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Marc Marquez torna a parlare di Valentino Rossi: "A Sepang 2015 mi comporterei allo stesso modo. Riavvicinarmi? No..."

Stefano Dolci

Aggiornato 22/10/2022 alle 16:19 GMT+2

MOTOGP - A 7 anni dall'episodio più controverso della storia del motociclismo, il celebre Sepang Clash fra Marquez e Rossi, il pilota spagnolo ad AS torna a parlare della vicenda: "Considerando che avevo 22 anni mi comporterei di nuovo allo stesso modo, lui penso che avrebbe gestito la situazione in modo diverso. Perché fu lui a perdere le staffe. Un riavvicinamento con Valentino? No, lui non...".

Marquez vs Rossi, le tappe di una delle rivalità più accese dello sport

Malesia è stato spesso un round cruciale per il Motomondiale e per i piloti. Proprio a Sepang Marco Simoncelli (2008), Andrea Dovizioso (2004), Franco Morbidelli (2017) e Francesco Bagnaia (2018) – e che domenica proprio sulla pista malese, può laurearsi campione del mondo MotoGP – hanno festeggiato il loro primo titolo iridato. Su questo iconico tracciato a pochi kilometri da Kaula Lumpur, Valentino Rossi nel 2009 ha conquistato il nono titolo mondiale della sua carriera. L’ultimo della sua vita, perché sempre tra i rettilinei e le curve del Sepang International Circuit, esattamente 7 anni fa: il Dottore vedeva sfumare la chance di mettere le mani sul 10° titolo per il famoso contatto con Marquez che costò all’asso di Tavullia, una penalità in griglia nella gara successiva e la possibilità reale di vincere il titolo ai danni del compagno di squadra Jorge Lorenzo. Un episodio che a distanza di anni, resta una ferita aperta impossibile da perdonare per Rossi e che ha notevolmente cambiato la percezione di parte del pubblico italiano ed internazionale che parteggiava per l’iconico VR46.
In un’intervista esclusiva al quotidiano iberico AS, Marc Marquez torna a parlare del GP della discordia, dando il proprio punto di vista alla furiosa lite e spiegando come da parte sua non ci sia mai stato né pentimento, né rimorso per quanto successo in quella tempestosa gara.
Ricordo che il giovedì vennè in conferenza con il foglio dei tempi. Lo ricordo perfettamente. Non ci ho capito nulla del discorso che fece, perché è come se dicessero che domenica scorsa sempre a Phillip Island ho passato tutta la gara a giochicchiare e alla fine ho sorpassato Bagnaia ma non volevo sopravanzare Rins e vincere la gara. Non avrebbe senso, e ciò che disse non aveva alcun senso. Se agirei ancora allo stesso modo? Considerando che avevo 22 anni e tutto quello che successe nei giorni prima, sì mi comporterei di nuovo allo stesso modo. Ribadisco, a 22 anni, con tutto quello che fu creato in quel weekend, quello che ho provato prima di uscire sulla griglia di partenza e tutto il resto, affronterei la gara alla stessa maniera. Non mi comperterei diversamente perché l'unica cosa che ho fatto è stata combattere più del solito, nei primi giri, con un avversario Rossi che rispondeva ad ogni mio sorpasso. Nessuno dei due aveva più velocità dell'altro, solo Lorenzo e Pedrosa avevano un altro passo, e per alcuni giri abbiamo battagliato fino a che uno dei due non ha perso le staffe. Credo che lui avrebbe potuto gestire tutto diversamente da come ha fatto, perché quello che perse la pazienza fu Valentino non io”.
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Marquez contatto Rossi, Eurosport

Credit Foto Eurosport

"Riavvicinarmi a Rossi? No, lui non vuole e nemmeno io"

Quella gara ha attirato tanto ‘odio’ da parte della frangia più oltranzista della legione di fan di Rossi, che ha più volte dichiarato di non aver mai dimenticato quell’episodio e di non essere pronto a perdonare o lasciar passare quella vicenda. Una riappacificazione a cui nemmeno Marquez pare essere interessato.
Non ci sono mai stati contatti o progressi, non vuole lui e non voglio nemmeno io. Gli anni passano e io lo amo sempre meno e non mi interessa.
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Marc Marquez saluta Valentino Rossi nel parco chiuso di Austin, Getty Images

Credit Foto Getty Images

"Fischi sul podio e applausi alle cadute? Una persona poteva fermarli ma non ha voluto..."

Ma quell’episodio ha cambiato in meglio o in peggio il clima e la percezione nel motomondiale? Marquez non ha una risposta ma sa che una persona avrebbe potuto fare in modo che gli animi si stemperassero ma quel passo non l’ha mai voluto compiere...
"Alla fine, la curiosità morbosa, divide i fan in opposte fazioni. O stai da una parte o dall’altra. Quando c'è una controversia in uno sport, fa più notizia, le persone sono più interessate e si chiede cosa stia succedendo. Non dico che sia cambiato il clima, perché non so se sia successo anche prima, però questi fischi sul podio o gli applausi per gli incidenti sono avvenuti e c'era una persona che poteva fermarli, ma non ha voluto ed è rispettabile. Lui ha deciso di voltare pagina e anch’io sono andato avanti per la mia strada”.
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