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Pallavolo - L'Italia è immortale e supera 3-1 il Belgio: Bosetti-Danesi sontuose, che Pietrini!

Marco Arcari

Aggiornato 27/09/2022 alle 20:54 GMT+2

PALLAVOLO, MONDIALI 2022 (F) - Più forte di qualsiasi ostacolo! L'Italvolley vince 3-1 la sfida col Belgio, soffrendo tantissimo per tre set e poi dilagando nel 4° (25-9). Le Azzurre pagano una condizione fisica tutt'altro che ottimale, ma si aggrappano al talento diffuso di una meravigliosa Bosetti, ai muri (7) di Danesi e ai 31 punti di Egonu. Una vittoria di capitale importanza.

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Un'Italia da cardiopalma! Se il successo, complicato, contro Porto Rico aveva mostrato una condizione fisica tutt'altro che perfetta delle Azzurre, il 3-1 che l'Italvolley rifila al Belgio è cartina al tornasole della qualità di una Nazionale incredibile, a tratti quasi irreale e non umana. La squadra di coach Vande Broek prepara benissimo questa sfida, anche perché ormai le pallavoliste belghe conoscono quasi a memoria tante delle Azzurre, dominando il 1° e il 3° set, ma vincendone solo uno: nel 3° parziale l'Italia mette infatti in piedi un'epica rimonta dal 19-24, con la qualità diffusa di una Caterina Bosetti sempre più imprescindibile, il dominio a muro di Anna Danesi (7 muri-punto), la migliore al mondo nel fondamentale a rete, e le bordate di Paola Egonu (31 punti), per vincere 29-27 dopo aver annullato ben sette palle set alle avversarie.
Superate le difficoltà, causate anzitutto da evidenti limiti a livello atletico per una preparazione ancora in corso - in vista di una seconda fase durante cui essere al top nelle sfide contro Cina e Brasile - le Azzurre dominano il 4° set, vincendolo 25-9. Il parziale, in sé, non spiega neppure in parte il dominio pallavolistico di una Nazionale dai due volti, che nella frazione conclusiva diventa a tratti debordante e ritrova una meravigliosa Alessia Orro in palleggio. L'alzatrice della Vero Volley Monza soffre non poco nei set iniziali, ma si scioglie durante la gara e torna a far capire perché, oggi, sia lei l'indiscussa titolare nel ruolo. Peraltro, nei momenti in cui fatica in regia, Orro è fondamentale negli altri fondamentali, lavorando bene coi tocchi di seconda per tenere sempre sull'attenti il muro belga e confermando di avere un servizio molto efficace.
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La partita

La sfida probabilmente più complicata, assurda e incredibile che l'Italvolley abbia giocato nell'ultimo anno. Uno 0-3 che sembrava quasi certo, viste le difficoltà patite nel 1° set, tramutatosi invece in un successo epico, destinato a cambiare - sicuramente a livello emotivo - la tensione di questa Nazionale. Coach Mazzanti ripropone il 6+1 che aveva superato 3-0 il Camerun, con Miriam Sylla titolare di posto 4. Sulla capitana Azzurra è subito d'obbligo qualche precisazione. Se la sua partita viene letta soltanto alla luce del 30% di eccellenza in attacco, allora probabilmente si capisce davvero poco di Pallavolo. Evidente che Elena Pietrini garantisca, a oggi, un rendimento decisamente superiore quando c'è da schiantare a terra qualsiasi tipo di alzata, ma le qualità in ricezione e in difesa mostrata da Sylla, fino al momento della sostituzione, rappresentano forse l'unico aspetto positivo nel gioco dell'Italvolley durante i primi due set. Ciò premesso - e dovuto - le difficoltà delle Azzurre sono quelle già viste contro Porto Rico: ricezione discontinua, Orro fuorigiri in regia, proprio come era successo a Ofelia Malinov nel match precedente, pochissima reattività sulle coperture e mancanza di comunicazione diffusa. Con Egonu unico terminale offensivo di riferimento - ma anche Paola stasera gioca una partita dai due volti - per il Belgio diventa quasi un gioco da ragazzi portare a casa il 1° set (21-25). Ciò anche perché alle difficoltà delle pallavoliste italiane si aggiunge il dominio da posto 4 di Britt Herbots: nelle sfide a livello giovanile, proprio contro le Under italiane, si era guadagnata l'appellativo di "Diavolo" e oggi ne conferma appieno i motivi, dominando con diagonali strettissime e colpi di una potenza stordente, almeno finché Danesi non le prende le misure come la miglior sarta al mondo e decide di chiuderle in faccia qualsiasi traiettoria che non sia la parallela. L'ex schiacciatrice di Novara termina comunque la sfida con 28 punti (27 in attacco, 1 ace), confermando di avere un futuro più che roseo davanti a sé: la classe 1999 potrà infatti dare spettacolo anche nella prossima Serie A1 femminile con Il Bisonte Firenze.
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Se nel 3° set matura la già citata e incredibile rimonta, bisogna anche rilevare come nel l'Italia riesca a sprecare qualcosa come otto palle-set, difettando di quella continuità che è ormai diventata punto di forza per questa Nazionale. Egonu va completamente fuorigiri, mandando out due parallele con muro a uno, Herbots completa la rimonta con l'ace del 24-24 e alle Azzurre servono allora le intelligenti letture di Bosetti. La schiacciatrice dell'Igor Gorgonzola Novara diventa infatti inarrestabile nei momenti chiave del match. Tra mani-out sagaci, turni in battuta ficcanti e precisi, perfetti posizionamenti difensivi e mentalità da vincente nata, Caterina prende per mano le compagne e le trascina punto per punto, anche quando l'interruttore sembra potersi spegnere definitvamente. Orro ritrova così smalto al palleggio e ricomincia a giocare bene nelle soluzioni veloci al centro, Danesi - come già scritto - sale in cattedra a muro e Pietrini fa il resto da posto 4, confermando una verticalità che, giocoforza, costringerà coach Mazzanti a puntare su di lei contro avversarie più quotate di questo Belgio (oggi comunque ottimo per tre set su quattro). L'Italvolley cambia volto e il 4° set si trasforma in una lezione pallavolistica rifilata alla nazionale di coach Vande Broek. Il Belgio viene infatti fermato a soli 9 punti (4 errori non forzati delle Azzurre) e letteralmente dominato in ogni fondamentale, dovendo aspettare fino al 1° tempo di Danesi, quello che chiude la sfida, per comprendere appieno cosa sia successo nell'ultima frazione di gioco. L'Italia soffre, questo è innegabile, ma non conosce altro risultato che la vittoria. In un cammino iridato in cui i passi falsi continuano a non mancare, ciò rappresenta indiscutibilmente un valore aggiunto, anche per una squadra "sulle gambe" e un po' in crisi atleticamente. Ora un giorno di riposo, prima della sfida al Kenya: si ritornerà al Gelredome di Arnhem (Paesi Bassi), il 29 settembre alle ore 18:00. Sperando che il lavoro in sala pesi cominci a dare i suoi frutti...

Il tabellino

Italia - Belgio 3-1 (21-25; 30-28; 29-27; 25-9)
  • Italia: Lubian, Gennari n.e., Bonifacio n.e., Malinov n.e., De Gennaro (L) 1, Fersino (L) , Orro 6, Bosetti 14, Chirichella 4, Danesi 16, Pietrini 6, Nwakalor n.e., Sylla 10, Egonu 31. All. Mazzanti.
  • Belgio: Van Sas, Herbots 28, Lemmens 5, Guilliams 1, Van Gestel 13, Demeyer (L) n.e., Martin 1, Krenicky n.e., Janssens 9, Van De Vyver 1, Rampelberg (L), Van Avermaet 5, Stragier, Koulberg. All. Vande Broek.
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