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Marco Odermatt imprendibile per la doppietta di discese a Wengen, Paris terzo

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Aggiornato 13/01/2024 alle 15:17 GMT+1

WENGEN - Prova mostruosa di Marco Odermatt nella seconda discesa di Wengen, quella lunga. Lo svizzero piega anche il rivale Sarrazin, secondo a 59 centesimi. Dietro ci sono gli umani: il nostro Dominik Paris è terzo su questa pista con cui non riesce a trovare un feeling vero, ma ha un distacco di 1.92. Gli altri sono tutti oltre i 2 secondi.

Odermatt disegna la discesa perfetta, folla in delirio

Marco Odermatt riscrive costantemente la storia dello sci alpino maschile e anche le leggi della fisica: doma per la seconda volta il temibile Lauberhorn e vince la discesa numero 2 di Wengen dopo aver già vinto la prima. Lo fa con una classe inarrivabile, perché è l’unico che non frena alla temibile Kernen-S e così facendo guadagna una velocità che solo lui sa gestire. Nemmeno Cyprien Sarrazin, che gli aveva dato del filo da torcere nei giorni scorsi, riesce a stagli vicino: è secondo, ma a 59 centesimi di distacco. Dopo di loro, ci sono gli umani: al terzo posto c’è Dominik Paris, staccato di addirittura 1.92
Dicevamo della gara strepitosa di Odermatt: lo svizzero parte un po’ cauto, ma pan piano inizia a spingere e guadagna km/h; arrivato alla Kernen-S, invece di fare il pendolo o il mezzo spazzaneve, come tutti, lui imposta semplicemente la doppia curva ed esce a fionda, continuando ad accelerare. Un piccolo sbilanciamento a ¾ di gara non compromette nulla e al traguardo ha il miglior tempo d gran lunga: 2.55 di vantaggio su Theaux, che era sceso con l’1 e che per otto discese resta primo. Subito dopo arriva il turno di Sarrazin, che tiene bene fino alla Kernen-S, dove però fa il mezzo spazzaneve e inizia a perdere velocità; tiene comunque bene, ma poco dopo all’uscita da un salto rischia di atterrare malissimo e per stare in piedi abbatte un palo. Da lì in poi è una lotta per non perdere ancora centesimi, ma un altro errore nel finale lo porta in fondo secondo, con un ritardo di “soli” 59 centesimi.
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Paris torna sul podio in discesa: rivivi il 3° posto a Wengen

Arriva giù sconcertato, quindi, il nostro Dominik Paris, che sa ancora una volta di non aver interpretato al meglio la Kernen-S: il ritardo sul monitor è alto, 1.92, e lui scuote la testa, ma alla fine lo piazza al terzo posto e lo fa tremare solo Sejesterd, quarto a 2.20, il primo oltre i due secondi.
Da sottolineare, purtroppo, la bruttissima caduta di Aleksande Aamodt Kilde, che si schianta prima a terra e poi nelle reti proprio prima del traguardo e viene portato via in elicottero.
Per quanto riguarda gli italiani, oltre al sempreverde Domme (che è da a record perché va a podio per il 14° anno solare di fila, a partire dal 2011), la classifica vede Mattia Casse al 10° posto, Christof Innerhofer al 19°, Pietro Zazzi 29°, Nicolò Molteni 36°, Benjamin Jacques Alliod 41°. Fuori Florian Schieder, che sbaglia traiettoria in uscita da un salto, si sdraia e riesce a rialzarsi prima di finire nelle reti.
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Odermatt disegna la discesa perfetta, folla in delirio

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