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Ferrari, Binotto: "Leclerc a Silverstone doveva sorridere, non essere triste. La sua frustrazione era la nostra"

DaOAsport

Pubblicato 09/07/2022 alle 13:18 GMT+2

GP AUSTRIA - Il team principal della Ferrari torna su quanto accaduto durante il Gran Premio di Gran Bretagna di domenica scorsa: "Avevo visto Leclerc molto frustrato, ma era il nostro stesso dispiacere. Ho voluto ribadirgli che non doveva essere dispiaciuto, ma doveva sorridere perché aveva dimostrato nuovamente di essere un campione, nonostante una macchina danneggiata".

Il sorpasso della discordia, numeri e curiosità: il GP d'Austria in 2'

Siamo nel bel mezzo dell’importante fine settimana del Gran Premio d’Austria, undicesimo appuntamento del Mondiale 2022 di Formula 1, ma gli argomenti all’ordine del giorno nel Circus sono davvero infiniti. In casa Ferrari c’è grande attenzione in vista di Sprint Race e gara di domenica, con Charles Leclerc e Carlos Sainz che alitano sul collo del poleman Max Verstappen, ma gli spunti di interesse sono anche fuori dal nastro di asfalto del Red Bull Ring. Nel corso della conferenza stampa dedicata ai team principal, per esempio, Mattia Binotto è stato stimolato su diversi argomenti. In primo luogo sulla riunione di ieri della F1 Commission che ha sancito l’incremento del budget cap del 3%. Una sorta di compromesso dopo le ben note questioni legate all’inflazione. “Direi che abbiamo concluso in maniera positiva, dato che nelle occasioni precedenti avevamo discusso ma non avevamo poi trovato una scelta comune. Questa volta sì, anche perchè in termini di tempi eravamo già al limite per alcuni team, che rischiavano di sforare il budget cap. Ringrazio i team più piccoli che, da questo punto di vista, sono stati comprensivi. Noi speravamo in qualcosa in più, ovviamente, ma almeno abbiamo avuto un minimo di respiro in più”.
Non poteva mancare, ovviamente, una pungolata su quanto accaduto a Silverstone: “Nel complesso direi che abbiamo vissuto un weekend positivo. La Red Bull portava aggiornamenti, e noi di pari passo. Abbiamo centrato la pole position sul bagnato, un aspetto importante dato che nelle scorse annate soffrivamo parecchio in queste condizioni. Questo significa che la F1-75 sia sempre una vettura competitiva ed è un aspetto fondamentale. In gara siamo andati forte, così come i rivali. Della Red Bull sapevamo, mentre la Mercedes ha mosso passi in avanti eccellenti”.
A livello di strategie in casa Ferrari si sono scatenate enormi polemiche. Mattia Binotto la vede in questo modo: “Cosa avremmo potuto fare di diverso? Penso che non ci sia una sola risposta lineare. Iniziamo con il dire che prima della Safety Car avevamo la macchina più veloce in pista, per cui abbiamo chiesto a Carlos Sainz di lasciare passare Charles Leclerc, e l’inversione delle posizioni è arrivata subito. Credo che fosse la mossa più azzeccata in quel momento. Quindi, dopo la Safety Car, come sempre, abbiamo voluto dare priorità al leader della gara. Abbiamo deciso di lasciare fuori Charles perchè, se i rivali alle spalle fossero poi rimasti in pista, lui avrebbe perso la posizione. Siamo convinti che fosse la decisione più giusta”.
Nel dopo-gara, è ormai passata alla storia l’immagine del team principal del Cavallino Rampante che “catechizza” il monegasco. “L’avevo visto molto frustrato, ma era il nostro stesso dispiacere. Capivo il suo umore, dopotutto è in lotta per il campionato e non ha vinto solo per fattori esterni che non dipendevano da lui. Ci siamo incrociati nel paddock e ho voluto ribadirgli che non doveva essere dispiaciuto, ma doveva sorridere perché aveva dimostrato nuovamente di essere un campione, nonostante una macchina danneggiata”.
Ultima battuta sui controlli legati al porpoising, posticipati a Spa: “Siamo ancora in discussione, ma non sembra un problema che ci possa condizionare troppo anche nelle due prossime gare. Siamo andati un po’ oltre con la FIA su questo punto di vista. Dovevamo discuterne per ottimizzare le questioni legate al fondo, dove ci saranno cambiamenti, per cui ci vorrà tempo ed è quindi giusto spostare tutto fino al GP de Belgio”.
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