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Formula 1

Ferrari, sembri la Juventus di Allegri, ora a rischio c'è anche il 2° posto nei costruttori: l'analisi post GP Olanda

Umberto Zapelloni

Aggiornato 05/09/2022 alle 10:47 GMT+2

F1 - Dall'Ungheria le gare seguono il medesimo copione, si passa dal sogno all'incubo in 24 ore e i distacchi finali che variano a seconda della lunghezza del circuito e la roba peggiore è che anche a Zandvoort, pista che doveva favorirla, la F1-75 è stata addirittura più lenta della Mercedes. Da Monza servirebbe un segnale forte ma questa Ferrari è in grado di garantirlo?

Leclerc: "Red Bull monoposto nettamente più veloce al momento"

Max Verstappen potrebbe festeggiare il suo secondo mondiale già a Singapore. Non aveva mai vinto quattro gare di fila. A casa sua gli è riuscito, mandando in delirio l’armata arancione. Ormai è incontenibile come Leao per la difesa dell’Inter. La Ferrari invece è più simile alla Juve di Allegri: non va più all’attacco. Ci illude in qualifica e poi sparisce in gara.
Ormai è dal Gran Premio di Ungheria che segue lo stesso copione. In 24 ore il sogno si trasforma in incubo con i distacchi finali che variano a seconda della lunghezza del circuito. Anche su una pista che sulla carta avrebbe dovuto essere favorevole alla F1-75 la Ferrari non ha trovato il ritmo per restare vicina alla Red Bull, diventando addirittura più lenta della Mercedes.
I pasticci ai box scatenano i social, ma non hanno influito più di tanto sul risultato finale. La Ferrari non trova più il bilanciamento giusto che permetteva a Leclerc e Sainz di essere velocissimi, collezionare pole position e non consumare più di tanto le gomme in gara dove, senza rotture meccanici o errori ai box, le vittorie avrebbero potuto essere molto di più. Un fatto che si ripete dal Gran Premio d’Ungheria, l’ultimo prima dell’introduzione della direttiva tecnica anti porpoising il che darebbe ragione a Binotto quando spiega che non è per colpa di quella direttiva che la Ferrari si è persa.
Che cosa sia effettivamente successo però è un mistero. Binotto è tornato a recitare il “dobbiamo capire” che lo ha reso popolarissimo negli sketch di Crozza. Ma quest’anno fa ancora più male perché la Ferrari protagonista del campionato fino all’Ungheria adesso è la terza forza in pista. I piloti hanno perso il feeling con la F1-75. In qualifica riescono a sopperire grazie all’extra grip dato dalle gomme fresche e morbide, ma poi in gara sono bastati pochi giri per veder volare via Verstappen.
Il rischio adesso è di perdere anche il secondo posto nel mondiale Costruttori. La Mercedes è tornata a 30 punti ed ora è più veloce anche se, come dice Hamilton è una monoposto molto umorale. Per fortuna della Ferrari in Olanda anche la Mercedes ha fatto i suoi errori strategici altrimenti Leclerc avrebbe rischiato di restare giù dal podio. A cominciare da Monza sarebbe auspicabile un segnale forte. Ma chi ci assicura che in una settimana Binotto possa capire il male oscuro di questa Ferrari?
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Crozza, il nuovo personaggio è Binotto: "Crisi Ferrari? Colpa dell'antifurto"

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