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L'agente di Juan Jesus chiarisce: "Senza avvocato perché non era previsto. Abbiamo portato un filmato e Acerbi?"

Luca Stamerra

Pubblicato 28/03/2024 alle 22:34 GMT+1

SERIE A - Il caso Juan Jesus-Acerbi non è ancora. Anzi, si arrichisce di un nuovo capitolo dopo le reazioni del Ministro dello Sport e del Presidente federale che hanno una visione completamente differente l'una dall'altro. In giornata ha parlato il procuratore di Juan Jesus che ha chiarito alcune dinamiche delle audizioni fatte con Chiné, spiegando perché non siano stati portati testimoni...

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Juan Jesus-Acerbi, non è ancora finita. Dopo l'assoluzione di Acerbi sono state tante le reazioni nel mondo del calcio (e non solo). Hanno reagito in primis il Napoli, che ha annunciato che non indosserà più la patch anti-razzismo sulle proprie maglie, come gesto di ribellione contro il verdetto del Giudice Sportivo, e poi lo stesso Juan Jesus che si è detto stupito e rattristato dalla sentenza su un tema così importante. In giornata vari giornali hanno provato a ricostruire il perché di questo verdetto, andando ad analizzare le prove in essere, l'atteggiamento delle parti in causa e come si sono svolte le audizioni col Procuratore federale Chiné. In molti si sono chiesti perché Juan Jesus si sia presentato alla propria audizione senza un avvocato, cosa che ha fatto invece Acerbi e, soprattutto, perché il brasiliano non abbia portato le testimonianze dei propri compagni a rafforzare la sua accusa. Per alcuni giornali, appunto, un modo troppo debole di porre le accuse che sono state mosse ad Acerbi. L'agente di Juan Jesus, Roberto Calenda, ha risposto per le rime, affermando che Juan Jesus non poteva presentarsi in audizione con un avvocato perché non era previsto dal regolamento (non essendo la persona che doveva difendersi). E sulle testimonianza, il brasiliano aveva fornito alla Procura un filmato in cui, secondo loro, c'erano le prove delle frasi pronunciate da Acerbi.

Le parole di Roberto Calenda

Juan Jesus si è presentato all’audizione senza avvocato perché essendo teste/persona offesa non è prevista la presenza di alcun legale. Lo stesso Ufficio che lo aveva convocato aveva precisato questo aspetto. Non ci siamo dimenticati dell’avvocato... Abbiamo seguito le regole. Basta conoscerle. Juan Jesus ha dato il suo contributo alle investigazioni, raccontando quanto successo e depositando anche un filmato, senza doversi affannare a “cercare” (ex post?) un compagno che potesse “confermare” quello che è chiaramente accaduto. [Roberto Calenda su Juan Jesus]
Mi sarei piuttosto chiesto perché mai sia stata necessaria ad Acerbi una fitta preparazione di una settimana per “studiare la migliore strategia difensiva” se era così evidente l’assenza della discriminazione? Mi sarei piuttosto interrogato su quali “prove” abbia portato Acerbi oltre alla sua interpretazione delle parole rivolte a Juan Jesus, Ma non faccio il giornalista e, quindi, non so spiegarmi perché queste semplici domande non siano state neppure affrontate. Ancora una volta siamo di fronte al tentativo di non guardare il problema, fermandosi a considerazioni para-giuridiche maldestre e che non aiutano a capire
Altro capitolo di questa querelle che, diciamolo, non ha giovato a nessuno all'interno del calcio italiano.
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