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Calcio Premier League Romelu Lukaku: "All'Inter Conte mi ha mostrato cosa serve per vincere. Sono un giocatore diverso"

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Pubblicato 19/08/2021 alle 17:08 GMT+2

PREMIER LEAGUE - Il belga al "The Indipendent" torna sul suo addio ai nerazzurri, sulle ragioni del suo ritorno a Londra e su cosa gli ha lasciato la Serie A e in particolare Antonio Conte.

Romelu Lukaku e Antonio Conte

Credit Foto Imago

"Penso che dovevo andare via". Romelu Lukaku al "The Indipendent" torna sul suo addio all'Inter. "Era anche parte del mio piano provare diversi campionati - spiega il nuovo attaccante del Chelsea -. Ho vissuto la Serie A, un campionato in cui ho sempre voluto giocare a un certo punto della mia carriera. L'esperienza in Italia mi è servita per sapere cosa serve per vincere e le circostanze in cui è necessario farlo. Imparare a vincere è fondamentalmente, ti fa superare la barriera".
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Lukaku: "Bello essere al Chelsea. Ho preso il numero 9"

Il belga, come riporta la Gazzetta dello Sport, ha parlato del suo rapporto con Conte: "Come allenatore mi ha davvero aiutato e mi ha mostrato cosa serve per vincere, e ci siamo riusciti con lo Scudetto nella seconda stagione. Ogni allenatore ha un modo diverso di allenare, ma con Antonio abbiamo davvero imparato come andare oltre i nostri limiti. Era così. Nella seconda stagione siamo stati molto più costanti nel vincere grandi partite. Questo ha fatto la differenza contro grandi avversari".
Dall'Inter al Chelsea. Dalla Serie A alla Premier League. "Il gioco è totalmente diverso in Italia: molto tattico - racconta Lukaku -. Spazi ristretti e nella maggior parte delle partite hai solo una possibilità. Se non segni diventa molto difficile. Ho anche imparato a giocare di più con le spalle alla porta e altri aspetti tecnici del gioco che sono davvero importanti. La maggior parte delle volte ci trovavamo spalle alla porta e tutto passava attraverso me. Ricordo di aver parlato con Conte di questo e lui mi disse che se non fossi stato bravo non avrei giocato. Per me è stata una rivelazione. Una volta padroneggiato quell'aspetto, per me tutto è diventato più facile. Il gioco rallentava e potevo controllarlo di più dando più assist. Era davvero qualcosa che volevo fare e volevo sperimentarlo in un altro Paese, e penso che sarebbe stato utile per il resto della mia carriera".
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Romelu Lukaku (Chelsea)

Credit Foto Twitter

Per Lukaku quello al Chelsea è un ritorno. "Ero giovane e non credo di essere evoluto come lo sono ora - racconta a proposito dei suoi trascorsi con i Blues -. Il mio cammino ha avuto molti alti e bassi, ma alla fine della giornata se continui a fare bene sai che avrai sempre una possibilità. Il mio rapporto con il club è sempre stato ottimo e tornare al momento giusto è una bella sensazione". Il Chelsea di oggi è campione d'Europa in carica: "Se vinci la Champions League, hai un'ottima squadra. L'allenatore voleva qualcosa di diverso da aggiungere alla squadra rispetto a quello che ha. Penso di essere diverso da tutti i giocatori che ha".
"Ho capito quanto sia diverso l'atteggiamento delle persone nei tuoi confronti quando vinci qualcosa - dice Lukaku -. Nelle conversazioni che ho avuto con Didier Drogba o John Terry o Antonio Conte, il rispetto è diverso quando inizi a vincere. Era qualcosa che volevo davvero. Volevo tanto vincere. Sono andato all'Inter e poi l'abbiamo fatto. Questa è l'unica cosa che conta per me: vincere. Segnare gol è bellissimo ma vincere trofei... Questo ti distingue".
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