NBA: Steve Nash non è più il coach dei Brooklyn Nets, tra i possibili sostituti Ime Udoka

Difeso a spada tratta in estate dal proprietario Joe Tsai quando Kevin Durant ne chiedeva la testa per restare ai Nets, questa volta è saltata davvero la panchina di Steve Nash a Brooklyn. Come confermato dalla franchigia, dopo i report di ESPN e The Athletic, le parti hanno deciso di interrompere consensualmente il loro rapporto visto il difficile avvio con 2 vinte e 5 perse, anche se i Nets la scorsa notte avevano vinto al Barclays Center contro gli Indiana Pacers. Evidentemente all'interno dello spogliatoio le cose non andavano più, le stelle Durant e Kyrie Irving avevano da tempo "scaricato" il coach canadese, due volte MVP NBA da giocatore coi Phoenix Suns, e quindi per il presidente e geneal manager Sean Marks non c'è stata altra soluzione da prendere.

Per il momento sarà Jacques Vaughn ad occupare il ruolo di head coach ad interim, a partire dalla gara di stasera coi Chicago Bulls, ma secondo ESPN si cercherà un nuovo capo allenatore e il nome più caldo è quello di Ime Udoka. La candidatura di Udoka è forte perchè, oltre ad essere stato assistente di Nash ai Nets nel 2020-21, è fortemente caldeggiato da Durant e dallo spogliatoio, ed è sostanzialmente "libero", visto che è stato sospeso per un anno dai Boston Celtics dopo lo scandalo sessuale che lo ha coinvolto e la franchigia biancoverde sarebbe ben felice di risolvere definitivamente la situazione lasciandolo andare altrove. Addirittura sembra che i Nets potrebbero annunciare Udoka come loro nuovo coach nelle prossime 24-48 ore e i Celtics sarebbero concordi nel lasciarlo andare senza pretendere nulla in cambio, chiudendo di fatto un brutto capitolo.

Tornando a Nash, che prima di diventare coach dei Brooklyn Nets non aveva mai avuto esperienze da allenatore o da assistente, ma aveva fatto solo il consulente "a chiamata" per varie squadre tra cui i Golden State Warriors quando c'èera proprio Durant, chiude la sua esperienza nella Grande Mela con 94 vittorie e 67 sconfitte, una sola serie di playoff vinta, e anche il rammarico di aver potuto disporre di Irving e Durant per sole 64 gare assieme, e di appena 16 partite del trio KD-Kyrie-James Harden.