Alberto Tebaldi (AD VR46) racconta la vittoria di Valentino Rossi a Misano e svela: "All'85% nel 2024 correrà nel Wec"

GT WORLD CHALLENGE – A pochi giorni dalla prima vittoria di categoria con le auto nel Fanatec GT World Challenge di Valentino Rossi, Alberto Tebaldi – amministratore delegato della VR46 – racconta le emozioni di questo exploit: "Questa impresa per difficoltà e sacrifici fatti mi ha ricordato quella che ha intrapreso intraprese nel 2003 quando mollò Honda per andare in Yamaha e vincere il titolo".

Rossi apoteosi a Misano! Rivivi la 1ª vittoria nel GT Challenge in 200"

Video credit: SNTV

Valentino Rossi non smette mai di stupire. Sembra impossibile ma è proprio così. Nonostante si stia parlando di una 44enne leggenda vivente del motociclismo, che ha fatto incetta di mondiali (9), vittorie (115), record ma soprattutto è riuscito a diventare un’icona planetaria capace di travalicare i confini del suo sport e tramutare qualunque gara a cui partecipasse in un "rito pagano” da non perdersi per nessun motivo al mondo, Vale a 44 anni riesce ancora a trovare il modo di emozionare, emozionarsi e dimostrare che nessuna sfida è troppo difficile se ci credi per davvero, ti impegni allo strenuo e non smetti di sognare.
609 giorni dopo aver corso la sua ultima gara in MotoGP a Valencia ed aver annunciato la volontà di diventare un pilota di auto nelle gare Endurance, il Dottore a Misano, sulla pista intitolata all’amico Marco Simoncelli a circa 10 km dalla sua Tavullia, ha colto il primo successo nel GT World Challenge al volante della BMW M4 GT3 del team WRT. Un acuto che è il coronamento di un percorso di crescita costante e che ha regalato in Valentino e in tutte le persone che lo accompagnano dal giorno uno in tutte le sue sfide sportive, una gioia e un orgoglio esagerati. Per provare a capire meglio la portata di questa inedita ma bellissima impresa della carriera di Valentino e soprattutto perché ha riacceso nei suoi occhi quella gioia pura e primordiale che non si vedeva da tempo abbiamo interpellato Alberto Tebaldi, amministratore delegato della VR46 ma soprattutto storico amico e fido alleato di Rossi in questa avventura che per molti sembrava un salto buio e invece si sta rivelando una nuova parentesi capace di regalare gioie e soddisfazioni e uniche al Dottore.
"Ce le stiamo tutti godendo da matti le emozioni di questa domenica perché sono il frutto di un percorso che non era banale e soprattutto scontato. La passione per le auto di Vale era risaputa e quando io, Uccio, Carlo e tutto il nucleo storico della VR46 abbiamo iniziato a immaginare quale sarebbe stato il nuovo capitolo della vita di Rossi è venuto naturale pensare a quella di pilota di macchine. Inizialmente però s’immaginava a 6-7 gare all’anno per divertirsi, invece nel 2021 durante l’ultimo anno di MotoGP Valentino ci ha detto chiaramente che lui non era pronto per ‘andare a fare i giochi’, che aveva bisogno di una sfida tosta e complicata. Tenendo come riferimento le vetture GT3, quelle con cui aveva acquisito familiarità e affrontato le varie gare di auto a cui aveva preso parte negli ultimi anni (dal Blackpain alla 12 Ore del Golfo solo per fare qualche esempio, ndr), il campionato più competitivo, dove gareggiano tutti i più forti e dove spesso il pilota più esperto vanta esperienze con le Hypercar, è il Fanatec GT World Challenge. Una volta individuato il campionato, la scelta del team è ricaduta sul WRT e su Vincent Vosse perché lui ha da subito pensato a Valentino come una sfida sportiva e non come a un operazione di marketing. Ci siamo imbarcati in questa avventura, il primo anno è stata molto duro anche solo per capire come approcciarsi a queste gare, come interpretarle ma dopo la 24 Ore di Spa ha iniziato a progredire in maniera continua e adesso dopo circa un anno vederlo partire lì davanti, fare il secondo tempo in qualifica, allungare e guidare la sua BMW come un top driver è una grandissima emozione. Che poi il tutto si svolgesse a Misano, davanti a quel pubblico a Graziano, mamma Stefania a suo fratello Luca, tutti i suoi amici più cari e ovviamente alla sua compagna Francesca è stato qualcosa di indescrivibile. Da pelle d’oca. La giornata perfetta. Nella scala degli exploit di Valentino dove inserisco questo? Beh molto in alto, tra le imprese super top. Non era banale riuscire a vincere in auto e tenersi dietro fior di piloti di altissimo livello e che fanno questo da tutto una vita. Paradossalmente non è poi tanto diversa per coraggio e incoscienza alla sfida del 2003, quando mollò la Honda per andare in Yamaha e riportarla sul tetto del mondo. Quella resta forse la Cima Coppi della carriera di Valentino, ma questa non ci va poi tanto distante. La metto sul podio...”.

Ci vuole un fisico bestiale...

Dietro a questi progressi e a questi weekend che scaldano il cuore e alimentano l’insaziabile fame di competizione e di questo irripetibile Peter Pan del Motorsport c’è tanto lavoro e molto impegno. Tanto che la giornata tipo e la tabella d’allenamento che Rossi segue insieme al fido preparatore Carlo Casabianca è molto simile a quella di quando correva in MotoGP: “Vale se non si allena tutti i giorni sta male – prosegue Tebaldi – sta male, proprio in senso figurativo. A 44 anni è ancora integro e fisicamente è tirato come una bestia. Il lavoro che fa privilegia soprattutto forza, elasticità e tanta resistenza: la preparazione è ovviamente un po’ cambiata rispetto a quanto correva in moto, ha aggiunto tante ore di simulatore, molto più kart rispetto a prima poi la cosa curiosa e unica è che continua ad allenarsi insieme agli altri piloti dell’Academy: Bezzecchi, Bagnaia, suo fratello Luca, Morbidelli, ossia i top rider della MotoGP. Va a correre a Misano con le miniGP o con moto di altra cilindrate insieme a loro, li sfida al Mugello, al Ranch. La sua linfa e il suo entusiasmo glielo si alimenta dalla relazione e dal lavoro coi ragazzi della nostra Academy. Resta il perfezionista di sempre, d’altronde se scorri il monitor dei tempi del GT World Challenge ti accorgi che in un secondo ti puoi trovare anche 20 macchine. Per eccellere serve meticolosità, l’ossessione nel limare anche il piccolo dettaglio: come interpreti i cordoli, come ti appoggi sul freno o sull’abs, il traction control, le gomme, i consumi. Le cose da imparare e gli aspetti di cui tenere conto sono tanti e se impari ad interpretarli nel modo giusto ti possono permettere di rosicchiare quei decimi che ti possono far risalire la china e giocarti le posizioni che contano. Essere arrivati dopo 18 mesi dal debutto, da un altro mondo ed aver totalizzato 4 podi e lottato pressoché in ogni appuntamento per il podio o le posizioni che contano è davvero una cosa stratosferica e un grande orgoglio”.
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Rossi magico nella Road to Le Mans: rivivi il sorpasso della vittoria

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L’esperienza Road To Le Mans e i programmi per il futuro

Se il trionfo in gara-2 a Misano resterà il primo vero successo di categoria con le auto di Rossi, il ‘Dottore’ il ghiaccio l’aveva rotto ai primi di giugno nella Road to Le Mans, la gara ad invito a corredo dell’iconica 24 Ore, dove al volante della M4 GT3 e al debutto sul tracciato transalpino Valentino – in coppia con Jerome Policand - ha conquistato un incredibile primo posto. Un’opportunità che Bmw e il team WRT hanno prospettato al pilota di Tavullia e in cui si è buttato a capofitto come ci spiega proprio Tebaldi. “L’idea di correre la Road to Le Mans è nata dalla fame di sfide e dalla voglia di non lasciare nulla di intentato di BMW e del team WRT. Nel 2024 l’idea di Valentino e della squadra è quella di correre la 24 Ore di Le Mans con la M4 GT3, l’unico modo per provare il circuito de la Sarthe era quello di fare la Road to Le Mans e BMW e il team WRT sono stati concordi nel dire a Vale: ‘ti iscriviamo alla Road to Le Mans, andiamo a provare quel circuito con la stessa auto che dal prossimo anno potrà partecipare alla 24 Ore e così usiamo questa uscita come test per essere più pronti il prossimo anno’. E’ nata proprio così. Il team ha sacrificato gara-1, scegliendo di inserire Rossi nel primo stint per permettergli di fare una partenza sulla pista di Le Mans. Una scelta strategicamente errata ma utile in termini di bagaglio d’esperienza. In gara-2 invece la scelta di inserirlo nel secondo stint è stata corretta: Vale ha vinto, ha girato forte e siamo tornati da quell’esperienza galvanizzati e con la consapevolezza di avere alle nostre spalle una casa forte che lavora in maniera seria e che oltre a garantirci un trattamento da pilota ufficiale, alimenta il nostro entusiasmo e la nostra voglia di fare le cose per bene”.
Se la 24 Ore di Le Mans è già un appuntamento cerchiato con la matita rossa sul calendario 2024, Tebaldi dovendo fare delle percentuali riguardo alla possibilità che Valentino Rossi il prossimo anno corrà tutte le gare del Wec con la BMW GT3 alza il tiro: “Diciamo che c’è l’85% di possibilità che questo scenario si verifichi. Dobbiamo ancora discutere alcuni aspetti e credo che bisognerà attendere l’autunno per avere qualche certezza nero su bianco però ad oggi l’ipotesi più probabile è quella di correre le 8 gare del Mondiale WEC e fare le gare Endurance nel Fanatec GT World Challenge”. Se il 2024 è un punto interrogativo, a settembre invece avverrà il primo test con la BMW M Hybrid V8, il prototipo dell’hypercar del marchio teutonico che in questa stagione è impegnato nel campionato IMSA nella categoria LMDh e che nel 2024 sarà protagonista nella classe regina nel Mondiale WEC. “L’idea ad oggi è questa e c’è ovviamente curiosità, poi dipenderà da quali sarà la velocità. Però lui con il percorso fatto negli ultimi mesi ed apprezzato dagli ingegneri e da tutte le persone che gravitano in WRT e BMW si è guadagnato il rispetto di tutti. Ma siamo molto sereni e non abbiamo fretta, sappiamo di essere dei rookie, dobbiamo imparare ma ci stiamo davvero divertendo ed è veramente emozionante vedere Vale così veloce, felice e con questa voglia pazzesca”.
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Che gioia per Rossi alla Road to Le Mans! Rivivi la premiazione

Video credit: Eurosport

Il magic moment in MotoGP e il futuro di Bezzecchi...

A rendere dolce questo 2023 all’universo VR46 non ci sono i progressi notevoli di Valentino Rossi con le auto ma anche il brillante rendimento del team VR46 in MotoGP. Alle spalle del campione del mondo in carica ‘made in Academy’ Pecco Bagnaia, c’è un altro fiore all’occhiello sbocciato nel vivaio di Tavullia: quel Marco Bezzecchi che ha già vinto 3 gare e, insieme a un Luca Marini in costante ascesa, sta regalando enormi soddisfazioni a Uccio e a tutti gli uomini del team. “Siamo veramente orgogliosi del rendimento del team con cui Vale anche nei weekend di gara si interfaccia dando consigli, spunti di riflessione, rispondendo alle domande di Bez, Pecco e di tutti gli altri mentre magari è da poco smontato dall’abitacolo e sta recuperando i tempi. Avere un team in MotoGP che vince con i ragazzi che sono cresciuti dai primissimi giorni dentro la struttura è un qualcosa davvero di difficilmente replicabile. Crescere dei ragazzini in grado di vincere in classe regina in un team tuo, in cui lavorano persone di cui ti fidi e vedi maturare giorno dopo giorno è davvero una soddisfazione enorme”.
I recenti successi inanellati da Bezzecchi hanno inevitabilmente accesso i riflettori del mercato sul pilota riminese e c’è chi ipotizza per lui un trattamento ufficiale magari in un’altra team Ducati, ma Tebaldi in merito fa capire che la partita è aperta e che Uccio e tutti i suoi collaboratori faranno il possibile per convincere Borgo Panigale a far rimanere il Bez in VR46 con una Desmosedici ufficiale. “Considerando che nel team ufficiale, quello con le moto rosse ci sono due piloti con un contratto valido anche per il 2024 come Bagnaia e Bastianini è naturale che per farlo rendere al meglio dovresti dargli una moto ufficiale nella realtà dove si sta esprimendo al massimo. Marco nel nostro team si trova benissimo, la squadra è fortissima e con la moto ufficiale e più supporto sicuramente avrebbe la possibilità di fare un ulteriore step di crescita. Metterlo nella medisima condizione in un’altra struttura apre tutta una serie di incognite. Io fossi in Dall’Igna o nei vertici Ducati non avrei dubbi a riguardo, però purtroppo non è una decisione che compete a me...”.
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Valentino Rossi icona sportiva: "Premio speciale, per una lunga carriera"

Video credit: Eurosport

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