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Tri Nations 2020 - Nuova Zelanda annichilita dall'Argentina: perché è una vittoria di tutti

Luca Stamerra

Aggiornato 15/11/2020 alle 11:57 GMT+1

TRI NATIONS - Prima vittoria dell'Argentina contro la Nuova Zelanda. Il 14 novembre resterà nella storia dei Pumas che, al 30esimo tentativo, sono riusciti a superare gli All Blacks con una partita sontuosa. Ma quali sono le altri Nazionali che sono riuscite a batterli nella propria storia? E proviamo a spiegare il perché questo 25-15 sia una vittoria per tutto il rugby.

Focus All-Blacks

Credit Foto Eurosport

I Pumas hanno fatto la storia! È vero che gli All Blacks arrivavano dalla sconfitta contro l'Australia, nella seconda giornata del Rugby Championship, ma non era neanche immaginabile pensare che l'Argentina potesse rimanere in partita oltre l'intervallo contro la Nuova Zelanda. La squadra di Ledesma, tanto per intenderci, giocava la sua prima gara post lockdown (l'ultima insieme contro gli USA ai Mondiali del 2019 addirittura), con molti elementi a secco di minuti dal marzo scorso. Ecco il miracolo. L'Argentina diventa così la 7a Nazionale ad imporsi contro i più quotati All Blacks e lanciano un segnale di speranza: anche i più piccoli possono battere i più forti.

Sánchez fa la storia come Porta

Nel 1985 ci fu un pareggio grazie alla partita straordinaria di Hugo Porta ma, questa volta, siamo sicuri che verrà costruita una statua in onore di Nicolás Sánchez. È stato proprio il mediano d'apertura dei Pumas a stuzzicare in avvio di gara gli All Blacks. Prima manca un drop, ma mostra grande invettiva, poi piazza un calcio per il primo vantaggio argentino, subito a sfruttare l'indisciplina neozelandese. Mo'unga pareggia, ma la difesa dell'Argentina si riorganizza mentre l'attacco della Nuova Zelanda continua a stentare. Sánchez non ha solo il piede caldo, ma riesce anche a rubare un ovale nefasto per gli avversari, griffando la prima meta per la squadra di Ledesma. Da allora, passo dopo passo, mattoncino dopo mattoncino, l'Argentina costruisce la sua vittoria. Ancora tanta indisciplina da parte dei neozelandesi e Sánchez ringrazia con due calci che valgono il 16-9. Nella ripresa c'è la reazione da parte degli uomini di Foster, ma a piccoli passettini è sempre Sánchez a portare a casa “il macinato”. Cane prova a riaprire la gara ma non ce la fa, con la meta finale di Clarke che sa di beffa. Finisce 25-15 con una prova corale degli argentini che entrano nella storia. Dall'altra parte facce scure per un ko che non si era mai visto contro questo avversario. Giornata da incubo per gli All Blacks, come ne capita una soltanto a stagione. L'anno scorso fu nella semifinale dei Mondiali, contro un'Inghilterra lanciatissima, questa volta contro l'Argentina che però occupa solo il 10° posto nel ranking.
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Nicolas Sanchez - Argentina-New Zealand - Tri Nations 2020 - Getty Images

Credit Foto Getty Images

La 10a del ranking ce la fa: il brutto anatroccolo del Rugby Championship diventa cigno

L'Argentina non è la prima squadra che passa per la strada, sia chiaro, ma sembrava impossibile che la 10a Nazionale del ranking potesse battere gli All Blacks. Soprattutto perché i Pumas non avevano mai ottenuto un risultato positivo contro la Nuova Zelanda, neanche nei tanti Rugby Championship affrontati tra Nazionali dell'emisfero Sud (quest'anno ribattezzato Tri Nations causa auto-esclusione del Sudafrica). Ecco perché si deve salutare con successo questo risultato. Non tanto come godimento per un ko di una squadra, quanto per il successo dell'anatroccolo diventato cigno. Sì perché, vedendo i risultati degli ultimi anni, l'Argentina era spesso e volentieri la squadra materasso del torneo, a cospetto di Nazionali più forti come Australia, Sudafrica e, appunto, Nuova Zelanda. Un inno al lavoro e all'impegno, per raggiungere poi un risultato più grande. L'Argentina ha fatto la storia e ha insegnato a tutti qualcosa. Qualcosa che dovrebbe ispirarci per far meglio in futuro, Italia compresa.
  • Il ranking aggiornata al 9 novembre
SquadraPunteggio
1. Sudafrica94.20 punti
2. Nuova Zelanda90.17 punti
3. Inghilterra88.42 punti
4. Francia84.59 punti
5. Irlanda84.10 punti
6. Australia83.86 punti
7. Scozia82.08 punti
8. Galles80.22 punti
9. Giappone79.29 punti
10. Argentina78.31 punti
11. Fiji76.21 punti
12. Georgia72.86 punti
13. Tonga71.44 punti
14. Italia71.08 punti
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Cosa significa l'Haka degli All Blacks? Eccola con il testo tradotto

Ma chi ha battuto la Nuova Zelanda?

Fino alla gara contro l'Argentina, solo 6 Nazionali erano state capaci di battere gli All Blacks nella propria storia. Una su tutti il Galles che è l'unica ad aver superato i neozelandesi al primo scontro diretto con un 3-0 a Cardiff targato Edward Morgan. Parliamo però di un'altra era. L'anno era il 1905 con la Nuova Zelanda che venne a fare un tour in Europa per un totale di 35 partite disputate. Nel 1910 fu la volta dell'Australia che riuscì ad imporsi dopo 5 sconfitte e un pareggio, e poi il Sudafrica che fu la prima - invece - a battere la Nuova Zelanda in casa degli All Blacks. Era il 1921 con il 9-5 di Auckland. Da allora il Sudafrica è diventata un po' la bestia nera della Nuova Zelanda: non a caso è la Nazionale contro la quale hanno la minor percentuale di vittoria nella propria storia, il 59,6% su 99 gare disputate. Nel 1936 toccò invece all'Inghilterra che seppe vincere 13-0 a Twickenham, centrando la prima vittoria alla terza gara. La Francia ci riuscì nel 1954, mentre l'Irlanda dovette aspettare fino al 2016 quando arrivò un 40-29 in un pomeriggio di Chicago. L'Argentina è quindi la 7a Nazionale a farcela, con la vittoria di Sydney. Al 30° tentativo.
Tabella Scofitte All-Blacks
E l'Italia? L'Italia è stata capace di battere nella propria storia Argentina, Irlanda, Francia, Scozia, Galles e (perfino) Sudafrica, ma mai è arrivato un guizzo contro la Nuova Zelanda. Anzi, si conta un 101-3 per loro nel Mondiale 1999. In 15 precedenti ci sono 14 vittorie degli All Blacks e un pareggio: quello dell'ultimo Mondiale, quando non si giocò la partita a causa del tifone Hagibis. Anche se, quel pomeriggio di San Siro, ci siamo andati veramente vicini. Era il 14 novembre 2009 e gli All Blacks soffrirono eccome contro la mischia azzurra.
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