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Serie A - Roma-Lazio, derby nuovo con De Rossi e Tudor: per vedere se c'è ancora domani

Roberto Beccantini

Pubblicato 05/04/2024 alle 20:23 GMT+2

SERIE A - Le squadre avevano bisogno di una scossa: tecnica e psicologica, la Roma; ambientale, la Lazio. Sulla carta la partita dovrebbe essere un po' più giocata e un po' meno isterica. Chissà come la frusta dei nuovi domatori inciderà sulle belve. Pronostico: Roma, di corto muso.

De Rossi: "Gestisco la Roma come quando ero capitano o un senatore"

Il derby è la partita che Giampiero Boniperti avrebbe pagato pur di abolire. Sorrideva di coloro che, come Zdenek Zeman, cercavano di esorcizzarlo declassandone il rango a una veglia normale. Il derby è «altro», sempre. Prendiamo quello della Capitale, in programma sabato 6 aprile alle ore 18: Roma-Lazio. Gli ultimi due hanno mescolato campionato e Coppa Italia. In campionato, il 12 novembre 2023, Lazio-Roma finì 0-0. Nei quarti di Coppa, gara secca, il 10 gennaio scorso s'impose l'Aquila: 1-0, su rigore procurato da Dean Huijsen, il cucciolo in prestito dalla Juventus, e trasformato da Mattia Zaccagni.
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Daniele De Rossi durante Roma-Sassuolo - Serie A 2023-24

Credit Foto Getty Images

Sono incontri e riscontri che decorano la stessa stagione, anche se sembrano agitarsi tra le onde di un passato remoto. Alludo agli allenatori. José Mourinho è stato licenziato, Maurizio Sarri si è dimesso. Oggi comandano Daniele De Rossi e Igor Tudor. Il battesimo di Daniele risale al 20 gennaio: 2-1 al Verona. L'esordio di Igor, a sabato 30 marzo: 1-0 alla Juventus, gol di Adam Marusic al 93'. Juventus che poi nell'andata delle semifinali di Coppa, martedì 2 aprile, ha «ribaltato» lo score: 2-0.
Dopo 30 giornate la Roma è quinta, con 52 punti, a 5 dal Bologna e a 7 da Madama. La Lazio, settima con 46. Entrambe, dunque, in piena lotta per il quinto posto che, verosimilmente, dovrebbe valere la zona Champions. Le squadre avevano bisogno di una scossa: tecnica e psicologica, la Roma; ambientale, la Lazio. De Rossi ha perso solo con l'Inter e giovedì 11 aprile sarà di scena al Meazza, ospite del Milan, nella manche inaugurale dei quarti di Europa League (ritorno all'Olimpico, il 18 aprile). Il «supplente» ha lavorato molto sull'atteggiamento, sui nervi e sul modulo, da 3-5-2 a 4-3-3. Ha cambiato portiere (fuori Rui Patricio, dentro Mile Svilar) e recuperato il miglior Lorenzo Pellegrini.
Il croato, nell'intento di scuotere la rosa, ha ritoccato alcuni meccanismi (abbasso il 4-3-3, viva il 4-2-3-1) e mischiato alcune pedine (Felipe Anderson, Daichi Kamada). Se per «Ddr» si può parlare di transizione «in progress», nel suo caso è ancora presto per azzardare giudizi. La Lazio ha smarrito i gol di Ciro Immobile e, sul fronte opposto, non è che Romelu Lukaku sprizzi furore. Paulo Dybala e Luis Alberto si contendono le chiavi e la fantasia dell'ordalia. Evan Ndicka è squalificato; la caviglia sinistra di Zaccagni, uscita malconcia dai cozzi dello Stadium, tiene in ostaggio la vigilia. Al netto degli episodi (in cima, un probabile rigore sfilato a Nicola Zalewski), la Roma di Lecce non mi è piaciuta: vulnerabile e, spesso, macinata sul ritmo, schiacciata dalle occasioni.
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Igor Tudor esulta per il gol di Marusic in Lazio-Juventus - Serie A 2023/2024

Credit Foto Getty Images

La Lazio di Tudor, da parte sua, è un cantiere. Da una delle Juventus più scassate della storia ha ricevuto risposte ambigue: la fisicità è un problema e, come accennato, la produzione offensiva latita, sia nella fattura sia nella mira. I derby di Roma sono carovane di emozioni, di attese troppo lunghe per non implodere, di ambizioni che il calendario soffoca a seconda del tifo e delle moviole. Con Mourinho e Sarri la filosofia invadeva il campo e lo incatenava alla diversità profonda delle dottrine, degli stili. Era una guerriglia ideologica, il risultato «sopra» tutto contro il risultato possibilmente «da» tutto.
De Rossi, 40 anni, è un romano e un romanista che, da giocatore, ha scritto pagine bollenti. Lo ha sofferto, lo ha cavalcato, infliggendo e infliggendosi ferite crudeli. Tudor, 45, viene da Torino, sponda Juventus, là dove le gerarchie erano più chiare, e da Marsiglia, che sta al calcio come un vulcano ai pendii circostanti. Un'avventura. Una polveriera. Un mistero. Roma-Lazio: sulla carta, dovrebbe essere un po' più giocata e un po' meno isterica. Chissà come la frusta dei nuovi domatori inciderà sulle belve. Pronostico: Roma, di corto muso.
Per commentare o fare domande potete inviare una mail a roberto.beccantini@fastwebnet.it o visitare il blog di Roberto Beccantini http://www.beckisback.it.
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