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Inter, Inzaghi: "Handanovic titolare. Vogliamo Triplete italiano. Milan favorito. Lukaku sarà importante"

Michele Neri

Pubblicato 05/07/2022 alle 18:27 GMT+2

SERIE A - È cominciata la stagione 2022-23 dei nerazzurri, che vogliono dare la caccia al ventesimo Scudetto. La ferita del trionfo dei cugini è ancora aperta, tuttavia il mercato ha risvegliato gli animi dei tifosi. Il tecnico Simone Inzaghi nella prima conferenza stampa suona la carica: “Vogliamo vincere”. Anche se ammette: "Partiamo dietro al Milan". Al centro anche i temi del mercato.

Come cambia l'Inter con l'acquisto di Mkhitaryan

Dopo quella del Milan, è iniziata anche la nuova stagione dell’Inter. Il duello fino all’ultimo colpo dello scorso campionato è ancora nella memoria di tutti. Attraverso il calciomercato però la dirigenza nerazzurra ha dimostrato da subito che vuole riscrivere le gerarchie e centrare l’appuntamento con la seconda stella. E’ tornato Lukaku, un titolarissimo, e sono arrivati degli ottimi giocatori per ampliare le rotazioni (Onana, Asllani, Mkhitaryan e Bellanova). Ci sono anche nomi in uscita e la notizia della possibile cessione di Skriniar al Paris è quella che più tiene in apprensione i fedelissimi. Del calciomercato e degli obiettivi dell’annata 2022-23 ha parlato l’allenatore Simone Inzaghi nella conferenza stampa inaugurale all’Inter HQ.
Quella che sta per iniziare sarà una stagione molto particolare per via del calendario, quale il segreto per affrontarla nel migliore dei modi?

"Anno particolare, 20 partite in 3 mesi, poi campionato fermo per 50 giorni. Per tutti gli allenatori sarà una cosa nuova. Faremo un richiamo di preparazione".
Ci può raccontare delle telefonate con Lukaku e collocare nel tempo la prima volta che le è stato detto che si poteva fare?
"Si è instaurato subito un ottimo rapporto con il calciatore l’anno scorso ed è durato poco. La società mi ha messo al corrente di questa possibilità, per me è stato un grandissimo colpo. Fermo restando che l’attacco dell’Inter è stato il migliore dello scorso campionato. Ci porterà tantissimi gol e nuove soluzioni. Ma non dimentico gli altri attaccanti che ci hanno permesso di fare un’ottima stagione condita con due trofei e il rammarico per lo Scudetto. Ripartiamo con grande entusiasmo, speriamo sia l’anno buono per vincerlo".
Quali sono gli obiettivi di quest’anno?
"Vincere, perché l'anno scorso sappiamo cosa è successo col mercato. Abbiamo messo al sicuro la società, noi come staff ci siamo rimboccati le maniche e poi è stato facile dire per tutti che l'Inter fosse favorita al contrario dell'estate. Quest'anno partiamo dietro il Milan, campione d'Italia, noi lotteremo con le altre 5-6 squadre. Vogliamo competere, non ci nascondiamo."
Si parla di un possibile sacrificio Skriniar, ti preoccupa il pensiero di ricostruire la difesa?
"Abbiamo visto l’anno scorso. Sono in una botte di ferro. Sapete tutti che dirigenti abbiamo, da quanti anni lavorano nel mondo del calcio e quello che sono riusciti a fare. Skriniar in questo momento è un giocatore dell’Inter, ha fatto una stagione straordinaria e il 10 sarà in ritiro con noi. Poi oggi è una cosa e tra 10 giorni può esserne un'altra, il mercato può cambiare gli scenari in pochi giorni. Come successo l’anno scorso con Lukaku".
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Milan Skriniar, il nome caldo del mercato

Credit Foto Getty Images

È mancata la cattiveria in alcune partite, cosa pretendi come crescita da questa squadra?
"Alzare l’asticella vorrebbe dire fare il triplete in Italia. Dopo la Sampdoria vedere lo stadio che ci applaudiva nonostante il titolo sfuggito è stata la più grande soddisfazione. Volevamo vincere il terzo titolo, quest’anno ci proveremo con tutte le forze. Possiamo contare su un pubblico meraviglioso che ci accompagnerà sempre nel viaggio che comincerà il 13 agosto a Lecce".
Situazione inedita in porta, con due titolari. Come sarà la gestione?
"Partirà come portiere titolare Handanovic. Se l’è meritato per la stagione ottima fatta l’anno scorso. Onana lo conosciamo tutti, è un portiere giovanissimo, ci abbiamo puntato fortemente già un anno fa".
Se riavvolgi il nastro a 12 anni fa, conferenza stampa di presentazione all’Inter, 12 mesi dopo hai vinto due titoli e hai nuovamente Lukaku al quale avevi promesso la scarpa d’oro. Tra 12 mesi cosa ci racconti?
"Speriamo di raccontare che le cose sono andate nel modo migliore. Avevo una grandissima speranza l’anno passato, che mi ha regalato tante soddisfazioni. Più che dei trofei e dell’ottavo di Champions, mi è rimasta dentro l’alchimia che si è creata. Siamo sempre stati una cosa sola".
Al netto di quello che ha detto Marotta su Dybala, con Lautaro e Lukaku hai gerarchie cristallizzate. L’eventuale arrivo di Dybala sarebbe un di più o una ciliegina?
"Inutile stare qui a parlare del calciatore. Dobbiamo partire dal presupposto che abbiamo 6 attaccanti in rosa. Abbiamo anche Pinamonti che ha un grandissimo futuro. Non mi sembra corretto di parlare di giocatori che non abbiamo a contratto".
Come ha accolto il suo rinnovo?
"Mi ha fatto enormemente piacere. Con i dirigenti si è creata subito una grande sinergia. Andiamo tutti nella stessa direzione, vogliamo il bene dell’Inter. Il rinnovo mi fa piacere per me ma anche per i miei collaboratori, che mi aiutano ad organizzare tutti gli allenamenti nel migliore dei modi".
Un giocatore che ha reso meno delle aspettative e ci stupirà?
"Non mi viene un nome. Tutti mi hanno dato quello che avevamo chiesto. Si sono resi disponibili tutti quanti. Sono state 52 partite di grandissima intensità. Abbiamo avuto un ottavo di finale che sappiamo com’è andata e che ci è costato a livello mentale. Al ritorno abbiamo perso Brozovic e De Vrij. Ma come ho già detto, è un percorso che rifarei dall’inizio alla fine."
C'è qualcosa da migliorare? In Champions si può alzare l'asticella?
La storia degli ultimi 11 anni diceva che gli ottavi non erano stati raggiunti. Vedendo le due gare con il Liverpool qualcosa in più si poteva fare. Le squadre inglesi sono quasi ingiocabili ma abbiamo visto che con corsa e determinazione ce la si può giocare a viso aperto.
Ci possono essere alternative al 3-5-2 o si va avanti così?
"Qualcosa sicuramente proveremo in questo mese. Però mi piace giocare in questo modo e penso di avere i giocatori giusti. Poi abbiamo tante frecce nell’arco. Mi viene in mente l’ottavo di Coppa Italia con l’Empoli dove con un cambiamento abbiamo ribaltato la partita. La società ha preso due giovani importanti, Bellanova e Asllani. Non dimenticherei Mkhitaryan, un giocatore che ha vinto tanto, mi ha sempre messo in difficoltà, ci aiuterà".
Secondo te questa squadra è più attrezzata rispetto alla passata stagione per giocare su tutti i fronti?
"Diciamo che la società è stata bravissima a muoversi. Ora dobbiamo rimpiazzare l’uscita di Ranocchia perché al momento abbiamo solo De Vrij. Quest’anno vogliamo 20 giocatori di movimento impiegabili sempre. Avrò il dovere di cambiare per via dei tanti impegni che ci saranno da qui fino al Mondiale. Vogliamo aggregare 3 giocatori della Primavera in piante stabile con noi dopo lo scudetto vinto: avremo i due fratelli Carboni in ritiro, Valentin lo aggregheremo come Casadei. Ha già esordito Zanotti che se l'è meritato, spero di farne esordire qualche altro. So che è difficile, ma spero di poterlo fare perché puntiamo tanto sui giovani"
Con Lukaku l’Inter giocava con tante ripartenze e in contropiede, l’anno scorso l’Inter era diversa: tambureggiante, pochi tocchi. Ha in mente di cambiare o di giocare come fatto l’anno scorso?
"Presto per dirlo. Dipende anche dalle situazioni in cui ci troviamo. Con Romelu possiamo recuperare più alto. Prima recuperiamo la palla, meno dobbiamo correre per fare gol."
Come ha in mente il percorso di crescita per Asllani?
"E’ un giocatore molto giovane e che sembra più grande dell’età che ha. Sa che davanti a lui c’è un play che ha fatto 6 stagioni incredibili con l’Inter. Dovrà rubare i segreti. Ha avuto mesi di crescita esponenziale. Crediamo molto su di lui."
Ripensando alla passata stagione, questo mercato è stato fatto nell’ottica di fare dei cambi migliori durante la partita? Inoltre, l’ha vinto il Milan o l’ha perso l’Inter lo scudetto?
"Noi siamo molto orgogliosi. Non è semplice migliorarsi, siamo l’Inter abbiamo l’obbligo di vincere sempre".
Clima molto diverso rispetto all’anno scorso, sei tranquillo nell’alzare l’asticella?
"Vivo la pressione molto serenamente. Ce l’abbiamo tutti i giorni noi allenatori, ogni giorno dobbiamo prendere delle scelte. L’ho capito in questi anni che ho moltissime responsabilità che però mi fanno rendere meglio. Quest’anno siamo qui, vediamo quello che succederà da qui alla fine del mercato. Siamo coscienti di aver lavorato nel migliore dei modi in queste prime settimane di trattative."
Per Skriniar mi pare che si è aperti a tutto, sugli altri bisogna essere tranquilli? Casadei è stato tolto dal mercato?
"Casadei ha fatto adesso l’Europeo U19, è convocato per noi. Deciderà la società. Rispetto all’altra domanda, è come un anno fa: si ragionava come se Hakimi sarebbe stata l’unica cessione. Può succedere tutto. Posso solo promettere che il 13 agosto ci sarà un’Inter in campo con l’obiettivo di vincere."
C’è una gerarchia per gli attaccanti dell’Inter?
"A me piace che le mie squadre segnino: alla Lazio ho avuto il miglior attacco così come l'anno scorso all'Inter, speriamo che uno degli attaccanti diventi Scarpa d'Oro."
Cambia qualcosa in porta, che tipo di gestione darà ai due portieri?
"Il titolare è Handanovic, se l’è meritato sul campo. Onana dovrà dimostrarmi di meritarsi tutto quanto di buono si dice. Sicuramente Onana sarà un patrimonio dell’Inter di oggi e del futuro".
Dobbiamo aspettarci che gli attaccanti saranno 4 e non 5?
"Quello sì. Sappiamo che nonostante le partite siano tante il quinto può essere solo un giovane. Non è il caso di Pinamonti perché è già affermato."
Marotta ha già detto che su Bremer ci sono tutte le attenzioni dell’Inter? Se dovesse arrivare, in che posizione giocherebbe?
"Stesso discorso di Dybala. Non mi sembra corretto parlare di giocatori non nostri."
Ha parlato con Dzeko? E’ stato abituato ad essere il titolarissimo, con Lukaku sarà più in ombra.
Sappiamo tutti l’importanza che ha avuto Dzeko l’anno scorso. Ha fatto 20 gol, ha fatto bene. Ci aiuterà tantissimo anche in questa stagione.
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Lukaku saluta i tifosi e parte il coro "Chi non salta è rossonero"

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