Sultanlar Ligi - VakifBank ed Egonu out! Fenerbahce salvo al golden set e finalista con l'Eczacibasi

Un finale semplicemente clamoroso, quello che caratterizza gara-2 delle semifinali playoff di Sultanlar Ligi turca 2022-23. Il VakifBank Istanbul domina infatti per tre set, ribaltando così il k.o. rimediato (1-3) nel primo atto della serie e minando qualsiasi certezza di un irriconoscibile Fenerbahce OPET Istanbul. La squadra allenata da Zoran Terzic - espulso sul 10-7 del 3° set per essersi letteralmente aggrappato alla rete dopo il mancato fallo fischiato a Paola Egonu su un tocco in salto a filo dell'Azzurra, la quale sarebbe in seconda linea da rotazione - si rianima però improvvisamente nel decisivo golden set e, con un incredibile parziale di 7-0, ammutolisce l'infuocato Vakıfbank Spor Sarayi vincendo 15-11.

In finale, sarà così sfida tra le Yellow Angels e l'Eczacibasi Dynavit Istanbul di Tijana Boskovic, con le Tigri che, dopo il successo al tie-break di gara-1, hanno regolato 3-1 il THY Istanbul anche nel secondo atto della loro serie, sfruttando al meglio i 28 punti dell'opposto serba. Grandi rimpianti per un VakifBank capace, fino al golden set, di tenere vivissimi i sogni di potenziale triplete, visti il trionfo in Coppa di Turchia e l'accesso alle Super Finals di Champions League (peraltro contro l'Eczacibasi), ma che deve arrendersi ai troppi errori in attacco e a un blackout tanto fisiologico quanto crudele. Non bastano così i 24 punti di Egonu e nemmeno la super prova, a 360° di Gabi.

Sull'errore in battuta con cui Ana Cristina permette al Vakif di chiudere col 25-21 il 3° set e di vincere sostanzialmente gara-2, l'epilogo di questa serie di semifinali playoff sembra davvero scontato. Eppure, la Pallavolo si conferma sport in cui vale tutto e il contrario di tutto, specialmente quando si devono giocare tie o golden-set. Il parziale ai 15 punti è infatti spesso e volentieri una partita a sé, slegata da quanto successo nei set precedenti. Il 15-11 del Fenerbahce lo conferma pienamente e rilancia Melissa Teresa Vargas (MVP con 18 punti) tra le migliori opposto al mondo. Se Egonu risulta devastante nei primi tre set, riuscendo a fare la differenza anche a muro (2) e in battuta (2 ace), ma non incide praticamente mai nel parziale finale, la cubana naturalizzata turca domina invece il golden-set con 6 punti e una serie di attacchi spettacolari. Insieme a lei, anche l'eterna Eda Erdem Dundar vive una seconda giovinezza pallavolistica, riscattando nel finale una prova abbastanza opaca coi muri che spengono le velleità della squadra allenata da Giovanni Guidetti.

In una serata in cui Arina Fedorovtseva offre forse la sua peggior prova stagionale, a fare la differenza è anche e soprattutto la regia di Fernanda Macris. Tradita dalla ricezione delle compagne praticamente fino al golden set, la palleggiatrice brasiliana resta però sempre in gara e non cala mentalmente nemmeno dopo le svariate sostituzioni con Buse Unal, scegliendo sapientemente a chi alzare i palloni più importanti nel set conclusivo. A differenza sua, Cansu Ozbay parte a mille, dominando dai nove metri con salto-flot molto tese e tenendo in ritmo tutte le sue "attaccanti", ma nel finale perde ludicità e manda fuorigiri la coppia Bajema-Egonu con secondi tocchi spesso imprecisi. Menzione d'onore infine per Cansu Cetin, anche oggi schierata non da libero e decisiva con il turno in battuta che manda totalmente in crisi la ricezione avversaria, consentendo al Fener di piazzare l'incredibile break di 7-0 che vale l'accesso alla finale per il titolo turco.

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