare le cifre e farci capire se sforarlo l'anno scorso ha portato dei vantaggi quest'anno.

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La Ferrari ha eguagliato il record di pole stagionali (14) che durava dal 2004, una delle stagioni più gloriose dell’era Schumacher. Quella Ferrari però dominava al sabato e poi vinceva alla domenica, collezionando la bellezza di 15 vittorie. Quest’anno a una pole Ferrari segue quasi aritmeticamente una vittoria Red Bull. Al Cavallino manca ancora qualcosa e anche in Texas si è visto come Leclerc abbia patito un eccessivo degrado delle gomme. Charles ha tentato di tenere il ritmo di Verstappen, ma dopo pochi giri lo ha visto sparire all’orizzonte.
Aveva anche tentato di resistere al sorpasso di un Max scatenato dopo l’intoppo ai box, ma la differenza con la Red Bull in gara è ancora tanta, troppa, soprattutto se a guidarla è Max. Leclerc ha vinto il duello con Perez, ha pennellato anche un sorpasso straordinario all’interno dopo averci provato invano all’esterno, ma nulla ha potuto contro l’olandese che in Texas ha messo un timbro di qualità su una stagione praticamente perfetta. Quella di Austin è stata probabilmente la vittoria più bella della stagione perché arrivata dopo aver vinto i duelli con Leclerc e Hamilton e una partenza ancora una volta perfetta rispetto a quella di Sainz. Uno scatto bruciante e poi una manovra furba per evitare l’incrocio di Sainz che a quel punto è stato sbattuto fuori da Russell.
La gara di Austin che ha suggellato anche il titolo costruttori della Red Bull conferma una volta di più la superiorità del team di Horner. Adesso la Fia ci deve dire se aver sforato il budget cap lo scorso anno ha portato un vantaggio oppure no. Deve rendere pubbliche le cifre. Ne va della credibilità della Formula 1. Non si può raggiungere un accordo di nascosto come capitò con la Ferrari qualche anno fa. Altrimenti i sospetti sulla superiorità della Red Bull resteranno per sempre a macchiare questo sport. Non vale la giustificazione di Horner che, ammettendo l’infrazione assicura che non ci sia stato un guadagno nelle prestazioni. Anche un’ala fuori misura di un millimetro non porta vantaggi, ma cancella quella vettura dalle classifiche. Le regole vanno rispettate. Quelle tecniche e quelle finanziarie.
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