Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Serie A - Inter-Milan 1-0, 5 verità: Pioli sceglie di non giocare, Lautaro leader. Lukaku e Brozovic in crescita

Francesco Sessa

Pubblicato 06/02/2023 alle 09:46 GMT+1

SERIE A - La scelta di Pioli di mettersi a specchio, rinunciare a Leao e giocare in attesa nel primo tempo non paga: il tecnico snatura il suo Diavolo, cosa può inventarsi adesso? L'Inter merita, ma non chiude la partita. Ed è sempre trascinata da Lautaro, fenomeno e sempre più leader. Lo stop sbagliato da Giroud chiude un cerchio ed è immagine del momento dei rossoneri.

Maldini: "Fiducia in Pioli? Domanda che speravo di non sentire"

Inter-Milan, match valido per la 21esima giornata di Serie A, è terminato sul punteggio di 1-0, frutto della rete di Lautaro Martinez. La gara è stata arbitrata da Massa. Con questo risultato i nerazzurri restano al secondo posto a -13 dal Napoli, i rossoneri perdono la terza partita di fila in campionato. Di seguito, vediamo le cinque verità che ci ha lasciato la sfida di San Siro.

Classifiche e risultati

1) Snaturarsi e non giocare: la mossa disperata di Pioli è un flop

La mossa della disperazione di Stefano Pioli. Nelle scorse settimane il Milan aveva perso non facendo un passo indietro rispetto alle idee e alla filosofia che l’hanno portata a vincere lo scudetto con merito. Nel derby si è snaturata, difendendo bassa e aspettando gli avversari, limitando i danni. Mossa disperata, appunto, perché sintomo di una crisi profonda. Un jolly che Pioli si è giocato ma è andata male. E ora? Cosa può inventarsi il tecnico? Il primo tempo dei rossoneri non è stato all’altezza del tricolore sul petto. Dopo i tanti gol subiti nei primi 45’ nelle ultime uscite, Pioli ha deciso di giocare di rimessa, per poi inserire Leao nella ripresa (non sarebbe servito nel primo tempo per colpire in contropiede?) e osare di più. Una scelta che chiaramente non ha pagato. Uscirne, ora che si è fatto tre passi indietro, è ancora più complicato.
  • 0 tiri in porta, 0 corner battuti e 7 tocchi in area avversaria: i numeri deficitari del Milan di Pioli nel derby perso 1-0
STATISTICHE INTERMILAN
Tiri154
Tiri in porta40
Occasioni da gol132
Possesso palla64%36%
Corner80
Cross totali194
Passaggi chiave122
Tocchi in area avversaria357

2) L'Inter vince con merito, ma come un anno fa scherza con il fuoco

Lo ha ammesso anche Inzaghi a fine partita: “La pecca è stata non chiudere la partita”. L’Inter vince con merito il derby, ma rischia di complicarsi la vita. Ancora, come l’anno scorso, quando sembrava in controllo prima della palla persa da Sanchez e dal pareggio di Giroud, vera sliding door di quella sfida. Questa volta il francese ha sbagliato lo stop in area di rigore, in un momento e in una circostanza simili alla prima rete di una stagione fa. In contropiede, come allora. Morale: l’Inter è attualmente più forte del Milan e deve godersi il successo, ma lo era sembrata anche in quella sfida prima del pari. La formazione di Inzaghi deve azzannarle, certe partite. Nel secondo tempo i nerazzurri si sono seduti quando avrebbero dovuto ammazzare calcisticamente gli avversari. Come invece successo a Riad, per esempio. Un calo era comunque comprensibile, considerando le fatiche contro l'Atalanta: non si può pensare di andare sempre a mille. Ma andare al piccolo trotto è sempre un rischio, anche perché fa calare la tensione.
picture

Inzaghi abbraccia Milan Skriniar, Inter-Milan

Credit Foto Getty Images

3) Lautaro, fenomeno e leader

La fascia al braccio gli sta proprio bene. Lautaro Martinez è quello di cui i tifosi dell’Inter avevano bisogno, anche per dimenticarsi in fretta del prossimo addio di Skriniar. Il Toro sta vivendo il miglior momento della carriera ed è all’apice di una crescita graduale e costante. Non un exploit, ma una presa di coscienza e una consapevolezza sempre maggiore dopo essersi preso l’attacco dell’Inter e aver vinto un Mondiale. In una squadra che dribbla poco, Lautaro è il giocatore che crea spesso superiorità. Ha sfiorato il gol due volte prima di trovarlo, nel finale si è visto annullare il secondo per un fuorigioco di centimetri. Corre e si sacrifica. Un fenomeno, sempre di più. E un vero Leader. L’Inter deve tenerselo stretto.

4) Lo stop sbagliato da Giroud chiude un cerchio

Il già citato stop sbagliato da Giroud è immagine del momento del Milan, è l’antitesi di quanto successo un anno fa. La chiusura del cerchio. Di quel Diavolo resta poco. E il francese, da uomo derby, è diventato ombra di se stesso, una costante dopo i Mondiali. Ha smarrito la fame, il gigante Olivier, insieme a tutti i compagni. Il derby scudetto di un anno fa è girato per un episodio, quest'anno lo stop mancato avrebbe potuto rilanciare il Milan. Le cose non girano.
picture

La delusione di Olivier Giroud, Inter-Milan, Getty Images

Credit Foto Getty Images

5) Lukaku, Brozovic, Gosens: nuove armi per il finale di stagione

Tra le note positive del derby vinto per l'Inter c'è sicuramente l'apporto di chi quest'anno c'è stato poco. Una notizia straordinaria per una seconda parte di stagione in cui c'è da conquistare un posto in Champions (e, chissà, provare a mettere pressione al Napoli, a oggi utopia), giocare una doppia semifinale di Coppa Italia e provare a raggiungere i quarti in Europa. L'Inter è l'unica tra le prime in classifica ancora in corsa su tre fronti, Inzaghi ha bisogno di tutti. Lukaku è in crescita ed è entrato bene, anche l'ingresso di Brozovic fa ben sperare in vista del futuro. E il Gosens del post Mondiale è un giocatore che può dare garanzie. Considerando anche la bella prova di De Vrij in Coppa Italia, la rosa dei nerazzurri torna a essere profonda.
picture

Inzaghi: "Lukaku dispiaciuto, non ha potuto aiutarci come voleva"

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Match collegati
Pubblicità
Pubblicità