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Caso Juan Jesus, Acerbi ascoltato per più di un'ora dalla Procura. Addio all'Inter in caso di squalifica? Gli scenari

Luca Stamerra

Aggiornato 22/03/2024 alle 17:40 GMT+1

SERIE A - Acebri è stato finalmente ascoltato dalla Procura federale in merito alle accuse portata da Juan Jesus che ha affermato di aver subito frasi di stampo razzista dal giocatore dell'Inter. In giornata il Procuratore Chiné ha ascoltato anche il difensore del Napoli, così da accelerare i tempi e consegnare subito ogni tipo di prova al Giudice Sportivo. L'Inter, intanto, riflette sul futuro.

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Giornata intensa per l'Inter e la Procura federale. Tramite una video conferenza, infatti, Il Procuratore Giuseppe Chiné e i suoi collaboratori hanno avuto l'audizione col giocatore Francesco Acerbi, accusato di aver pronunciato frasi di stampo razzista da Juan Jesus durante la partita di campionato Inter-Napoli. Dopo la richiesta del Giudice Sportivo di un supplemento di indagine, e dopo aver raccolto tutto il materiale audio/video possibile sull'episodio, sono partite le audizioni con i diretti interessati. In giornata sono stati sentiti i due difensori e lo stesso arbitro La Penna che ha poi redatto il referto a fine gara, inserendo appunto l'accusa del giocatore del Napoli che aveva subito richiamato l'attenzione del direttore di gara. Dopo le audizioni e gli incontri fissati, il Procuratore passerà il tutto al Giudice Sportivo così da avere un verdetto entro l'inizio della prossima settimana. Ma in caso di squalifica che ripercussione ci sarà per Acerbi? Europeo a rischio sicuramente, ma anche il suo futuro all'Inter. Il difensore ha un contratto fino a giugno 2025, ma con questa macchia...

Acerbi: l'incontro in video con la Procura... Con Marotta al fianco

Il momento tanto atteso è arrivato. Nella mattinata di venerdì 22 marzo, a partire dalle 10 del mattino, il giocatore Francesco Acerbi ha sostenuto l'interrogatorio col Procuratore federale Giuseppe Chiné per quanto riguarda l'indagine per chiarire se abbia pronunciato o meno frasi di stampo razzista nei confronti di Juan Jesus. Dopo che il giocatore brasiliano ha accusato il collega di “razzismo”, richiamando l'attenzione dell'arbitro La Penna durante Inter-Napoli. Al fianco di Acerbi, in video conferenza, c'era anche il legale dell'Inter Capellini e il dg nerazzurro Beppe Marotta che ha voluto assistere al tutto. Dall'altra parte, appunto, il Procuratore Chiné e i suoi vice, i quali hanno posto una serie di domande ad Acerbi dopo aver raccolto tutto il materiale audio/video possibile sull'episodio nel corso degli ultimi giorni. L'incontro è durato poco più di un'ora, ricostruisce la Gazzetta dello Sport, incontro in cui Acerbi ha sostenuto totalmente la sua innocenza, specificando di non aver mai pronunciato nulla di razzista nei confronti del giocatore del Napoli. In giornata anche l'audizione con lo stesso Juan Jesus, col Procuratore che vuole consegnare il tutto al Giudice Sportivo entro il week end così da permettere una sentenza immediata.

Verdetto atteso per lunedì

L'obiettivo, infatti, è quello di avere una sentenza entro lunedì 25 marzo. Pertanto, dovesse esserci una squalifica, il tutto verrà comunicato ad inizio settimana, alla peggio martedì 26 marzo. Questo per far sì che non si vada tanto in là nel tempo con questa querelle e il Giudice Sportivo possa esprimersi prima dell'inizio del prossimo turno: la 30a giornata, che comincerà con Napoli-Atalanta sabato 30 marzo. L'Inter chiuderà quella giornata, con la gara casalinga contro l'Empoli il 1° aprile (alle 20.45).

In caso di squalifica... Addio all'Inter?

L'indagine deve ancora concludersi, deve ancora arrivare il verdetto ma, sempre secondo la ricostruzione della Gazzetta dello Sport, l'Inter pensa già al dopo in caso venisse confermata la tesi di Juan Jesus. O per meglio dire, nel caso in cui Acerbi non riesca a convincere la Procura e il Giudice Sportivo della sua innocenza. In caso di squalifica, infatti, l'etichetta di razzismo sarebbe deleteria per la carriera del giocatore e per la stessa Inter. Acerbi rischierebbe, oltre alle famose 10 giornate, anche la partecipazione all'Europeo. E, inoltre, ne risenterebbe il suo futuro in nerazzurro. L'Inter non vuole assolutamente avere questa macchia e, nonostante un contratto col giocatore fino a giugno 2025, sembra impossibile poter continuare il rapporto di lavoro. Con tutte le conseguenze che potrebbero esserci, vedi rapporti interpersonali con gli altri giocatori della rosa e le parole di Thuram sono state solo un assaggio. Al momento sono solo idee e pensieri su come intervenire dopo la sentenza del Giudice Sportivo, aggiunge la Gazzetta, ma il futuro di Acerbi è davvero appeso ad un filo.
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