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Basket, Serie A: Milano assapora lo Scudetto con Shields MVP, Shengelia lasciato solo nella Virtus

Davide Fumagalli

Aggiornato 15/06/2022 alle 12:05 GMT+2

BASKET, SERIE A - In gara 4 l'AX Armani Exchange Milano supera la Segafredo Virtus Bologna pur andando contro alcuni numeri che avevano segnato le prime tre partite. La squadra di Messina si gode il miglior Shields della stagione, sempre più candidato MVP della serie, mentre Shengelia appare fin troppo solo nella Virtus. Ora l'Olimpia è sul 3-1: nessuno in Italia ha mai vinto da questo svantaggio.

Shields lancia Milano nel 4° quarto: rivivi gara-4 in 180''

Dopo tre quarti di pura battaglia, a fiammate ma pur sempre equilibrata, l'AX Armani Exchange Milano spacca gara 4 con un terribili parziale di 18-0 e manda al tappeto la Segafredo Virtus Bologna, ora sotto 3-1 nella serie con in palio lo Scudetto. La squadra di Ettore Messina si conferma imbattibile al Forum (21-0 tra regular season e playoff), soprattutto dimostra ancora una volta di avere più benzina e di essere più lucida e cinica nei momenti chiave. Ora la Virtus è con le spalle al muro: giovedì sera fra le mura amiche dovrà per forza vincere gara 5 per rimandare la festa dei biancorossi.
I numeri però non vanno dalla parte della formazione di Scariolo: nella storia dei playoff mai nessuna squadra è riuscita a vincere una serie al meglio delle 7 gare partendo da uno svantaggio di 1-3. Soltanto in due occasioni una serie sul 3-1 è arrivata a Gara 7: nelle semifinali 2013, quando Siena era sul 3-1 contro Varese dopo 4 gare, la Cimberio riuscì a riportare la serie in parità ma poi perse in casa la decisiva Gara 7. Lo stesso accadde nella semifinale del 2015 con Milano a forzare Sassari ad una Gara 7 poi conquistata dai sardi. Nella storia recente, gli unici in grado di ribaltare un ritardo di 1-3 sono stati i Cleveland Cavaliers di LeBron James e Kyrie Irving nelle Finals NBA 2016, quando si imposero in gara 7 sul campo dei Golden State Warriors con due giocate iconiche, la stoppata di LBJ a Iguodala, e la bomba di Uncle Drew in faccia a Curry.
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Il terrificante break di 18-0 di Milano nel quarto periodo

Shavon Shields in versione MVP

Esce sotto un diluvio di applausi del Forum e riceve l'abbraccio, sentito, quasi paterno, di Ettore Messina, uno che non è solito a lasciarsi andare a "smancerie" del genere. Per questo Shavon Shields si può fare uno strappo alla regola, l'esterno di Kansas City ma danese di passaporto che ha marchiato a fuoco gara 4 con 21 punti - massimo stagionale dopo i 20 contro Reggio Emilia in gara 1 dei quarti - e in generale sta giocando una serie incredibile per efficacia e per la capacità di accendersi sempre nei momenti più importanti.
Proprio coach Messina ha parole al miele per Shavon: "E’ bello che abbia aggiunto qualcosa al suo repertorio, è difficile che un giocatore durante la stagione, con tutte le partite, riesca a migliorare. Lui l’ha fatto. Adesso è un passatore migliore, oggi un assist per Hines in un momento di difficoltà ha creato due punti cruciali. E’ una bella notizia per il futuro, per gli anni a venire, oltre che per Mario Fioretti e gli assistenti che lavorano con lui".
Shields in queste Finals sta viaggiando a 18.3 punti in 32' tirando col 58% da due (23 su 40) e il 55% da tre (6 su 11), aggiungendo 5 rimbalzi per 20 di valutazione, senza dimenticare i 4 assist e le 5 rubate di gara 4 (record eguagliato in carriera). Un fatturato decisamente diverso rispetto a un anno fa, quando viaggiava a 13.3 punti tirando col 42% due e il 24% tre (4-17, e 5.3 rimbalzi.

Shengelia è solo, Weems "desaparecido"

Se Milano ha un grande Shields, ma non solo, nella Segafredo viceversa stanno mancando tanti protagonisti aldilà di Tornike Shengelia, l'unico che sta mantenendo una certa continuità di rendimento. Il georgiano ha chiuso gara 4 con 21 punti e 3 assist, in generale sta giocando una finale importante, viaggiando a 16 punti in 29' tirando col 60% da due e aggiungendo 5 rimbalzi, 2.8 assist per 15 di valutazione. Sembra il solo che sta provando a tenere uno standard accettabile per un tempo più o meno lungo mentre tutti gli altri non vanno oltre qualche fiammata, da Teodosic a Jaiteh passando per Belinelli, Cordinier e Sampson, e questo per la straordinaria difesa milanese.
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Magia dietro la schiena di Toko Shengelia per Jaiteh

Forse, quello che sta mancando più di tutti, è Kyle Weems: l'esterno, da anni uno dei giocatori barometro della Virtus e autore di una prima parte di stagione da MVP della Serie A, è calato vistosamente nella seconda parte di annata, ha perso fiducia e in queste finali è letteralmente sparito. In questi playoff è andato in doppia cifra soltanto in gara 1 dei quarti con Pesaro (11 punti) mentre nella serie Scudetto la sua miglior prova è arrivata in gara 2 con 9 punti, l'unica vinta da Bologna.
L'esterno sta viaggiando con numeri pessimi - 5 punti in 23' con 3.8 rimbalzi e tirando col 35% da due (6 su 17) e il 20% da tre (2 su 10) -, nulla a confronto con la serie 2021 dove fu letale - 15.8 punti col 48% due, il 58% tre (11-19) e 5.3 rimbalzi.

Numeri: gara 4 in controtendenza

Se nelle prime tre partite la vittoria era andata alla squadra che aveva vinto la lotta a rimbalzo e aveva tirato meglio da due punti, in gara 4 questa tendenza è stata ribaltata. La Virtus infatti ha dominato a rimbalzo, 35 a 26, e tirato molto bene da due, 55% contro 50%, eppure a trionfare è stata Milano, forte di quel famoso break di 18-0 nell'ultimo periodo con la Segafredo totalmente inerme.
I numeri delle prime 4 partite della serie finale Virtus Bologna-Milano
Il dato chiave di gara 4 sono certamente le palle perse, con la squadra di Scariolo che ne ha commesse ben 18, un'enormità, contro le sole 5 dell'Olimpia che viceversa ha ottenuto 14 recuperi. E molti dei canestri nel break del quarto periodo sono arrivati da situazione di palla persa bolognese. In generale nella serie la Virtus ha avuto sempre un numero di perse maggiore (tolto il 10-10 fdi gara 3), ma questa è una tendenza che deriva dallo stile di gioco dei bianconeri e che va avanti da tutto l'anno (16esima con quasi 14 di media).
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Shields lancia Milano nel 4° quarto: rivivi gara-4 in 180''

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