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MotoGP 2020: mondiale equilibrato. Chi può vincere?

Fabio Psoroulas

Aggiornato 21/09/2020 alle 14:26 GMT+2

Siamo al giro di boa della MotoGP 2020 e continua a regnare l'equlibrio. Dovizioso rimane in testa al mondiale, ma ci sono quattro riders in quattro punti. Sei vincitori diversi su sette gare, chi ha più possibilità da ora in poi di vincere il titolo? Analizziamo tutti i possibili candidati.

Focus MotoGP: chi vince il Mondiale?

Credit Foto Eurosport

La stagione 2020 della MotoGP è arrivata al suo giro di boa. Sette gare sono state disputate, ne mancano sette alla fine del mondiale. Regna l'equilibrio e l'incertezza, con sei vincitori differenti nelle prime sette corse.
GARAVINCITORE
Jerez 1Fabio Quartararo
Jerez 2Fabio Quartararo
BrnoBrad Binder
Spielberg 1Andrea Dovizioso
Spielberg 2Miguel Oliveira
Misano 1Franco Morbidelli
Misano 2Maverick Viñales

Mondiale equilibrato: Dovizioso in testa, non si sa come...

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Andrea Dovizioso

Credit Foto Getty Images

Essere ancora in testa al Mondiale è un paradosso, non capisco neppure io come sia possibile.
Nonostante l'ennesima gara anonima, Andrea Dovizioso rimane in testa al mondiale. Il forlivese comanda con 84 punti, uno di vantaggio sull'accoppiata Yamaha Quartararo-Viñales, quattro sul lanciatissimo Joan Mir. Al di la dei primi quattro, ci sono dieci piloti in 27 punti.
LA CLASSIFICA PILOTI
PILOTAPUNTI
Andrea Dovizioso84
Fabio Quartararo83
Maverick Viñales83
Joan Mir80
Franco Morbidelli64
Jack Miller 64
Takaaki Nakagami63
Miguel Oliveira59
Valentino Rossi58
Pol Espargaro57
Brad Binder53
Classifica estremamente corta, un mondiale schizofrenico, spettacolare e imprevedibile, obiettivamente dai contenuti tecnici non altissimi. 84 punti sono veramente pochi dopo 7 gare, il bottino più basso nella storia della classe regina dal 1993 ad oggi, da quando c'è questo sistema di punteggio. Altri dati curiosi: 12 punti di media a gara bastano al Dovi ad essere in testa, mentre Quartararo ne ha ottenuti 50 nelle prime due gare per poi ottenerne 33 nelle altre cinque. Nessun podio Honda in queste gare, mai accaduto da quando la casa giapponese è tornata nella classe regina nel 1982. Con Marquez sarebbe stata tutta un'altra storia.

Come è stato possibile tutto ciò?

Abbiamo detto più volte dell'incredibile equilibrio di questo 2020. Ma perché sta succedendo questa cosa? Come mai ci sono così tanti riders che hanno vinto quest'anno e così tanti piloti racchiusi in pochi punti? I fattori principali sono due, il primo è naturalmente l'assenza di Marc Marquez.
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Marc Márquez (Repsol Honda)

Credit Foto Getty Images

Nonostante i test negativi, in tanti davano già per sicuro vincente del titolo il Cabroncito, con tantissimi piloti già pronti alla resa. Troppo più forte l'alfiere di Cervera rispetto alla concorrenza, solo la sua presenza tarpava le ali e incuteva timore agli altri. Il suo crash ha portato tutti a credere di poter ottenere qualcosa di positivo, magari anche il bersaglio grosso, senza essere sconfitti in partenza. Uno stimolo in più per raggiungere un gran risultato.
L'altro motivo del totale equilibrio è prettamente tecnico: le gomme Michelin. Da questa stagione il costruttore francese ha portato una tipologia di mescola ancora più morbida rispetto al passato, ma il suo comportamento è diventato estremamente imprevedibile, quasi una lotteria. La carcassa offre prestazioni completamente differenti a seconda del meteo, dell'asfalto, del tipo di grip della pista e, naturalmente, della tipologia del mezzo. La gomma offre il massimo delle sue prestazioni in determinate condizioni che sono differenti da moto a moto. Ad esempio Yamaha a Jerez col grande caldo era andata fortissima su queste gomme, per poi faticare da Brno in poi, tornando competitiva a Spielberg. Discorso differente per KTM, che in Repubblica Ceca e in Austria ha fatto faville per poi sparire a Misano 1 su una pista differente, ritornando in auge nella seconda gara in Emilia Romagna con condizioni di meteo diverse.

Chi ha più possibilità ora?

Guardando alla faccenda gomme, ha più possibilità di vincere chi riuscirà a limitare i danni. La costanza sarà la chiave di tutto. La quadra tecnica sarà la più grande sfida per i protagonisti di questo 2020. Chi riuscirà a trovare la messa a punto migliore ogni weekend, adattandosi alle Michelin, potrà trionfare nel mondiale. Sarà difficilissimo vedere filotti di vittorie, non servono nemmeno vedendo il grande equilibrio.
ANDREA DOVIZIOSO
Andrea Dovizioso è in testa, ma non è tutto oro quello che luccica. Il Dovi è da sempre il più grande critico di questa carcassa 2020 con cui non è mai scattato il feeling. Il forlivese non riesce proprio ad abituarsi a queste gomme e naturalmente le sue prestazioni ne risentono. Mancano le giuste sensazioni con la moto, soprattutto in staccata. Il lato positivo per Andrea è che Bagnaia e Miller invece si stanno trovando bene, per cui ci sono tanti dati all'interno del team da analizzare per cercare di migliorare. Purtroppo per lui, quest'anno si correrà, più volte, su piste non amiche, dove in passato non ha ottenuto grandi risultati. Le Mans, Aragon e Valencia non sono i circuiti dove la Ducati si è distinta gli anni scorsi, ma è pur vero che in questo 2020 tutto può accadere e un calcolatore come Andrea potrà ottenere il massimo da ogni gara.
PERCENTUALE DI VITTORIA FINALE: 20%
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Fabio Quartararo lors du Grand Prix de Saint-Marin à Misano

Credit Foto Getty Images

FABIO QUARTARARO
Se il Dovi è in crisi, meglio non va a Fabietto Quartararo in termini di risultati. El Diablo era partito col botto, vincendo back to back a Jerez. Poi però è completamente crollato, finendo a terra a Misano 1. Nella seconda corsa è andata sicuramente meglio, col quarto posto finale. C'è grande incognita su quello che potrà combinare da ora in poi: ha perso la leadership della generale e questo è forse positivo per lui, dato che gli toglie un po' di pressione. Deve però ritrovare il feeling perduto con la moto e, soprattutto, ritrovare quelle certezze nella sua testa che aveva ad inizio anno che poi ha perso, per colpa di qualche errore di troppo e forse anche per l'esplosione di Franco Morbidelli.
PERCENTUALE DI VITTORIA FINALE: 20%
MAVERICK VINALES
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Maverick Viñales esulta per il primo successo stagionale che lo rilancia anche in ottica mondiale

Credit Foto Getty Images

Chi invece i problemi li ha "solo" nella sua testa è Maverick Viñales. Top Gun ha trovato finalmente la prima vittoria stagionale partendo dalla pole position. Poche storie: quando è il favorito assoluto Maverick fatica, forse per le troppe aspettative. Tantissime volte è accaduto che Viñales, dopo aver ottenuto il miglior tempo nelle libere, in qualifiche e nel warm up, si perdesse in gara dopo una partenza negativa o dopo qualche sorpasso subìto. Anche a Misano 2 la stava combinando, ma la caduta di Bagnaia gli ha regalato il primo successo di questo 2020. Tutto verte sulla sua mente: con questa vittoria sarà scattato quel "clik" nella sua testa? In caso positivo, abbiamo il favorito per questo strano mondiale.
PERCENTUALE DI VITTORIA FINALE: 30%
JOAN MIR
Se l'anno scorso la sorpresa della stagione era stato Fabio Quartararo, quest'anno è sicuramente Joan Mir. Non è un rookie, ma in questo 2020 sta veramente facendo la differenza. La Suzuki è forse la moto più completa del lotto, competitiva su ogni pista e meno stressante sulle gomme, e Joan la sta guidando veramente alla grande. Ha due zeri pesantissimi sul groppone, ma dall'Austria in poi ha letteralmente svoltato, mettendo in ombra quell'Alex Rins che doveva fare faville. E' in grande crescendo, deve sicuramente migliorare in qualifica dove parte sempre lontano. Se riuscisse a mantenere questa costanza di rendimento delle ultime settimane potremo avere la grande sorpresa a fine stagione.
PERCENTUALE DI VITTORIA FINALE: 15%
FRANCO MORBIDELLI
Dopo i primi quattro, ci sono altri tre piloti che si sono distinti in questa prima parte di stagione e che hanno qualche possibilità per giocarsi il mondiale. Il primo è Franco Morbidelli: Frenkie si è tolto la grande soddisfazione di vincere la prima gara della carriera e sta disputando una signora stagione. Purtroppo paga a caro prezzo le gare dell'Austria, la prima soprattutto col grande incidente con Zarco, e la rottura del motore a Jerez 2. E poi non è stato fortunatissimo neanche a Misano 2, toccato da Aleix Espargaro. Insomma, la sfortuna è certamente dalla sua parte. In generale Viñales e Quartararo ne hanno forse un minimo di più, ma se la condizione rimane questa e se la sorte dovesse girare, ecco che il Morbido tornerebbe prepotentemente in corsa.
PERCENTUALE DI VITTORIA FINALE: 5%
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Valentino Rossi, Getty Images

Credit Foto Getty Images

VALENTINO ROSSI
L'altro pilota in luce è sicuramente Valentino Rossi. Di quanto abbia vinto in carriera ne abbiamo già parlato più volte, è interessante il fatto che il Dottore spesso è stata la migliore Yamaha al traguardo, soprattutto nelle piste negative per la M1. Il distacco da Dovizioso non è ampio, paga a caro prezzo i due zeri, soprattutto l'ultimo per una banale scivolata. Sembra averne di meno rispetto a Quartararo e Viñales, ma occhio a sottovalutare il Dottore. Se dovesse riuscire ad essere in lotta all'ultima gara, lui è sicuramente più abituato degli altri a vincere.
PERCENTUALE DI VITTORIA FINALE: 5%
TAKAAKI NAKAGAMI
Infine ci sono altri cinque piloti che si sono distinti in questo inizio di stagione, ma che per diverse ragioni hanno speranze di vittoria finale ridotte al lumicino. In primis Takaaki Nakagami: il giapponese è uno dei più costanti, unico ad essere sempre stato nei 10 in tutte le gare, ma solo una volta in top five. La Honda è fatta per Marquez, gli altri faticano a guidarla e non riescono ad esprimere tutto il suo potenziale.
PERCENTUALE DI VITTORIA FINALE: 1%
JACK MILLER
Jack Miller non ha fatto male in questo 2020, con due podi e altre belle prestazioni. Ma è comunque difficilmente pensabile che possa lottare per il titolo.
PERCENTUALE DI VITTORIA FINALE: 1%
BINDER, POL ESPARGARO E OLIVEIRA
E poi ci sono le KTM. La moto austriaca ha sorpreso, con due vittorie e tanti podi. Ma i tempi non sono ancora maturi per la vittoria finale, come i suoi piloti. Binder e Oliveira hanno vinto, Pol sta facendo bene, ma non sono ancora all'altezza dei top della disciplina.
PERCENTUALE DI VITTORIA FINALE: 1%
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