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Simone Fontecchio: "Danilo Gallinari è il più forte italiano di sempre, Wade il mio idolo e la NBA un sogno"

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Pubblicato 01/03/2024 alle 16:19 GMT+1

BASKET, NBA - In un interessante Q&A su The Athletic, Simone Fontecchio ha risposto a diverse domande e toccato tanti temi. Dalle varie chance di sbarcare in NBA, alle problematiche che gli statunitensi hanno nel pronunciare il suo cognome, passando anche per l'italiano più forte di sempre: "Sicuramente Danilo Gallinari, per tutto quello che ha fatto e sebbene non abbia vinto".

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Un italiano alla conquista di una franchigia NBA? È il futuro che auspichiamo per Simone Fontecchio, da qualche settimana nuovo giocatore dei Detroit Pistons. La franchigia di Motown sembra voler puntare proprio sull'Azzurro, oltre che sulla stella Cade Cunningham - prima scelta assoluta al Draft 2021 - per rifondare una squadra in grado di tornare competitiva. Quella 2023-24 non sarà certo un'annata memorabile per i Pistons, non soltanto per un record che, al 1° marzo, è fatto di sole 9 vittorie a fronte di ben 50 sconfitte.
L'arrivo di Fontecchio ha però ridestato un po' l'interesse sulla franchigia di Detroit, sebbene il cammino sportivo dei Pistons sia ancora molto, molto lungo. L'Azzurro è stato protagonista di un interessante Q&A, domanda e risposta, con The Athletic, in cui ha affrontato diversi temi. A cominciare da quello sul giocatore italiano più forte di sempre in NBA: "Sicuramente Danilo Gallinari. Per le cose che ha fatto, la carriera che ha avuto... tutto notevole. Probabilmente è il più forte giocatore italiano di sempre, sebbene non abbia mai vinto".
Fontecchio non dimentica però neppure due leggende italiane del passato, quando gli viene chiesto di fare qualche nome degli italiani più importanti ma meno conosciuti oltre Oceano: "Per quanto riguarda gli italiani che qui potreste non conoscere, Dino Meneghin e Antonello Riva. Riva è il miglior realizzatore nella storia della Nazionale, ha fatto circa 4.000 punti e il secondo realizzatore 2.000". L'Italbasket è sempre nella mente e nel cuore di Fontecchio, il quale ha confermato che proprio l'esperienza in azzurro gli ha permesso di tornare nei radar NBA.
"C'ero già quando ero molto giovane, svolsi anche un workout coi Celtics coltivando il sogno di essere draftato, poi però scomparvi dai radar NBA. Fondamentali i Giochi Olimpici 2021, in cui le persone cominciarono a guardarmi giocare, a riconoscermi. In quel momento ero ancora giovane e mi resi conto di poter avere ancora chance per sbarcare in NBA". Occasione sfruttata al meglio, con anni di duro lavoro e miglioramenti costanti, per diventare un giocatore da vera rotazione NBA, prima ai Jazz e ora, sempre più, ai Pistons.
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