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F1 GP Monaco Caos Ferrari: bene le due punte, ma chi è il rigorista tra Leclerc e Sainz?

Umberto Zapelloni

Pubblicato 30/05/2022 alle 09:49 GMT+2

FORMULA 1 - Per battere la Red Bull bisogna essere perfetti. La Ferrari riesce ad esserlo in qualifica con Leclerc che si è preso 5 pole in sette gare, ma poi sulla distanza è mancato troppo spesso qualcosa.

Leclerc e Sainz

Credit Foto Eurosport

In una settimana Charles Leclerc ha perso due gare senza averne la minima colpa. A Barcellona lo ha tradito la macchina, a Monaco lo ha tradito la squadra. Aveva due vittorie a portata di mano e alla fine si è trovato con un misero quarto posto sulla pista di casa, nell’appuntamento a cui teneva di più. La SF 75 è la miglior macchina in pista, ma la Scuderia sta perdendo un’occasione dietro l’altra. Prima il secondo posto di Imola per l’errore di Charles, poi le vittorie in Spagna e a Monaco. In tre gare Leclerc per colpa sua e soprattutto della squadra ha buttato via 48 punti facendone oltretutto guadagnare 10 al suo avversario che non avrebbe vinto a Barcellona e non sarebbe salito sul podio del Principato.
Per battere la Red Bull bisogna essere perfetti. La Ferrari riesce ad esserlo in qualifica con Leclerc che si è preso 5 pole in sette gare, ma poi sulla distanza è mancato troppo spesso qualcosa. Il pilota a Imola, l’affidabilità a Barcellona e la strategia a Monaco dove sono accadute anche alcune cose strane, è vero, ma non bastano a giustificare l’errore strategico commesso. Non è chiaro perché a tre minuti dal via della gara la Red Bull non avesse ancora montano le gomme (cosa che da regolamento va fatta 5 minuti prima del via); non è chiaro perché nonostante le bandiere blu esposte Albon abbia ostacolato Leclerc nel suo giro successivo al pit e Latifi abbia fatto lo stesso con Sainz, così come non è chiaro perché i commissari abbiano aspettato il reclamo ufficiale Ferrari prima di verificare che Verstappen e Perez non avessero oltrepassato la linea gialla uscendo dai box.
Sergio Pérez davanti a Carlos Sainz a Monaco
Il reclamo è stato risposto perché l’esame alla moviola ha dimostrato secondo i commissari che non tutte le ruote di sinistra delle due Red Bull avessero oltrepassato la striscia. Tutte cose che però non devono essere trasformate in alibi. La Ferrari ha sbagliato e stop. A Monaco non ha vinto Perez, ha perso la Ferrari.
Binotto dovrà tornare in modalità Crozza e cercare di capire. Perdere un campionato quando si ha la miglior macchina in pista farebbe molto male. Così come sarebbe ora di chiarire i ruoli in squadra. Perché è inutile negare che la decisione di Sainz (peraltro giusta) di non fermarsi a cambiare gomme immediatamente dopo Perez aspettando di montare quelle da asciutto, ha mandato in confusione il muretto inducendo al doppio errore con Leclerc. Bisogna giocare a due punte, ma avere ben chiaro in testa chi è il rigorista.
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