MotoGP 2020, le cinque domande prima del GP di Misano
Pubblicato 10/09/2020 alle 12:36 GMT+2
Nel weekend andrà in scena il Gran Premio di San Marino, sesto atto del mondiale 2020 della MotoGP. Con Marquez ai box regna l'equilibrio nella classe regina. Sono in tanti ad essere competitivi sulla pista romagnola, in primis la Yamaha che dovrebbe aver risolto i problemi di Spielberg. Occhio a KTM sempre velocissima. Dovizioso favorito per il titolo mondiale?
Dopo cinque Gran Premi regna l'equilibrio. Chi ne approfitterà a Misano?
Dopo ben 2 settimane di stop, che in quest'anno così corto ma intenso sono tantissime, riparte il motomondiale dalla nostra terra. Con la cancellazione del Mugello, Misano è l'unica pista italiana nel 2020 in calendario, ma anche qui avremo un bellissimo quanto inusuale back-to-back, addirittura con un po' di pubblico che finalmente assisterà dalle tribune, rispettando naturalmente le solite regole Covid. Chi potrà approfittarne? Difficile a dirsi.
Si sono già spesi fiumi di parole sull'incredibile equilibrio di quest'inizio di stagione. In tanti hanno già detto che ci sono ben 9 piloti in 27 punti nella generale, alcuni dati però li aggiungiamo noi: su cinque gare, quindi 15 podi, abbiamo avuto ben 11 rider differenti che almeno una volta ci sono finiti. Gli unici ad aver ottenuto due podi sono stati Quartararo, Viñales, Dovizioso e Miller. Ma soprattutto l'unico pilota ad essere sempre stato in top ten nelle prime cinque corse Takaaki Nakagami, uno che sul podio non ci è ancora salito! Incredibile.
GRAN PREMIO | VINCITORE | SECONDO | TERZO |
GP di Spagna | Fabio Quartararo | Maverick Viñales | Andrea Dovizioso |
GP di Andalucia | Fabio Quartararo | Maverick Viñales | Valentino Rossi |
GP della Repubblica Ceca | Brad Binder | Franco Morbidelli | Johann Zarco |
GP d'Austria | Andrea Dovizioso | Joan Mir | Jack Miller |
GP di Stiria | Miguel Oliveira | Jack Miller | Pol Espargarò |
Con l'infortunio di Marquez e le gomme Michelin 2020 alquanto incostanti, si è scatenato un mondiale dove, ogni weekend, ci sono almeno una decina di piloti in grado di poter lottare per la vittoria. Un equilibrio mai visto, che sicuramente fa storcere il naso ai puristi che, giustamente, vogliono vedere vincere il più forte, ma che invece piace tantissimo a coloro che vogliono vedere gare incerte sino all'ultimo. Sicuramente la chiave di volta è essere costanti e sbagliare il meno possibile.
La Yamaha tornerà a essere la moto da battere su questa pista?
Dopo due circuiti non favorevoli alla M1, si va in Romagna su una pista amica della Yamaha ma su cui, va detto la casa del Diapason è a digiuno di vittorie addirittura da 5 anni (ultimo successo di Valentino Rossi nel 2014). Poche frenate decise, layout molto tecnico e senza stop/go. Yamaha si avvicina a Misano con i favori del pronostico. I problemi ai freni dovrebbero esser stati risolti e comunque verrebbero mascherati su una pista come quella italiana. Negli ultimi anni la moto giapponese ha sempre fatto bene qui, battuta sempre e solo da Marc Marquez stavolta assente. Quartararo e Viñales, nonostante il grande calo delle ultime gare, non sembrano in crisi. Anzi El Diablo è carico più che mai, voglioso di lasciarsi alle spalle un periodo alquanto negativo. Lo stesso dicasi per Franco Morbidelli che si è ripreso completamente dal crash incredibile di Spielberg 1 e ora è al 100%. Infine occhio sempre a Valentino Rossi, unico dei piloti della casa dei tre diapason che è riuscito a mantenersi su livelli accettabili anche quando la moto non era competitiva. Il Dottore, ricordiamolo, è sempre alla caccia del podio 200 in classe regina di una carriera eterna e che, al netto di fake news, non è per nulla vicina al ritiro.
Cosa aspettarsi dalla Ducati?
In questi giorni si è parlato più del suo futuro, magari in Petronas, contando il ritiro di Rossi. Tutte voci di paddock. La verità è che il Dovi è concentrato più che mai su questa stagione, forse l'ultima occasione per lui di vincere il mondiale. In tanti lo considerano il favorito, forse giustamente guardando la generale. Lui però vola basso, pronto ad affrontare con ordine gara dopo gara. Qui nel 2018 vinse, quest'anno su un tracciato con più grip per il nuovo asfalto, gli avversari sono tosti e tutti vicini. Sicuramente bisogna essere a posto con le gomme, cosa raramente riuscita in questo 2020.
KTM sarà capace di vincere anche a Misano?
Incredibile pensarci solo qualche mese fa, invece è tutto vero: KTM arriva a Misano da pretendente alla vittoria. E' la grande sorpresa di quest'inizio di mondiale e sicuramente vuole continuare a stupire. La moto austriaca è l'unica che si è dimostrata competitiva in ogni situazione e su qualsiasi pista, grazie ad una moto e ad un motore facili da guidare e a nuove gomme Michelin che si adattano perfettamente al mezzo. Binder e Oliveira hanno vinto, Pol Espargarò è sempre li tra i primi. Attenzione a loro. In Romagna la casa ha avuto il priviliegio di fare moltissimi test con Dani Pedrosa, anche recentemente. Nelle altre due piste dove aveva provato, Brno e Spielberg, ha conquistato la vittoria.
Per Honda sarà un altro weekend di passione?
Se KTM è la sorpresa, Suzuki è la grande delusa di quest'inizio di stagione. La moto è competitiva, i piloti sono velocissimi, ma al momento la squadra capitanata da Davide Brivio ha ottenuto molto meno di quanto seminato. Solo un podio a Spielberg 1 con Mir, che era anche grande favorito nella seconda corsa prima della bandiera rossa. Per Rins invece tante belle corse, ma anche qualche errore di troppo sul più bello. Urge il grande risultato. A Misano ci sono tutti i presupposti.
Con Marquez ancora ai box, è sempre notte fonda in casa Honda. Solo il buon Takaaki Nakagami tiene a galla la baracca giapponese a suon di buone prestazioni. Il nipponico si sta difendendo egregiamente grazie alla moto 2019 ancora performante e con i dati telemetrici della scorsa stagione. Addirittura Taka è in lotta per il mondiale, unico sempre andato in top ten in tutte le cinque gare. Il podio non è lontano, gli avversari però sono tanti. Per il team HRC invece c'è veramente poco da salvare. Anche a Misano, guardando la concorrenza agguerrità, c'è solo da sperare in qualche punto.
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