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Bagnaia, Bastianini e ordini di scuderia: Ducati ha davvero "taroccato" il risultato degli ultimi GP? Facciamo chiarezza

Fabio Psoroulas

Aggiornato 24/10/2022 alle 17:35 GMT+2

MOTOGP – A Sepang abbiamo visto Bagnaia conquistare la settima vittoria stagionale e avvicinarsi ad ampie falcate verso il titolo mondiale in MotoGP. In Malesia GoFree ha dovuto lottare ancora una volta con un solido Enea Bastianini, ma Pecco è riuscito ad avere la meglio. Si continua però sempre a parlare di ordini di scuderia per la Ducati. Le gare sono "taroccate"? Facciamo chiarezza.

Bastianini: "Tuffi? Ero bravo, ma sognavo la moto non i Giochi"

Il mondiale non è chiuso. Si sperava che il campionato potesse finire dopo il Gran Premio di Sepang, invece la lotta tra Francesco Bagnaia e Fabio Quartararo proseguirà fino a Valencia, nell'ultimo atto del mondiale 2022 della MotoGP. In fin dei conti è il giusto epilogo di una bellissima stagione e di una grande rivalità tra i due nell'ultimo biennio. Il circuito intitolato a Ricardo Tormo sarà quindi teatro dell'incoronazione del campionee del mondo: l'italiano è il grande favorito per questo titolo, gli basterà arrivare 14° (qui le combinazioni).

A Sepang la settima meraviglia di Pecco

Seconda parte di stagione ai confini della perfezione per Bagnaia. Da Assen in poi l'italiano ha conquistato cinque successi e otto podi in nove gare. Ruolino da fenomeno vero, da campione assoluto, con un'unica piccola macchia: la caduta all'ultimo giro a Motegi. In Malesia il torinese ha fatto l'ennesimo prestazione da urlo, con una partenza da antologia e una gestione della gara da primo della classe. Sotto una pressione enorme dato il match point mondiale, Pecco ha fatto tutto al meglio e ha vinto per la settima volta in stagione. Un numero veramente alto di successi in un anno, roba che solo i più grandi di questa disciplina sono stati in grado di fare nel passato. Il titolo piloti non è arrivato perché è uno sport dove esistono i rivali e sono straforti anche loro, ma poco cambia. Pecco a Valencia ha l'occasione di una vita intera, sarà uno spettacolo da non perdere.
  • Il recupero da record di Bagnaia su Quartararo: 114 punti in 9 gare, da -91 a +23
GARAPUNTI MANGIATI A QUARTARARO
Post Sachsenring-91
Post Assen-66
Post Silverstone-49
Post Spielberg-44
Post Misano-30
Post Aragon-10
Post Motegi-18
Post Buriram-2
Post Phillip Island+14
Post Sepang+23

Quartararo non molla

Super Gofree, El Diablo non è da meno. La corsa di Fabio Quartararo in Malesia è stata una perla assoluta, una risposta importante a chi lo ha criticato nell'ultimo periodo per le diverse gare anonime. Su una pista difficile, con una moto che nulla a che vedere con la Desmosedici, il francese ha tenuto il passo delle Ducati, chiudendo a podio dopo essere partito 12mo in griglia. Anche la sua partenza è ai confini dell'epico, come il suo ritmo per rispondere alla rimonta di Bezzecchi. Un moto d'orgoglio sublime di un campione strepitoso. Lui giustamente non molla e a Valencia venderà cara la pelle. E' una impresa impossibile, ma nello sport mai dire mai.

Le sterili polemiche su Bastianini

Abbiamo narrato di Bagnaia e Quartararo, non possiamo non parlare di Bastianini autore dell'ennesima solida prestazione. Enea ci ha provato, ha messo pressione a Pecco, lo ha superato ma non aveva il passo ne la trazione per andarsene, facendosi successivamente risuperare dal rivale per poi essere sconfitto.
Chiediamo ai nostri piloti solo un po’ di attenzione, non vogliamo sorpassi azzardati: anche se è passato tanto tempo, in Ducati ricordiamo bene cosa successe in Argentina nel 2016 (Iannone centrò pieno Dovizioso all’ultima curva, NDA). Enea ne aveva, ma quando è passato davanti (all’11esimo giro, NDA) ha rallentato leggermente. Pecco allora l’ha ripassato e anche Enea è tornato a girare più forte. Il cronologico dei tempi parla chiaro: non ha fatto passare Bagnaia, era solo più lento. In tutta la gara, si sono superati senza problemi: è la conferma che non c’erano ordini da parte di Ducati. (Davide Tardozzi a SKY, 23/10/22)
Per chi vi scrive le polemiche su Bastianini finiscono prima di iniziare. Basta dire che Enea da Misano si è piegato al team di Borgo Panigale, ciò non è assolutamente vero. Come non è altresì vero che la Ducati stia comandando tutti come dei manichini. L'unica regola dettata dalla casa italiana la possiamo riassumere così: tutti i piloti Ducati sono liberi di correre, basta fare cavolate. E con il termine "cavolate" intendiamo sorpassi azzardati, manovre al limite, entratacce e robe simili. E questo infatti non è ancora accaduto. Ad esempio dopo Misano Enea era stato richiamato dal management della Ducati per una frenata all'ultimo giro ritenuta troppo rischiosa ai danni di Pecco, per poi ricevere le scuse dalla Ducati perché, dopo aver visto la telemetria, c'era ampio distacco tra Bagnaia ed Enea e la manovra non era così rischiosa come si era visto in televisione. Che poi la Ducati vorrebbe vedere un Bastianini tranquillo e non combattivo questo è un altro discorso, ma comunque ad Enea non è stato imposto nulla, se non quella di porre attenzione al rivale.
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La tabella mostrata a Bastianini nel corso del 12° giro ha fatto molto discutere ma Ducati e i due piloti hanno escluso giochi di squadra

Credit Foto Getty Images

Basta parlare di Ordini di Scuderia

Può non essere considerato bellissimo dai puristi di questo sport il comportamento della Ducati, ma è naturalmente lecito e giustificabile. La casa emiliana ha investito tantissimo nel progetto MotoGP e non vuole lasciare nulla di intentato per portarsi a casa questo benedetto titolo mondiale che manca da 15 anni. Ma comunque non sta taroccando le gare, non sta tarpando le ali ai suoi piloti. Basta parlare di continui ordini di scuderia, perché non è vero. Se le gare fossero "taroccate" da Dall'Igna e compagnia, ad Aragon avrebbe vinto Pecco e non Bastianini, come in Thailandia avremmo visto Bagnaia sul secondo gradino del podio e non Miller. Risultati che, tra l'altro, avrebbero già consegnato il titolo mondiale al torinese, mentre ora il mondiale è ancora aperto con tutti i rischi del caso. Tutti questi discorsi poi finiscono anche per svilire l'eventuale titolo di Bagnaia, il quale si potrebbe pensare vinca grazie alle richieste del muretto box ai team clienti e non per merità delle sue capacità e qualità.
Bisogna analizzare la parola team order, ordini di scuderia: di questa cosa si può parlare con Jack, non con Enea. Alla fine è sempre un avversario, un pilota che punta a vincere". (Francesco Bagnaia a SKY, 23/10/22)
Anche qui è Pecco stesso la voce della verità. Gli ordini di scuderia hanno senso e si possono anche fare in maniera decisa con il proprio compagno di box, mentre con i team clienti è giusto che ognuno corra per sé, sempre con rispetto. E così sta accadendo. Poi per l'anno prossimo sarà tutta un'altra storia...

Due galli nel pollaio nel 2023?

Chiudiamo parlando del 2023 e della convivenza che avremo tra Bagnaia e Bastianini nel box Factory Ducati. Sarà complicato: la Bestia è carica, scalpitante, velocissima, non sarà facile da domare. Abituati a rivaleggiare sin dai tempi delle Minimoto e delle Pre-GP, Enea e Pecco sono due persone molto diverse. C'è grande ammirazione e rispetto, ma sicuramente non avranno mai il rapporto di amicizia che contraddistingue, ad esempio, Bagnaia e Miller.
Bastianini non fa parte della cerchia del Ranch, degli adepti della VR46, ha un altro giro di amici, slegato da Pecco. Enea cercherà giustamente di battere il compagno di squadra, dato che è sempre il primo rivale in pista, e farà di tutto per riuscirci. Sarà complessa quindi la gestione dei due piloti all'interno del box, bisognerà usare tanta diplomazia. L'obiettivo naturalmente è quello di evitare un'altra Argentina 2016. Ci riusciranno?
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