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F1, Pagelle GP Arabia Saudita: Hamilton-Verstappen eccessivi, Michael Masi nel pallone. Ferrari così, così

Paolo Sala

Aggiornato 06/12/2021 alle 00:28 GMT+1

FORMULA 1 - I voti del Gp dell'Arabia Saudita a Jeddah. Hamilton e Verstappen non si risparmiano e danno spettacolo, ma tendono ad eccedere, soprattutto l'olandese. Non aiuta la direzione gara, in completa confusione su una pista bella ma difficile. Così così le Ferrari, bella la rimonta di Sainz. Ottimo 9° Antonio Giovinazzi.

Lewis Hamilton sul podio di Jeddah con lo spumante mentre Max Verstappen si incammina mesto dopo la premiazione, F1, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Lewis Hamilton (Mercedes, 1° classificato) voto 8 - Vince la gara dei nervi il sabato, raddrizza due bandiere rosse che finiscono per penalizzarlo, e alla fine vince col solito spunto da fuoriclasse della seconda parte di gara. Ma si lascia anche infilare dallo staccatone di Verstappen alla seconda partenza, ed è responsabile quanto l'avversario del tamponamento che ha seriamente rischiato di mettere fine al suo Mondiale, per evitare il rischio di un successivo Drs. Non gli conviene seguire Max sul sentiero dei nervi tesi, anzi.
Max Verstappen (Red Bull, 2° classificato): voto 7,5 - Se Hamilton è andato oltre i propri nervi saldi, Max è stato oggettivamente eccessivo: nel bene, giocando d'azzardo con la strategia e poi tornando in testa con la pazzesca staccata della seconda partenza, ma soprattutto nella gestione dei contatti ravvicinati con Lewis. Per i quali poteva contare, e non ha mancato di farlo notare, sull'opzione 'fuori entrambi'. Due volte fuori dai cordoli per tenersi la posizione, due volte chiamato teoricamente a restituire la posizione, più la sua parte di responsabilità nel tamponamento, allorché sceglie di dare strada in un punto complicato. Compensa il sangue freddo con l'immenso talento, ma così rischia di perdere in lucidità.
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Max Verstappen (Red Bull), Lewis Hamilton (Mercedes) a contatto

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Valtteri Bottas (Mercedes, 3° classificato): voto 7 - Fa in pieno il suo dovere. Anche con una spiattellata alla terza partenza che gli evita di tamponare Verstappen e gettare ulteriore benzina sul fuoco di una giornata rovente. Per il resto buona copertura su Hamilton all'inizio e sprint vincente su Ocon alla fine, che gli vale un terzo posto che sposta parecchio in termini di Mondiale Costruttori.
Esteban Ocon (Alpine, 4° classificato): voto 7,5 - Dalle situazioni caotiche esce sempre con la bussola in mano. Dopo la vittoria in Ungheria sfiora il podio di Jeddah, finendo pure nella morsa Verstappen-Hamilton per alcuni giri. E in qualifica era entrato in top ten, a differenza di Fernando Alonso. Senso dell'orientamento.
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Esteban Ocon (Alpine) ha sfiorato il secondo podio stagionale

Credit Foto Getty Images

Charles Leclerc (Ferrari, 7° classificato): voto 6 - Peccato sia finito nel frullatore degli incidenti e delle ripartenze, che lo ha penalizzato, perché i primi giri a gara pulita erano incoraggianti. Poi finisce per essere più lento di Sainz, salvo recuperargli la posizione nel finale al termine di un serrato corpo a corpo. Occasione sprecata.
Carlos Sainz (Ferrari, 8° classificato): voto 6,5 - Ottimo nella prima parte di gara, quando raddrizza il 15° posto in partenza con gomme dure grazie a ritmo e sorpassi. Dopo la seconda partenza sfida e supera anche il compagno Leclerc, per vedersi poi restituire il favore nel finale di gara. Bella rimonta, ma quel sorpasso di Charles non gli andrà giù a breve.
Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo): 9° classificato: voto 7,5 - Il tempo delle lamentele è finito, quello della dignità no e Antonio tira fuori una gara senza sbavature che porta punti pesanti all'ingrata Alfa Romeo. Che molla un pilota probabilmente giunto alla piena maturità. Anche lui è uno che sa muoversi bene quando la gara si fa caotica. Chapeau.
Fernando Alonso (Alpine, 14° classificato): voto 5 - Se Ocon sorride, Fernando mastica amaro. Il velocissimo tracciato saudita gli va di traverso fin dalle libere, con tempi lontani da quelli del compagno e della top ten. E difficoltà in gara, comprese un paio di uscite in licenza. Fuori fase.
Kimi Raikkonen (Alfa Romeo, 15° classificato): voto 4 - Al di là della paga presa da Giovinazzi, rovina la (bella) gara di Vettel con un contatto pittoresco all'esterno dell'Aston Martin di Seb. Sperabile una chiusura migliore ad Abu Dhabi.
Michael Masi (Direttore di gara): voto 2 - La pista di Jeddah è bellissima, sfidante, oggettivamente un inedito tecnico nel calendario Mondiale, ma con delle peculiarità evidenti. E la Formula 1 non è una palestra dove si possano sperimentare più di tanto soluzioni spettacolari senza mettere in pericolo la credibilità dell'evento e l'incolumità fisica dei protagonisti. Se si sceglie di correre su piste così - e la Formula 2 era già stata profetica - occorre crearne le condizioni. Era andata di lusso con la prima partenza pulita, l'incomprensibile bandiera rossa al 10° giro ha innescato una cascata di eventi spettacolari ma tecnicamente molto discutibili; dalle tre partenze agli spostamenti in griglia, fino ai corpo a corpo inevasi fra Hamilton e Verstappen (con tutta di beffarda sentenza a tarda notte ad assolvere Lewis e punire Max con 10" che non cambiano nulla). Una serie di figuracce che, purtroppo, finisce anche per ridimensionare la dimensione spettacolare del Gp.
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Michael Masi, direttore di gara della F1

Credit Foto Getty Images

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