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Arnaldi, Musetti o Sonego: chi sarà il secondo singolarista con Sinner? Il Volandri-pensiero prima di Italia-Serbia

Matteo Zorzoli

Aggiornato 24/11/2023 alle 13:23 GMT+1

DAVIS CUP - Le parole del capitano dell'Italia a 24 ore dalla semifinale contro la Serbia. Volandri dovrebbe confermare Arnaldi nella sfida tra i n° 2: "Sinner-Djokovic? Sarà una partita di scacchi di livello superiore rispetto alle precedenti. Nole ha imparato a capire cosa si aspetta da Jannik, Jannik ha capito cosa aspettarsi da Nole. Quello che hanno fatto a Torino non basterà più"

Filippo Volandri

Credit Foto Getty Images

(dall'inviato a Malaga) A 24 ore dalla sfida rovente contro la Serbia, il capitano dell'Italia, Filippo Volandri, è alle prese con un dubbio amletico: chi sarà il secondo singolarista, che aprirà la semifinale sabato alle 12 prima del big match tra Jannik Sinner e Novak Djokovic. Da grandi poteri derivano grandi responsabilità. Nella calda mattinata di Malaga il 42enne di Livorno arriva al campo di allenamento al fianco del Martin Carpena (sede delle Finals), col sorriso sulla bocca. "La notte è stata serena, dopo i sudori freddi di ieri contro l'Olanda", scherza. Nella tavola rotonda con la stampa Volandri lascia trasparire poco sulle scelte della line-up anti-Serbia. Pre-tattica e qualche nodo ancora da sciogliere.
"E' difficile fare queste scelte a questi livelli. Se vinci un singolare hai ragione, se perdi con tre match point sei un fesso. Se avessimo perso il doppio, chissà cosa avrebbero detto... Col tempo ho capito che questo fa parte del gioco. Mi orienteranno le caratteristiche diverse rispetto a van de Zandschulp, ho un team allargato. Mi aiuteranno anche preparatori atletici e psicologi. Come diceva Jannik dopo il match con l'Olanda, per la sua crescita affrontare la Serbia con Djokovic è uno stimolo importante. Può capire cosa gli manca. Dal punto di vista della squadra sappiamo che è una partita tosta, però cambiano gli equilibri rispetto all'Olanda: due singolari tosti, doppio più accessibile. Con la Gran Bretagna sarebbero stati due singolari meno tosti e il doppio più competitivo. Ci regoleremo di conseguenza. Abbiamo ancora una giornata di allenamenti. Oggi pomeriggio parlerò coi miei ragazzi".
Il primo giocatore ad arrivare al campo di allenamento è Matteo Arnaldi, reduce dalla maratona, con tanto di tre match point sprecati, contro Botic van de Zandschulp nei quarti contro l'Olanda. Scambia con Simone Bolelli (simile per struttura fisica e colpi a Kecmanovic, possibile scelta di capitan Troicki) sotto gli occhi attenti del coach Alessandro Petrone e di Volandri. La sensazione da Malaga è che possa essere riconfermato lui contro la Serbia: Sonego non è ancora al 100%, Musetti è apparso scarico nel finale di stagione. Il ligure è sereno, abbozza una palla corta al bacio e scherza: "Questa dovevo fare sul match point ieri, non quella ciofeca..."

Su Arnaldi

"Era dispiaciuto. Ci teneva: quello che gli ho detto io è che nel momento in cui un giocatore dà tutto quello che ha, va bene così e lui deve ripartire da lì. Per me a questo basta".

Su Sonego

"Sonny sta meglio, anche la partita di ieri gli ha dato fiducia. Migliora giorno dopo giorno, se aveva qualche timore in più probabilmente da ieri ne ha di meno. Al servizio ha performato alla grande. Tecnicamente sarebbe pronto per giocare il singolare, bisogna vedere se lo è fisicamente. Come si sveglia, come andrà l'allenamento ci dirà qualcosa in più".

Su Sinner-Djokvoic

"Sarà una partita di scacchi ancora di livello superiore rispetto alle precedenti. Nole ha imparato a capire cosa si aspetta da Jannik, Jannik ha capito cosa aspettarsi da Nole. Quello che hanno fatto a Torino non basta più. Djokovic è motivato, è arrivato qui per vincere la Davis. Paradossalmente all'inizio nel match con Norrie sembrava essere stanco, ma non lo è assolutamente. Si nutrirà del tifo contro se ci sarà maggioranza italiana sugli spalti".

Sul campo di Malaga

"E' più lento rispetto a Torino, è simile a Parigi-Bercy. Si appoggia a un cuscinetto, ha un tipo di rimbalzo diverso. Jannik si è adattato all'interno della stessa partita. Ci siamo svegliati alle 6 del mattino per giocarci alle 8".
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