Qualificazioni Olimpiadi 2024 - L'Italia torna alla vittoria! 3-0 all'Iran firmato Mosca-Rinaldi e 2° posto

Tanta fatica, protagonisti un po' inattesi, ma comunque stupendi, e vittoria ritrovata. L'Italvolley maschile batte 3-0 l'Iran, rimettendosi in carreggiata nel torneo di qualificazione ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 dopo l'inatteso k.o. patito contro la Germania. Con questo successo, gli Azzurri si riprendono il 2° posto provvisorio nella Pool A poiché, a parità di vittorie conquistate (4), rispetto al Brasile vantano un maggior numero di punti ottenuti finora (12-10). Nel farlo, ringraziano indubbiamente la coppia formata da Leandro Mosca e Tommaso Rinaldi.

Il centrale firma uno show sublime nel 3° set, realizzando ben 6 punti in praticamente ventotto scambi e suggellando il trionfo italiano con un monster-block finale. Lo schiacciatore chiude invece da miglior realizzatore dell'incontro - 15 punti col 41% di efficienza offensiva - ed è protagonista assoluto nel finale di 2° set, in cui firma 5 punti consecutivi con tre muri rifilati all'opposto iraniano Saber Kazemi. Gli Azzurri torneranno sul gerflor del Maracanazinho di Rio de Janeiro sabato 7 ottobre, dalle ore 18:30, per la sfida decisiva contro Cuba.

Di nuovo tantissime difficoltà, ancora una stanchezza evidente. Nonostante il mini-turnover varato dal CT Fefè De Giorgi, il quale decide di dare un turno di riposo a Daniele Lavia e capitan Simone Giannelli per schierare il già citato Rinaldi oltre a Riccardo Sbertoli, gli Azzurri mostrano anche oggi una condizione fisica precaria, che ne inficia quasi irrimediabilmente la loro natura in termini di gioco. A ciò si aggiungono una nuova serie infinita di errori in battuta (ben 18) e un bel po' di confusione, dettata anche da poca lucidità in termini di comunicazione, nei rally più lunghi, spesso non vinti proprio per disattenzioni che portano due giocatori quasi a scontrarsi nel giocare il secondo tocco, o a ritardi a muro solitamente mai visti. Eppure, un 3-0 è pur sempre un 3-0, anche se i punti complessivi di scarto sono soltanto otto rispetto all'Iran e la partita è tutt'altro che positiva. Di buono c'è indubbiamente il carattere di questa Italia, capace di riemergere da evidenti blackout - davvero insoliti i super break concessi tra 1° e soprattutto 2° set (1-7 dal 12-6 al 13-13) - con la coralità e l'orgoglio di un gruppo inesauribile anche quando le pile sono praticamente del tutto scariche. Se la corsa a Parigi 2024 resta apertissima, anche considerando il 3-1 che il Brasile ha rifilato a Cuba questo pomeriggio, il merito va soprattutto alla coppia Mosca-Rinaldi, senza però dimenticare l'importanza di Alessandro Michieletto e quella di Fabio Balaso. Il primo tiene bene in ricezione ed è positivo anche in attacco, ben più di quanto non possa testimoniare il suo 27% di efficienza offensiva. Il secondo è invece granitico su certe bordate avversarie, non soltanto dai nove metri, offrendo un piano di rimbalzo nel bagher che annulla così la potenza iraniana.

Per il resto, si rivedono una ricezione molto altalenante e imprecisioni a muro, almeno finché Rinaldi (nel 2° set) e Mosca (nel 3°) non decidono di salire in cattedra per puro talento individuale e un po' di trance agonistica. Giovanni Sanguinetti è spesso debordante in 1° tempo, ma nel fondamentale a rete continua a pagare ritardi e inefficacia, risultando così troppo incostante per mantenere la correlazione muro-difesa azzurra sui livelli che può invece garantire la coppia formata da Simone Anzani e Roberto Russo, sfortunatamente entrambi assenti in questo torneo preolimpico. Gianluca Galassi è invece nuovamente fondamentale nello scacchiere tattico della Nazionale, anche se il suo eterno litigio con la battuta dovrà trovare prima o poi una soluzione finale, nel bene o nel male (ossia cambiando meccanica). Ora meno di ventidue ore per prepararsi alla partita da dentro/fuori contro Cuba. Il calendario non aiuta l'Italvolley, poiché nell'ultimo turno per gli Azzurri sarà sfida al Brasile, ancora in corsa per la qualificazione diretta e non tramite ranking mondiale, mentre la nazionale cubana affronterà proprio l'Iran, squadra che ha davvero poco da chiedere alle ultime due partite vista e considerata pure la sua attuale situazione derivante dalle recentissime dimissioni del CT Behrouz Ataei. Nonostante l'assenza dell'eterno Robertlandy Simon, Cuba resta una delle formazioni contro cui l'Italia può faticare maggiormente, specie in queste condizioni atletiche. Potenzialmente devastante sia in attacco che in battuta, la nazionale allenata da Nicolás Vives sa essere però molto incostante, quindi l'Italia dovrà essere brava nel prolungare gli scambi e attendere le forzature dei giocatori cubani, oltre a sperare in una loro giornata no da oltre la linea dei nove metri. Altrimenti, servirà un'autentica impresa, stante l'evidente spia accesa (e da tempo) nel serbatoio degli Azzurri...

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