Da Sanchez a Mkhitaryan: i 6 giocatori rinati dopo il lockdown
Pubblicato 05/08/2020 alle 10:13 GMT+2
Una partita ogni tre giorni dalla ripresa. A mano a mano che si procedeva verso la fine, le energie nelle gambe erano sempre meno, ma in tutto ciò, esistono giocatori che non hanno assolutamente patito il lungo stop e i ritmi forzati, grazie ai quali sono addirittura rinati. Chi sono? Andiamo a scoprirlo.
E' stato un campionato irripetibile, solcato dal dramma Covid-19, che ha portato all'interruzione "della vita" oltre che di numerosi campionati. Tra cui la Serie A, che nelle 12 giornate (più i recuperi) giocati col cuore in gola e il fiato corto, una volta ogni tre giorni. A mano a mano che si procedeva verso la fine, le energie nelle gambe erano sempre meno, ma in tutto ciò, esistono giocatori che non hanno assolutamente patito il lungo stop e i ritmi forzati, grazie ai quali sono addirittura rinati. Chi sono? Andiamo a scoprirlo.
Alexis Sanchez (Inter)
Il lungo stop e, all'apparenza, sembrava un giocatore che, dopo l'esperienza al Manchester United, non avesse molto altro da dire, specie in un top club come l'Inter. Tutt'altro: il cileno si è presentato, dopo i tre mesi di stop, in una condizione fisica straripante: dribbling ubriacanti, scatti, assist vincenti e gol. Argomenti che hanno indotto la dirigenza nerazzurra a battersi per mantenerlo in nerazzurro. E infatti, Alexis è pronto a svincolarsi dallo United per legarsi all'Inter per altre tre stagioni.
Henrikh Mkhitaryan (Roma)
Prima parte di stagione caratterizzata da "lampi" e poca continuità, soprattutto per guai fisici, in estate il suo splendore tecnico ha irradiato l'ottimo finale di stagione con la Roma. Vero re della trequarti, l'armeno ex Arsenale e Manchester United ha incantato nei match contro Parma e Inter.
Kevin Lasagna (Udinese)
Stagione ai limiti del disastroso prima dell'interruzione, da incorniciare dopo la ripresa. I tre mesi di lockdown hanno permesso all'ex Carpi di ritrovare la forma e lo sprint giusto, che lo hanno portato a realizzare 6 reti consecutive nell'ultimo mese e mezzo. Nell'ultima gara contro il Sassuolo, con un contropiede fulminante, si è preso la paternità per almeno il 75% del gol decisivo di Stefano Okaka.
Musa Barrow (Bologna)
Aveva iniziato la stagione all'Atalanta come riserva. Il Bologna lo ha acquistato a gennaio investendo la bellezza di 13 milioni. Subito due reti dall'arrivo al "Dall'Ara", altri 6 nel post lockdown, con due assist vincenti all'attivo. Giugno e luglio lo hanno visto trascinare il Bologna di SInisa Mihajlovic, specie nella sfida di San Siro contro l'Inter.
Federico Bonazzoli (Sampdoria)
Cinque dei 6 gol in campionato del giovane attaccante classe 1997 della Sampdoria, sono stati realizzati dopo la ripresa. Peraltro tutti di pregevole fattura: la splendida doppietta realizzata al Cagliari resta vivida nella memoria dei tifosi blucerchiati davanti alla tv.
Alessio Cragno (Cagliari)
Il portiere del Cagliari era stato messo fuori gioco da un brutto infortunio alla spalla che aveva indotto il club sardo a tutelarsi col prestito di Robin Olsen. I tre mesi di stop hanno dilatato le chance di recupero e permesso all'estremo difensore di Fiesole di recuperare la titolarità, nonostante Olsen - a differenza di quanto accaduto a Roma - abbia dato ottime garanzie. Cragno che peraltro, dal rientro, è tornato ad essere uno dei migliori portieri del massimo campionato italiano.
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