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La Juventus di Allegri ha davvero la miglior difesa della Serie A? Cosa dicono le statistiche avanzate

Alberto Comana

Aggiornato 13/11/2022 alle 17:01 GMT+1

STATS CORNER - Juventus-Lazio, big match della 15ª di Serie A e ultimo match prima sosta per il mondiale mette a confronto le due retroguardie meno perforate di questo avvio di stagione. I bianconeri stanno risalendo la classifica inanellando clean sheet (ben 9) e incassando solo 7 gol. Ma tutto ciò basta per definirla la miglior difesa del torneo? L'analisi attraverso le statistiche avanzate.

Danilo insieme a Gleison Bremer, due dei pilastri della retroguardia della Juventus 2022/2023, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Juventus–Lazio, parola alla difesa. E’ più che mai questo il tratto distintivo del big match che chiuderà la 15a giornata di Serie A e il 2022 della nostra massima serie, prima della lunga pausa mensile per il Mondiale di Qatar 2022. All’Allianz Stadium questa sera si sfidano "le due migliori difese del campionato": la Juventus di Allegri, retroguardia n°1 dall’alto dei soli sette gol incassati, e la Lazio di Sarri, che insegue di un'incollatura con appena 8 reti subite. L’ultimo derby d’Italia e il successo di misura nell’infrasettimanale sul campo del Verona, hanno osannato gli ennesimi clean sheet (termine inglese con cui va di moda riempirsi la bocca ultimamente) della squadra di Allegri. Tuttavia, il clean sheet è un dato che non solo non aggiunge nulla a quanto già non ci dica il risultato, ma non è sufficiente per analizzare come davvero si è comportata una squadra dal punto di vista difensivo. Come del resto non basta soffermarsi sui gol subiti per stilare una "classifica delle migliori difese".
Visto che già da più parti sono state mosse critiche a questo modo di valutare le performance difensive (in un recente video virale della ‘Bobo Tv’, il celebre opinionista Daniele Adani ha parlato di ‘clean sheet dei servi’), proviamo a fare un po' di chiarezza su quali statistiche avanzate possiamo tener d'occhio e come.
PS: L’analisi che andremo a proporre non sarà una disanima tattica sull’approccio difensivo della Juventus, quanto più un approfondimento sugli esiti che questa difesa ha comportato fino ad oggi.
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Grafico difesa Juventus 1

Credit Foto Eurosport

Iniziamo guardando la mole di occasioni concesse dai bianconeri. Dal confronto con le altre squadre di Serie A notiamo come la squadra di Allegri sia addirittura14ª per tiri concessi e 8ª per xGA (qui il glossario per capire cosa sono gli Expected Goals e a cosa servono ). In particolare, il punto debole dei bianconeri sembra essere la difesa dei piazzati dove risulta 18ª per xGA e quella che subisce i tiri più pericolosi dell'intero campionato. Già questo dovrebbe farci riflettere. Se la Juventus subisce così tanto (rispetto alle altre big) come mai ha solamente 7 gol al passivo?
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Grafico Juventus difesa 2

Credit Foto Eurosport

Ricordiamoci che gli xG descrivono un'occasione pre-tiro. Concentriamoci quindi su quanto accade post-tiro. Notiamo, da questi altri grafici, che gli avversari contro la Juventus sono poco precisi, trovando a volte l'opposizione dei difensori bianconeri, a volte mancando proprio la porta. Va sottolineato che ciò dipende in parte dal fatto che la Juventus vanta la 3ª pericolosita più bassa delle occasioni concesse da open play e che solo la Roma subisce tiri da una distanza media maggiore della Vecchia Signora.
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Grafico Juventus difesa 3, Eurosport

Credit Foto Eurosport

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Grafico Juventus difesa 4

Credit Foto Eurosport

I fattori Szczesny e Perin

Per quanto riguarda poi la pericolosità dei tiri in porta, possiamo aiutarci guardando gli expected goals on target. Notiamo che, complice quanto detto pocanzi, la squadra di Allegri ha subito pochi xGOT (4ª in Serie A), ma soprattutto ha potuto contare su prestazioni estremamente solide da parte di Szczesny e Perin, in grado insieme di prevenire il 44% dei gol attesi subiti.
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Grafico Juventus difesa 5

Credit Foto Eurosport

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Grafico difesa Juventus 6, Eurosport

Credit Foto Eurosport

È vero che i portieri coprono un ruolo determinante nella fase difensiva di una squadra, e che bisogna tener conto anche delle loro prestazioni quando si analizza il valore e l’efficacia di una retroguardia, è altresì vero però che questa loro overperformance sul lungo periodo potrebbe essere una notizia non così buona. Se consideriamo che il miglior portiere della Serie A 2021/22, il milanista Mike Maignan, a fine della scorsa stagione aveva fatto registrare un +13%, è molto probabile che l’overperformance dei due estremi difensori della Juve non sia sostenibile lungo un’annata di 38 giornate ed inevitabilmente sia destinata a calare.
Pregi e difetti della fase difensiva raccontati finora li abbiamo riscontrati proprio nella partita contro l'Inter, nella quale la squadra bianconera è stata graziata a più riprese dalla scarsa precisione al tiro dei nerazzurri e salvata in un paio di occasioni da ottimi interventi dell'attento Szczęsny.
Dunque la retroguardia della Juventus è sopravvalutata o è davvero la più imperforabile della nostra Serie A? Lo scopo del pezzo non è quello di smontare la bontà del lavoro del reparto arretrato di Allegri - che è indubbiamente uno dei migliori del campionato - bensì un invito a fare un esercizio superiore e provare a guardare oltre al mero risultato, soffermandosi anche sulla prestazione, che è più importante sul lungo periodo e a provare a non farsi incantare da quelle statistiche pressoché inutili che ci vengono continuamente propinate (clean sheet, % di parate, ecc) che il più delle volte invece che raccontare quanto accade in campo finiscono per fuorviare o mascherare il racconto.
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Allegri: "Per Sarri la pausa Mondiali è un insulto? Se ci dicono di fermarci ci fermiamo"

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