US Open: Salvatore Caruso batte Escobedo e vola al terzo turno
DaEurosport
Aggiornato 03/09/2020 alle 23:26 GMT+2
Il tennista di Avola, come aveva fatto al primo turno con Duckworth, ribalta anche l'americano e vola al terzo turno degli US Open alla sua prima partecipazione nel main draw: finisce 3-6 6-4 6-3 6-4 in 3 ore e 9 minuti. Sfiderà Rublev.
Salvatore Caruso è uno abituato alle prime volte ma non parlateci di favola. Il siciliano classe 1992 ha fatto del lavoro e dell'umiltà le sue armi per arrivare a lidi non solo inesplorati ma difficili anche da immaginare un paio di anni fa.
Il terzo turno del Roland Garros dello scorso anno - dove si fermò al cospetto di Djokovic - è stato il teatro dell'epifania di fronte all'élite del tennis ma la superficie era quella a lui più congeniale. Caruso, invece, dimostra di essere a suo agio anche sul cemento di Flushing Meadows, ancor più rapido in questo pazzo 2020 con il passaggio al Laykold.
L'avvio di match è scorbutico e un po' imballato, così come era accaduto nel primo turno con Duckworth: Escobedo è inavvicinabile sulla prima di servizio - soprattutto da destra al centro - e mette la testa avanti. Il numero 185 del mondo, affrontato da Caruso due volte a livello Challenger e sempre sul cemento americano (1-1 nei precedenti), non ha però da fondocampo niente più dell'azzurro che con pazienza, la stessa pazienza con cui ha costruito l'intera carriera, sa anche superare qualche game carico di rimpianti.
Le tre palle-break non capitalizzate nell'ottavo gioco del secondo set potrebbero, infatti, essere una mazzata ma così non è perché Caruso, sotto 40-0, piazza la zampata del 6-4 con un recupero da cineteca. La partita cambia, il numero 100 del mondo alza la qualità della risposta e del dritto. L'altra chiave tecnica è il servizio che riesce a proporre con una varietà sempre maggiore, mentre calano le percentuali del numero 185 ATP, americano di nascita ma di famiglia messicana.
Nel sesto game del terzo parziale arriva il break a zero del giocatore di Avola che è glaciale anche sulle chance del contro-break del suo avversario: ne cancellerà 14 su 15 a fine partita. Il quarto set, da questo punto di vista, è disarmante per Escobedo. Caruso, più solido e mobile da fondocampo, ha la tranquillità di fronteggiare ogni momento potenzialmente negativo e non fa mai rientrare nel match il suo rivale, a suon di vincenti.
Sul 4-3 c'è l'allungo decisivo e nemmeno il nastro-riga dell'americano scalfisce le certezze di Sabbo che dà appuntamento a Rublev, vittorioso su Barrere, al terzo turno. Caruso si gode la sua crescita costante e un'altra prima volta a 27 anni, lui che il tabellone principale di Flushing Meadows lo sta scoprendo adesso. Berrettini-Caruso, la truppa italiana batte un colpo.
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