I match point annullati a Djokovic, gli scalpi dei top5 e non solo: la cavalcata di Jannik Sinner nel 2023 in 10 record

Ne è passata di acqua sotto i ponti dal 25 febbraio 2019, giorno del primo titolo tra i professionisti di Jannik Sinner, conquistato al Challenger di Bergamo. Nel giro di meno di 5 anni il ragazzo di Sexten ha scalato vertiginosamente la classifica, crescendo tecnicamente e tatticamente, cambiando anche staff (dallo storico coach Riccardo Piatti alla collaborazione con Simone Vagnozzi affiancato da Darren Cahill), fino ad arrivare all'estate/autunno 2023, la consacrazione con il primo 1000 a Toronto e il best ranking da n° 4 del mondo, e un finale di stagione da incorniciare con il secondo posto alle Nitto Atp Finals di Torino e il sogno Coppa Davis diventato realtà. Scopriamo insieme i record più emblematici dell'annata pazzesca di Sinner.

Grazie al successo in finale con Daniil Medvedev all'Atp 500 di Vienna Sinner è diventato l'italiano con più titoli di sempre in bacheca, eguagliando una leggenda come Adriano Panatta. A livello di "pesantezza" di trofei Panatta può vantare il titolo Slam al Roland Garros 1976, ma l'età è dalla parte di Jannik: il record è stato raggiunto a 22 anni - 2 mesi - 13 giorni, mentre Adriano ci è arrivato un paio di mesi prima di compierne trenta.

Prima di Sinner nel 2023, l'unico tennista italiano nell'Era Open in grado di vincere 4 o più tornei in una sola stagione era stato... proprio lo stesso Sinner nel 2021: Melbourne 1, Washington, Sofia e Anversa. Quest'anno Montpellier, Toronto, Pechino, Vienna più la Coppa Davis, che rende storica l'annata di Jannik.

Sconfiggendo Alex De Minaur in finale di Coppa Davis l’altoatesino ha chiuso la stagione 2023 con 64 successi: mai nessun tennista italiano aveva vinto così tanto in una singola annata. Jannik ha superato il precedente record di 54 firmato da Corrado Barazzutti nel 1978. Nel confronto anagrafico, Corrado compiva 25 anni nel febbraio di quell’anno.

Raggiunto Panatta per numero di titoli, all’inizio di ottobre Jannik ne ha anche uguagliato il best ranking al n. 4, primato azzurro. Da lunedì 30 ottobre l'altoatesino ha superato ulteriormente il romano (all’epoca ventiseienne) per settimane di permanenza al quarto gradino del mondo: diventano otto contro tre.

Nel corso del decimo game del terzo set della semifinale tra Djokovic e Sinner, l'Italia è stata ad un passo dall'eliminazione dalla Coppa Davis. L'azzurro, al servizio, ha concesso tre match point consecutivi al numero 1 al mondo. Poi, in modo fenomenale, li ha annullati tutti quanti, ed ha ribaltato la sfida. Mai nessuno al mondo prima di Jannik aveva sconfitto Nole in quella circostanza, offrendo al serbo tre occasioni di fila per vincere il match.

La saga più appassionante del finale di stagione ha visto protagonisti Sinner e Djokovic, due volte rivali alle Nitto ATP Finals e poi nuovamente contro in Coppa Davis. Jannik ha sconfitto il serbo nel round robin a Torino (14 novembre) poi nel singolare a Malaga (25 novembre), diventando così il terzo tennista di sempre, dopo Nadal e Murray, ad imporsi su Nole per due volte in 12 giorni. E a dirla tutta, Sinner si è concesso pure il tris con il doppio decisivo...

Il dato che forse più di tutti racconta l'ingresso di Sinner nell'èlite del tennis è quello delle vittorie contro i top5: in questa stagione sono state 10 (Medvedev tre volte, quest'ultimo, bestia nera fino a qualche settimana fa, Djokovic ed Alcaraz due volte, Fritz, Tsitsipas e Rublev). Nessun giocatore ha fatto meglio da questo punto di vista nell'intero circuito. Prima del 2023, il bilancio dell'azzurro era clamorosamente ribaltato: 1-16, con l'unico successo firmato contro il rivale generazionale Alcaraz nell'ultimo atto di Umago 2022.

Con la vittoria a Vienna contro Sonego, Sinner ha allungato la striscia vincente a livello ATP nei derby con colleghi azzurri: 11-0, sei delle quali nel solo 2023: quattro contro Sonego, due contro Musetti, una contro Travaglia, Mager, Fognini, Agamenone e Berrettini. Ancor più impressionante è la percentuale di set vinti/giocati, che ammonta all’88,9% (24/27). Gli unici a strappare un set all’altoatesino sono stati Gianluca Mager (Roland Garros 2021), Fabio Fognini (Roma 2022) e Lorenzo Sonego (Halle 2023).

Dalla prima, a Sofia nel 2020, allo scontro con Djokovic a Torino, Sinner ha disputato 14 finali in carriera (escludendo la Coppa Davis) e ne ha vinte 10. Gli unici ko a Miami 2021 contro Hurkacz, Rotterdam e Miami 2023 contro Medvedev e proprio al Pala Alpitour contro il serbo.

Da luglio in poi Sinner ha giocato 40 partite (contando anche i doppi con Sonego) vincendone 35, conquistando la Davis, disputando la finale delle Nitto ATP Finals (un traguardo mai raggiunto prima da un italiano) e la semifinale a Wimbledon (miglior prestazione in carriera a livello Slam), gli ottavi agli US Open e vincendo il Masters 1000 di Toronto e gli Atp 500 di Vienna e Pechino.