Conegliano impareggiabile! L'Imoco è da tempo nella storia dello sport, il Mondiale per club 2024 è solo un esempio
PALLAVOLO - L'Imoco Conegliano è sempre più nella storia dello sport. Vincendo il Mondiale per club 2024, le Pantere hanno conquistato il 23° trofeo nonché la 321ª partita vinta (su 355 giocate) dal 14 ottobre 2017, ossia dalla data in cui Daniele Santarelli ha esordito quale coach gialloblù. Storia di un club impareggiabile, programmato e reso grande da persone geniali, che resterà nella storia.
🥇Dall'esordio alla finale d'oro: rivivi il cammino delle ragazze di Velasco
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14 ottobre 2017. Daniele Santarelli esordisce sulla panchina di Conegliano - allora nota come Imoco Volley Conegliano - in gare ufficiali, conquistando la vittoria in tre set contro la Pomì Casalmaggiore nell'anticipo della 1ª giornata di Serie A1 2017-18. 22 dicembre 2024. Il tecnico folignate alza al cielo il 23° trofeo da capo-allenatore alla guida dello squadrone gialloblù, dopo il 3-0 che le Pantere hanno rifilato al Tianjin nella finale del Mondiale per club 2024. Insieme all'allenatore, presenti in entrambe le occasioni anche Monica De Gennaro e Asia Wolosz, ossia le due giocatrici che rappresentano il trait d'union nelle varie stagioni sportive di questo impareggiabile club italiano.
Dal 14 ottobre 2017 al 22 dicembre 2024 (inclusi), Conegliano ha giocato 355 partite ufficiali, perdendone soltanto 34 e accumulando la spaventosa percentuale del 90,4% di vittorie. Incluse le 76 consecutive inanellate, in tutte le competizioni, tra il 12 dicembre 2019 e l'1 dicembre 2021 e valse il record mondiale che tanto fece scalpore. O la striscia, tuttora aperta, di 27 vittorie di fila (23 accumulate in questa stagione) suggellate dal trionfo iridato. Numeri da squadra quasi imbattibile, di quelle destinate a un posto nel libro di storia dello sport. L'Imoco non è però riassumibile soltanto in dati: bisogna considerare anche le persone che l'hanno resa grande.
I numeri stratosferici di Conegliano (dal 14 ottobre 2017)
Partiamo dal campionato italiano, dove l'attuale Prosecco Doc detiene lo Scudetto ininterrottamente dalla stagione 2017-18 e va a caccia, quest'anno, del settebello consecutivo. Nella storia della massima serie italiana, un'impresa compiuta finora esclusivamente dall'Olimpia Teodora Ravenna, squadra capace di conquistare 11 Tricolori consecutivi tra il 1980-81 e il 1990-91. Nell'epoca più recente della Serie A1, soltanto Bergamo (quattro) e Pesaro (tre) erano riuscite a vincere più di due Scudetti di fila. Ricordiamo però che, molto probabilmente, senza la sospensione dell'edizione 2019-20 a causa della pandemia da Covid-19, le Pantere si troverebbero a sette campionati vinti consecutivamente e, in questo 2024-25, andrebbero a caccia dell'ottavo. Nel dettaglio, questi i numeri dell'Imoco in Serie A1, playoff inclusi:
| Vinte | Perse | % Vittorie | |
| Partite Totali | 210 | 20 | 91,3% |
| 2024-25 | 13 | 0 | 100% |
| 2023-24 | 33 | 2 | 94,3% |
| 2022-23 | 32 | 3 | 91,4% |
| 2021-22 | 30 | 4 | 88,2% |
| 2020-21 | 30 | 0 | 100% |
| 2019-20 | 19 | 1 | 95,0% |
| 2018-19 | 28 | 4 | 87,5% |
| 2017-18 | 25 | 6 | 80,6% |
20 sconfitte in sette stagioni complete, unendo la metà giocata nel 2019-20 (quella sospesa per Covid) a questo primo scorcio di annata sportiva. Di cui 10 maturate però nei primi due anni di gestione Santarelli e 14 (su 20) in stagione regolare, quindi in partite che hanno una valenza sicuramente importante ma comunque relativa nel caso in cui - come in A1 - lo Scudetto venga assegnato tramite i playoff. Una fase, quest'ultima, in cui Conegliano ha invece vinto 39 delle 45 gare disputate, invertendo soltanto nelle ultime due stagioni il ritmo clamoroso mantenuto fino al termine del 2021-22 (25 vittorie su 27 sfide playoff).
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Sarah Fahr: "L'Oro di Parigi non mi ha cambiata"
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Se in campionato il cammino è letteralmente impressionante, tra Coppa Italia e Supercoppa Italiana i numeri testimoniano ancor più l'epopea di questo strepitoso club. Capace di vincere le ultime cinque Coppe e le ultime sette Supercoppe consecutive. In Coppa Italia l'ultimo ko delle Pantere risale al 3 febbraio 2019, data della finale persa al tie-break (12-15) contro la Novara in cui giocava, tra le altre, Paola Egonu. Fu anche l'ultimo trofeo italiano non vinto dall'Imoco. L'ultima sconfitta gialloblù in Supercoppa è invece datata 1 novembre 2017, patita sempre per mano delle Zanzare e al tie-break (14-16). Da allora, 15 partite vinte di fila in Coppa, 8 in Supercoppa:
| Vinte | Perse | % Vittorie | |
| Coppa Italia | 20 | 3 | 87,0% |
| Supercoppa Italiana | 8 | 1 | 88,9% |
Agli incredibili risultati ottenuti in competizioni italiane, si aggiungono ovviamente quelli centrati in tornei internazionali: Champions League e Mondiale per club. Nel lasso di tempo che stiamo considerando, Conegliano ha sollevato al cielo due Champions (2020-21 e 2023-24) ma anche tre Mondiali per club (2019, 2022 e 2024). In ambito europeo, soltanto 9 sconfitte su 75 partite giocate, incluse però le finali del 2018-19 (1-3 contro Novara) e del 2021-22 (1-3 contro il VakifBank). A testimonianza che nemmeno l'Imoco è imbattibile ma, quasi certamente, per alzare trofei internazionali bisogna sconfiggerla. In caso contrario, saranno proprio le Pantere a festeggiare, come già successo in ben 23 diverse occasioni negli ultimi sette anni.
| Vinte | Perse | % Vittorie | |
| Champions League | 66 | 9 | 88,0% |
| Mondiale per club | 17 | 1 | 94,4% |
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Velasco: "Ora alle mie strordinarie ragazze chiedo umiltà"
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Un club vincente perché programmato genialmente
Sarebbe troppo facile ridurre i risultati ottenuti da Conegliano all'equazione budget = vittorie, anche perché il mondo dello sport è costellato di esempi in cui, agli ingenti investimenti di vari club, non sono corrisposte bacheche piene di trofei. Le potenzialità economiche di Piero Garbellotto e Pietro Maschio, rispettivamente presidente e co-presidente gialloblù, sono indiscutibilmente importanti e consentono all'Imoco di agire sul mercato in una posizione di forza. Se non fossero però unite alla genialità di dirigenza e allenatore, non è detto che porterebbero a questi fenomenali risultati. In tal senso, la capacità tecnico-tattica di Santarelli è il primo valore aggiunto per questa società: lo si capisce da ogni indicazione fornita nei timeout o dalle variopinte reazioni scatenate nel tecnico folignate dalle giocate della sua squadra. Ogni estate si rinnovano i rumor sul suo futuro, rilanciati magari da chi non vede l'ora che il matrimonio pallavolistico Santarelli-Conegliano sfoci in una separazione e ponga così fine al dominio delle Pantere.
Daniele invece prosegue, quasi imperterrito, nella sua strada di maniacale amante di questo sport. Ma anche di allenatore in grado di mantenere altissime sia ambizioni, che umiltà. Senza questa virtù, una singola squadra non avrebbe infatti mai potuto vincere e dominare così tanto; gli effetti collaterali di una "pancia piena" si sarebbero prima o poi manifestati, in tutta la loro debilitante potenza. Conegliano invece si trasforma dopo ogni trofeo sollevato al cielo: più vince, più ambisce a vincere, più dimostra la sua voglia di vincere. In tal senso, i collanti del gruppo risultano proprio le due giocatrici che c'erano già all'esordio di Santarelli sulla panchina gialloblù: De Gennaro e Wolosz. Di Moki si è scritto tutto e poi tutto ancora, ma comunque poco se si ha l'obiettivo di celebrare una giocatrice simile. L'eterna libero azzurra andrebbe studiata e clonata, considerando la sua capacità di restare sempre e comunque la migliore al mondo. Anche lei vive giornate meno positive, ma riesce sempre a realizzare quella giocata che ne testimonia l'immensità tecnico-atletica.
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De Gennaro: "Questo oro mi ripaga di tutti i sacrifici"
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Wolosz risulta invece, per dispersione, la miglior palleggiatrice del mondo. In tante provano ad avvicinarla - su tutte, Alessia Orro, con l'azzurra ancora giovanissima per il ruolo - ma lei riesce sempre a migliorare sotto qualche aspetto. Vincente come poche, quasi mai incapace di rimediare a ricezioni imperfette o doppio meno, spettacolare nella distribuzione del gioco, con quelle aperture dietro che lasciano tutti senza fiato. Sulle qualità sportive e umane di queste due campionesse, Conegliano ha via via assemblato roster meravigliosi, infarciti di talento e potenzialità, riuscendo a cambiare interpreti senza però mai snaturare il suo collettivo. Scoprendo che si può stravincere anche dopo aver salutato l'opposta più dominante del mondo (Egonu), perché si è in grado di trasformare la sua "sostituta" in quella più completa. Sia chiaro, il termine "sostituta" riferito a Isabelle Haak è volutamente due volte tra virgolette, perché la Regina del Nord ha raggiunto ormai quel livello d'élite in cui già si collocavano sia Egonu che Tijana Boskovic.
Ma l'Imoco 2024-25 è anche quella delle scommesse, in parte già stravinte. Alzi la mano chi avrebbe mai immaginato che Cristina Chirichella potesse tornare a dominare come sta facendo. Oppure chi avrebbe scommesso su una Zhu Ting molto vicina alla sua versione 2016-19. In pochi, anzi pochissimi. Santarelli però dimostra di vivere nel futuro di questo sport e di sapersi evolvere, sacrificando forse un bel po' in ricezione per avere un muro-difesa clamoroso e attaccanti fenomenali. Nel primo aspetto, l'essenzialità di Chirichella è lampante: l'ex capitana di Novara è - a nostro sindacabile parere - una delle migliori centrali di muro che la storia recente di questo sport possa annoverare. Sotto il secondo, Zhu è un'atleta la cui carriera sembrava aver iniziato una parabola discendente, dopo tanti infortuni nelle ultime annate, salvo poi risollevarsi all'improvviso in soli cinque mesi vissuti in terra veneta. Rinnovarsi, senza snaturarsi ma accettando dei rischi, per continuare a vincere: ecco la ricetta, non replicabile (o quasi) che ci lascia in eredità Conegliano.
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Moki De Gennaro prende tutto, Sylla finalizza: super Italia al 1° set
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C'è già chi ha cominciato ad azzardare paragoni assurdi con altri sport - col Barcellona di Pep Guardiola, i New England Patriots di Bill Belichick, l'Ignis Varese di Aza Nikolic e Sandro Gamba - o sostenere che questa sia la squadra più forte nella storia della pallavolo femminile. Si tratta di un gioco davvero bello e stimolante, ma anche sterile a livello giornalistico e soprattutto umano. Conegliano è Conegliano, splendida già così nella sua unicità. Tra tanti anni ci ricorderemo di questo club con la convinzione che, se il volley avrà scoperto nuove mediaticità e maggiori seguiti, il merito sarà stato anche dell'Imoco. Per il momento, le Pantere non hanno l'ambizione di entrare nella storia ma soltanto quella di accumulare altre vittorie e detenere qualsiasi trofeo. Dal 22 dicembre, la squadra gialloblù è campionessa in carica di tutto: letteralmente. Arriverà un giorno in cui qualcuno gli dedicherà un libro, da inserire negli annali dello sport. Perché come avete appena visto, un semplice articolo risulta alla fine davvero troppo riduttivo...
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