Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Calciomercato, Milan: Tonali, Inter superata, ma a chi serviva di più?

Stefano Silvestri

Aggiornato 31/08/2020 alle 16:53 GMT+2

Il centrocampista del Brescia è ormai diretto verso la Milano rossonera. Tra la questione tattica e la centralità nei rispettivi progetti, analizziamo i pro e i contro del suo acquisto, ma anche quelli del suo mancato arrivo dalla prospettiva nerazzurra.

Sandro Tonali - Italia Under 21 - Getty Images

Credit Foto Getty Images

Tutti lo vogliono, uno solo se lo piglia: il Milan. Che nelle ultime ore ha definitivamente sorpassato l'Inter nella corsa a Sandro Tonali, mettendo le mani su uno dei migliori virgulti recentemente proposti dal calcio italiano. Un derby di mercato che ricorda quello dell'estate 2015 per Geoffrey Kondogbia, all'epoca uno degli uomini copertina del Monaco, conteso dalle due milanesi a colpi di rilanci e infine approdato in nerazzurro in cambio di più di 30 milioni di euro. Con i risultati che tutti ben ricordiamo.
Il Milan ha voluto, fortissimamente voluto Tonali. Così come lo voleva l'Inter. Convinti com'erano e come sono, Pioli e Conte, dell'utilità del giovane centrocampista del Brescia e dell'Italia nel proprio scacchiere tattico. Ed è qui che sorge la vera questione del derby di mercato che il Milan sta per aggiudicarsi: a chi sarebbe servito maggiormente Tonali?

Milan

Pioli un play che agisca davanti alla difesa ce l'ha già: Bennacer, nota lieta di una stagione a due facce. Il Milan ha trovato la quadratura del cerchio con l'algerino e Kessié e difficilmente, almeno in un primo momento, rivoluzionerà il reparto. Tonali si inserirà dunque in punta di piedi, da ragazzo con talento ma reduce da una sola stagione in Serie A, peraltro conclusa con una netta retrocessione.
Analizzando la questione dal punto di vista tattico, poi, qualche dubbio sorge sulla possibile coesistenza proprio con Bennacer. Caratteristiche simili, simile capacità di impostare la manovra. Anche se, rispetto all'ex empolese, nelle vene di Tonali scorre una superiore propensione alla fase difensiva. Senza contare le differenze fisiche e di struttura tra i due, se è vero che l'altezza di Tonali supera di quasi 10 centimetri quella di Bennacer.
Ultima annotazione: se Pioli confermerà il modulo con il quale il Milan ha concluso alla grande la stagione, il nuovo arrivato dovrà imparare a disimpegnarsi in un centrocampo a due, praticamente mai sperimentato nel corso della sua giovane carriera, e non a tre. Il che non rappresenta una questione di secondaria importanza.
Sandro Tonali, ruoli in campo

Inter

Tatticamente, Tonali si sarebbe potuto inserire in maniera piuttosto semplice nel centrocampo di Conte. Almeno in linea teorica. Magari nel ruolo di regista al posto del sempre discontinuo Brozovic, cercato dal Bayern e apparentemente sempre più lontano da Milano dopo qualche episodio extracampo di troppo, oppure come "ombra" del croato.
Non solo: Tonali possiede anche le qualità e le capacità per spostare il proprio raggio d'azione di qualche metro,nella posizione di mezzala in un reparto a tre. Ruolo che peraltro Mancini gli ha affidato in Nazionale, negli spezzoni di partita concessigli nel 2019 ma anche nel match giocato da titolare a Palermo contro l'Armenia.
  • Tonali al Brescia: i numeri
StagionePresenzeGol + assistCartellini gialli+rossi
Serie B 2017-18192 + 23+0
Serie B 2018-19343 + 712+0
Serie A 2019-20361 + 79+0

La nostra opinione

Giudizio non semplice. In entrambi i casi esistono sia pro che contro. Dal punto di vista tattico meglio probabilmente l'Inter, partendo dal presupposto che Conte continui a non "vedere" Eriksen nel proprio sistema di gioco preferendo un centrocampo più lineare; meglio il Milan, invece, se si tengono in considerazione i differenti momenti storici dei due giganti milanesi.
L'Inter vuole tornare a vincere subito dopo quasi 10 anni di digiuno totale, compiere lo step successivo, raggiungere il livello della Juventus e magari superarlo. E per farlo necessita principalmente di giocatori pronti, esperti, rodati anche in Europa. Tonali, che ha qualità da vendere ma poco più di un anno fa giocava in Serie B, non risponde evidentemente all'identikit. Il Milan sta invece procedendo a piccoli passi, puntando il mirino su elementi giovani e di prospettiva accanto a vecchi draghi del pallone come Ibrahimovic.
Poi, però, vai a vedere le formazioni titolari schierate da Conte nella stagione appena conclusa e scopri che Alessandro Bastoni, anni 19, ha collezionato 25 presenze in campionato e altre 5 in Europa League, tra cui l'intera Final Eight. Scalzando prima un mostro sacro come Godin e poi un intoccabile come Skriniar. Come a dire che, se uno è bravo, lo spazio giusto se lo ritaglia comunque. Tonali bravo lo è davvero. E ora dovrà confermarlo con la maglia del Milan.
picture

Messi vuole solo il Manchester City. Inter vicina a Kolarov

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità