Filippo Ganna, Mathieu van der Poel, Wout van Aert: il Pagellone delle Classiche 2023 tra record e delusioni

No, calma. La stagione delle Classiche non è finita: in settimana ci sarà la Freccia del Brabante, poi Amstel Gold Race, Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi (con il primo scontro diretto Pogacar-Evenepoel). Tutto in DIRETTA e in esclusiva su Discovery+ (Scopri tutte le offerte). Ma con la Parigi-Roubaix, vinta da Mathieu van der Poel, una buona fetta di corridori metterà un freno per riposarsi e cominciare a prepararsi verso la stagione dei Grandi Giri. Ma van Aert e van der Poel non possono fare l'Amstel? Certo, lo hanno vinto entrambi, van Aert l'ultima volta nel 2021, ma ambedue hanno un piano per arrivare con un po' di benzina nelle gambe fino ad agosto, passando da Tour de France e Mondiali. WVA lo rivedremo fra due mesi, così come MVDP, mentre Ganna è atteso per il Giro d'Italia. Momento ideale, quindi, per tracciare un bilancio di questa prima parte di stagione per tre dei grandi protagonisti delle Classiche appena viste.

A ben vedere è la miglior stagione di van der Poel fatta finora in carriera. Arriva dalla vittoria del Mondiale di ciclocross e, su strada, ha portato a casa in un colpo solo Milano-Sanremo e Parigi-Roubaix. Senza dimenticare, comunque, il lavoro da gregario fatto per Philipsen tra Tirreno-Adriatico e Scheldeprijs. Ma torniamo ai successi di VDP. Di vittorie nelle Monumento ne aveva già due, le due edizioni vinte del Giro delle Fiandre, ma quest'anno ha alzato ancora di più il livello timbrando il cartellino in due Classiche molto strane, come sono appunto la Classicissima e l'Inferno del Nord. Fanno 4 Monumento in carriera, proprio come Pogacar. È lui che fa la differenza sul Poggio, sempre lui che prende e se ne va sul Carrefour de l'Arbre alla Roubaix. Peccato per il Fiandre, ma non è riuscito a resistere alle bordate di Pogacar sul Kwaremont. Anche per colpa sua eh, considerando quante energie aveva speso nella prima parte di corsa, quando si era staccato tre volte a causa dei ventagli. Sarebbe stato 10 se no... Intanto VDP ha vinto l'edizione più veloce di sempre della Roubaix ed era dal 2015 che un corridore non faceva doppietta Sanremo-Roubaix: l'ultimo fu John Degenkolb.

Anche Filippo Ganna ha fatto un bel salto di qualità e lo avevamo visto subito, ad inizio stagione, considerando il 2° posto nella classifica generale della Vuelta a San Juan (facendo meglio di Evenepoel) e il 2° posto nella classifica generale della Volta Algarve. Il trend si è visto anche nelle corse di un giorno dove, finora, Ganna aveva fatto solo e soltanto il gregario. Eppure, alla Sanremo, è stato lui a sedare l'attacco di Pogacar nella prima parte del Poggio. Ed è stato ancora lui a rientrare da solo, con uno scatto nella Foresta di Arenberg, su van Aert e van der Poel che l'avevano colto impreparato con un attacco ai -102. Insomma, Ganna c'è anche se manca ancora qualcosa per definirlo un vero favorito per questo genere di gare. Lui comunque l'asticella l'ha alzata e spera di centrare presto il suo primo successo in una Monumento.

*DNF: non ha finito la corsa

Difficile dare l'insufficienza ad un corridore che reputi sia il 'più forte del mondo'. Ma, i risultati, dicono tutto e van Aert ha vinto solo la E3 Saxo Classic finora in stagione. Non che sia poca roba, intendiamoci, col belga che batté van der Poel e Pogacar nell'occasione. Poi alla Gand ha fatto 2°, ma perché ha lasciato la vittoria al compagno di squadra Laporte. Alla Ronde è comunque caduto, alla Roubaix ha comunque forato. Tante, troppe, scuse però per un corridore che avrebbe nelle gambe le potenzialità di fare tripletta Sanremo-Fiandre-Roubaix nella stessa stagione. Al netto di tutti gli alibi, che si possono comunque considerare, quel che è vero è che in diverse Classiche van Aert non ci è arrivato con la miglior condizione possibile. Proprio in quella E3 Saxo Classic si staccava sui muri, così come è successo alla Ronde staccandosi già sul Kruisberg. Poco reattivo anche sul Poggio, insomma, non aveva le gambe per i muri in questa prima parte di stagione. Non che non abbia nelle corde questo tipo di percorsi, lui che i muri li fa di frequente nel cross, senza dimenticarci che van Aert vinse la tappa del doppio Mont Ventoux al Tour 2021 e che, con la sua azione, ha fatto staccare Pogacar nella tappa dell'Hautacam di un anno fa. Beh, il problema sta proprio nel cross. Ma non dovrebbe essere la stessa cosa per van der Poel? No, perché VDP ha fatto in modo di essere al top della condizione solo per il Mondiale di cross e per l'inizio di stagione - appunto - su strada. Van Aert è stato fenomenale per tutta la stagione di cross, fino a spegnersi in questa parte di annata, trovando anche il 2° posto al Mondiale di CX. Sarà da rivedere qualcosa nella fase di preparazione alle Classiche per WVA. Anche perché poi rischia di vincere 5 tappe consecutive al Tour...