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Ferrari, Sainz: "Gli zero fanno male, devo rivedere gli obiettivi"

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Pubblicato 14/06/2022 alle 11:54 GMT+2

Il pilota della Rossa di Maranello è scoraggiato dopo la serie di disavventure che ha colpito la scuderia e ridimensiona i suoi obiettivi: "Devo trovare ancora il giusto feeling con la macchina e avere pazienza, ma ho sempre fatto degli ottimi finali di stagione".

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In una lunga intervista a Marca, Carlos Sainz riflette sull'andamento della stagione e su quali siano le reali aspettative per questo campionato mondiale 2022, soprattutto dopo le ultime vicissitudini negative che hanno colpito lui e la Ferrari.
Alla domanda sulla possibilità di mantenere vivo il sogno di lottare per la vittoria finale, Sainz è molto realista:
Per la verità no, il mio approccio è cambiato un po' perché con gli zero accumulati mi sono allontanato molto dalla vetta e fanno male. Da questo punto di vista ho preferito non pensare al campionato. Inoltre non ero nemmeno sufficientemente a mio agio con la macchia per andare all'attacco di pole e vittorie e forse ha cominciato a mancarmi lo stimolo a voler vincere e fare pole e ho cominciato a fare qualche errore in più.
Prosegue poi sul momento: "La mia forza è sempre stata la costanza e saper aspettare i miei momenti, i miei finali di anno che sono sempre stati ottimi, così credo di dover essere un po' più paziente e quest'anno e aspettare di avere più feeling con la macchina, manca poco al 100% per poter passare all'attacco. Ecco, vorrei avere il feeling che avevo a Monaco col bagnato, punto a quello perché lì ho potuto fare bene senza la bandiera azzurra, però credo di dover rivedere gli obiettivi e i rischi a causa delle sensazioni con la monoposto".
Tutto questo perché nella stagione corrente i piloti hanno potuto fare pochi test, e l'armonia con la propria auto non è così garantita, ma il campionato è lungo: "Quando iniziai si correvano 18 o 19 gare e ciascuna era una finale. Per come stanno andando le cose ora, bisognerebbe pensare che questo sia uno sport in cui le cose dipendono molto poco dal pilota e molto da una quantità di fattori a causa dei quali è incredibile se il fine settimana è perfetto. Credo che nello sport in generale ci siano molti fattori esterni che possano influenzare il risultato, e perciò è molto più difficile pensare che ogni gara sia una finale, devi devere tutto l'anno, pensare che potrebbe succedere qualcosa, un pit-stop sbagliato, un errore, un problema al motore... Ci sarà sempre il pericolo di uno di questi intppi durante l'anno e bisogna restare freddi per non pensare che finisca tutto in quel momento".
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Sainz: "Buon 3° posto, avevo bisogno di una gara senza errori"

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