Serie A, Le 5 verità di Roma-Lazio 3-0: Pellegrini, genio e grandi speranze (anche per l'Italia). Sarri e il tasto reset
Aggiornato 21/03/2022 alle 18:02 GMT+1
SERIE A - Il numero 7 giallorosso segna su punizione con un vero e proprio colpo di classe. La speranza è che, ora, ne abbia conservate altre per la Nazionale e gli spareggi mondiali. Sarri: partita mai iniziata e un solo tiro in porta. Abraham, Mourinho e tifoserie da applausi.
Roma-Lazio, match valido per la 31esima giornata di Serie A, è terminato sul punteggio di 3-0, frutto della doppietta di Tammy Abraham e del gol su punizione di Lorenzo Pellegrini. La gara è stata arbitrata da Massimiliano Irrati della sezione di Pistoia. Qui di seguito, le 5 verità emerse a nostro avviso dal derby capitolino.
1) Roma: La guida ormai "spirituale" di Mou
Un derby azzannato in maniera esemplare sin dai primi secondi di gioco, l'invito ai propri tifosi a evitare gli "olé" di scherno, la solita esultanza sotto la curva, i tanti giovani lanciati, il proficuo cammino europeo. Il quarto posto resta distante, ma il lavoro di Mou sulla panchina giallorossa è appena iniziato e le basi per aprire un ciclo vincente ci sono tutte. La palla ripasserà, in estate, in mano alla dirigenza, che dovrà fare le scelte giuste in sede di mercato.
2) Il fantastico 2022 di Abraham
Con la doppietta contro la Lazio, Tammy Abraham raggiunge quota 15 reti in Serie A, eguagliando il suo record col Chelsea. Nove di queste reti sono state realizzate nel 2022: solo un certo Robert Lewandowski (12) è riuscito a fare meglio di lui. L'attaccante inglese sale quindi a 23 centri stagionali (da aggiungere, infatti, un gol in Coppa Italia e 7 in Conference Leage). Davvero niente male il suo approccio al calcio italiano...
3) Appena un tiro in porta per la Lazio
...Peratro velleitario, con Immobile a fine primo tempo. Da una squadra si Sarri, è certamente la statistica che non si aspetti. Serata da dimenticare? La pausa per le nazionali dovrà servire a schiacciare sul tasto "reset".
4) Il campo è lo stesso, il fattore cambia
Incredibile la differenza di partite a cui si è assistito tra Lazio-Roma (3-2) dell'andata e Roma-Lazio del ritorno. Lo stadio è lo stesso, ma è come se il fattore campo esistesse comunque. Merito dei tifosi straordinari della Capitale, in grado di trascinare le rispettive squadre. Quando sono in maggioranza, da calendario, sembrano spingere di più i propri beniamini di riferimenti. Da segnalare, anche ieri, la sciarpata di entrambe le curve a pochi secondi dalla fine: chapeau.
5) Pellegrini tra magia e speranza mondiale
Punizione, la sua, calciata in maniera sublime. Al 39' trova un angolo di traiettoria invisibile ai più. Anche allo stesso Strakosha, che proprio non può arrivarci. Ieri ha accontentato i suoi tifosi (e se stesso da romano e romanista). La grande speranza, ora, è che lo faccia anche con tutti gli italiani nella delicatissima fase degli spareggi mondiali.
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