Pagellone 14ª giornata Serie A: Inter al top, Milan di carattere, la Roma delude, Fiorentina nel baratro, Atalanta a -11 dal quarto posto

SERIE A - Le due milanesi vincono con modalità molto differenti, il Napoli rimanda in crisi una Juventus già fuori dalla corsa scudetto prima di Natale, mentre la Roma di Gasp incappa nel secondo stop di fila a Cagliari e perde terreno. Molto bene il Genoa di De Rossi, l'Atalanta non convince, la Fiorentina nel baratro.

Thuram: "Io tra i primi 5 attaccanti del mondo? Ad oggi non penso..."

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Ogni post giornata analizziamo tutto quello che è successo e proviamo a stilare il Pagellone del turno appena andato in archivio. La 14ª giornata di Serie A 2025/26 certifica un trio nelle zone alte: vetta occupata da Milan e Napoli, con un solo punto di vantaggio sull'Inter. Crolla la Roma, Juventus senza identità, male sia Lecce che Atalanta. E la Fiorentina rimane all'ultimo posto solitario.

Voto 10…alla rimonta del Milan e a Christian Pulisic

Non molla la squadra rossonera. Sotto di due reti a Torino, perdendo nel corso del match Leao per infortunio muscolare, con Pulisic a mezzo servizio. Eppure? Eppure Allegri nella ripresa stravolge il match con un cambio: dentro l’americano, fuori Bartesaghi, Saelemaekers spostato a sinistra, Loftus-Cheek allargato a destra, Ricci alzato più centrale ed ecco due gol che arrivano dalle corsie laterali, con Pulisic finalizzatore impeccabile. 2-3, successo pesante, anche per il morale. Vetta mantenuta, in coabitazione con il Napoli, a +1 sull’Inter. Ora il Sassuolo, bestia nera proprio del tecnico livornese: cosa si inventerà per sfatare il tabù?

Voto 9…a un’Inter brillante e convincente

Tre punti luccicanti. Per la qualità di gioco espresso, per la convinzione mostrata, per la bellezza dei gol realizzati e perché di fronte c’era il Como, non certo l’ultimo arrivato. Poker d’assi di Chivu, che continua a trovare continuità nelle sue scelte. Thuram e Lautaro stanno molto bene e si sono ritrovati: un’altra ottima notizia. Un 4-0 che certifica la forza del gruppo nerazzurro, fin qui imperfetto solo in alcuni big-match. Ora Liverpool, Genoa e Supercoppa e poi Atalanta: si può chiudere bene questo anno solare.

Voto 8…al Napoli, che batte (meritatemente) anche la Juventus

La truppa di Conte non si ferma più. Quattro vittorie tra campionato e Champions, più il passaggio del turno in Coppa Italia ai rigori con il Cagliari. Dalla sosta di novembre tutto un altro Napoli, trascinato dall’intesa Neres-Hojlund e ora convinto di poter bissare il Tricolore 24/25. Un Napoli tosto e dominante, che ha messo da subito in difficoltà la Juventus dell’ex Spalletti, e che non si è scomposto nemmeno dopo il pareggio di Yildiz. In casa azzurra è tornata la fiducia.

Voto 7…al Genoa, altro colpaccio a Udine

La marcia DDR continua. Feroce e determinato, il Genoa va a vincere anche in casa dell’Udinese, grazie alla rete nel finale di Norton-Cuffy. Cinque risultati utili di fila, incluse le ultime due vittorie: 14 punti, a +4 sulla zona "rossa". Impensabile fino a un mese fa, eppure possibile grazie al cambio di rotta innestato dal nuovo tecnico. Il Grifone ora gioca a memoria, è consapevole dei propri mezzi, non si stanca di combattere. De Rossi ha portato una scossa, ora arriva l’Inter e il compito sarà meno agevole rispetto alle ultime settimane.

Voto 6...a Lazio-Bologna, decisa da due danesi

Una partita gradevole, tra due squadre in salute e ben allenate da Sarri e Italiano. Tutto in due minuti: apre Isaksen, risponde Odgaard, nel segno della Danimarca (e se vogliamo anche di Ravaglia, autore di almeno quattro parate superlative). Gli emiliani rimangono al quinto posto della classifica, sempre a ridosso della zona Champions, e adesso sono pronti a sfidare la Juventus prima di partire per Riyadh. I biancocelesti mantengono la top-10, non sono in una posizione favorevole, ma mostrano progressi e stanno iniziando a recuperare alcuni pezzi importanti, come Cancellieri e Castellanos. C’è ottimismo in entrambe le piazze.
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Il gol di Jens Odgaard durante Lazio-Bologna - Serie A 2025-26

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Voto 5…a una Juventus senza identità e già fuori dalla lotta Scudetto

Nemmeno Luciano Spalletti ha trovato le idee giuste per risollevare una squadra ormai assuefatta dalla mediocrità. Anzi, a Napoli ci ha anche messo del suo con qualche scelta bizzarra. Settima sconfitta di fila in trasferta in campionato dei bianconeri al Maradona, ma non è questa la vera notizia. La notizia è che la vetta dista già otto punti e che quindi la corsa Scudetto della Vecchia Signora è già terminata prima ancora di cominciare. La Juventus non ha ancora una propria fisionomia, senza Bremer sono (e saranno) dolori, Yildiz da solo non basta. Difficile rialzarsi, difficile anche raggiungere il quarto posto se queste sono le premesse.
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Spalletti: "Napoli emozione tremenda, ci siamo resi felici a vicenda"

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Voto 4…a una brutta Roma, al secondo ko di fila

0 punti nelle ultime due giornate. Gasperini inizia a perdere terreno dalle prime. Dovbyk è fuori, Ferguson non convince, Baldanzi da punta pare inadeguato, Dybala trotterella senza ritmo. Insomma la Roma è in palese difficoltà e la sconfitta di Cagliari lo testimonia. I capitolini hanno giocato male, hanno concesso molto ai sardi, non hanno reagito allo svantaggio. Tutti segnali preoccupanti che non vanno ignorati. Celtic, Como, Juventus, Genoa: strada in salita in questo finale di 2025.
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Cagliari-Roma, la festa dei sardi e la delusione dei giallorossi

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Voto 3…al Lecce e al suo attaccante Stulic

Il margine di vantaggio sulla zona retrocessione si è già assottigliato a soli tre punti. La sconfitta di Cremona pesa soprattutto per come è arrivata. Buon primo tempo, occasioni sprecate, poi ripresa in calo e due reti subite. Il Lecce traballa e nel momento peggiore, la prossima giornata, affronterà proprio il Pisa terz’ultimo. Una nota di demerito arriva per l’attaccante Nikola Stulic, ancora a secco, ma in grado di sbagliare un gol fatto proprio in avvio del match contro la Cremonese. Non si sblocca e anzi aumenta la sfiducia. Per lui e per i suoi compagni.
Il pesante erroraccio sottoporta di Nikola Stulic contro la Cremonese, l'attaccante giallorosso dopo 13 partite in A è ancora a secco di gol
Il pesante erroraccio sottoporta di Nikola Stulic contro la Cremonese, l'attaccante giallorosso dopo 13 partite in A è ancora a secco di golCredit Foto Getty Images

Voto 2…all’Atalanta, devastata dal Verona

La cura Palladino funziona a intermittenza. A volte sì, a volte no. Al Bentegodi l’Atalanta è sembrata irriconoscibile, è crollata sotto i colpi di un Verona sfavillante e trascinato da Giovane. L’ingresso di Scamacca nella ripresa è servito parzialmente, la fase difensiva continua ad essere superficiale, le risposte di Lookman e CDK arrivano a singhiozzo. Insomma, brutto campionato per la Dea, attualmente distante 11 punti dal quarto posto.

Voto 1…a M’Bala Nzola, che finisce in anticipo il suo 2025

Ingiustificabile. Nel finale, con la propria squadra sotto 1-0, proprio appena prima di partire per la Coppa D’Africa. M’Bala Nzola ha scalciato Mandela Keita e si è guadagnato un rosso diretto che gli costerà immediata squalifica. Pisa ko e senza il proprio attaccante titolare in questo finale d’anno.
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Il rammarico di M'Bala Nzola

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Voto 0…alla Fiorentina ultimissima, piegata anche dal Sassuolo

Nel baratro, sempre più giù, ora in solitaria. I viola perdono 3-1 anche a Reggio Emilia, nonostante il rigore iniziale segnato da Mandragora. Ecco, anche quei battibecchi e quei mogugni con Gudmundsson, in questa situazione, erano evitabili. Ma d’altronde la Fiorentina non ha ancora dimostrato di essere squadra, ha perso otto partite su 14, non ha ancora vinto e ora si appresta a ospitare il Verona, penultimo ma reduce dal successo contro l’Atalanta. Vanoli non ha apportato alcun miglioramento finora, il tempo stringe, l’incubo Serie B è dietro l’angolo.

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Chivu: "L'Inter tiene alta la bandiera dell'Italia in Europa da 5 anni, andrebbe esaltata"

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