MotoGP, analisi post GP Qatar: Pecco Bagnaia può lottare in un Mondiale che non pare avere padroni?
Aggiornato 29/03/2021 alle 15:30 GMT+2
MOTOGP - Buona la prima per Pecco Bagnaia, che in Qatar all'esordio con la Ducati ufficiale, coglie pole e podio, dietro a Viñales e Zarco. Grande weekend per l'italiano, che dimostra di esserci e di andare molto più forte di Jack Miller, considerato il favorito dopo i test. Cosa aspettarsi da Pecco? La Ducati sembra competitiva e ci sono ancora tanti margini di miglioramento. Si può sognare?
Va in archivio il primo weekend stagionale della MotoGP 2021 con il successo netto di Maverick Viñales in Qatar. Bravissimo Top Gun a dominare davanti alle Ducati di Johann Zarco e Pecco Bagnaia. Weekend da sogno per lo spagnolo, che conferma al meglio le aspettative pregara e risponde al meglio alle critiche piovutegli addosso nei mesi precedenti.
Lotta Yamaha-Ducati in Qatar
Guardando il podio e le prestazioni in qualifica, si evince che due moto si sono maggiormente messi in luce a Losail: Yamaha e Ducati. La M1 ha brillato con Viñales in gara, bravissimo a sfruttare condizioni favorevoli per la moto e a mantenere al meglio le gomme per tutta la corsa. La moto italiana invece ha confermato uno strapotere di motore in rettilineo, con Zarco che ha fatto il record di sempre in termini di velocità e Pecco Bagnaia che, alla prima col nuovo team, si è preso pole e podio.
Super Bagnaia travolge il più quotato Jack Miller
In verità era abbastanza scontato vedere la Ducati in alto in Qatar, sia guardando agli anni passati con i due successi consecutivi di Dovizioso (2018 e 2019), sia guardando ai test e ai numeri di Jack Miller. Ma l'australiano, come spesso accade, dopo un ottimo venerdì si è spento quando contava maggiormente, mentre Francesco Bagnaia è rimasto in alto, sia in qualifica che in gara, acciuffando il secondo podio in carriera. Partito in sordina rispetto al più inflazionato compagno di squadra, alla prima uscita è apparso già più solido e più concreto dell'australiano. Vero, Zarco lo ha battuto, ma Pecco è stato davanti per oltre metà gara, dettando il passo, e forse sbagliando strategia, come ha ammesso post gara.
Purtroppo probabilmente ho sbagliato strategia, mettendomi davanti a spingere da subito. A metà gara, quando mancavano sette giri, ho iniziato a fare molta fatica con la gomma dietro. Magari era dovuto anche alle condizioni della pista, che erano diverse rispetto ai giorni scorsi. Mi aspettavo che quel ritmo bastasse, invece negli ultimi giri ho dovuto spingere tanto, faticando molto perché la gomma dietro non c’era più, era strafinita. (Francesco Bagnaia a Sky - 28/02/2021)
Per cui Bagnaia ha fatto una gran gara e, da un certo punto di vista, poteva fare ancora di più. Ci sono margini di miglioramento, ad esempio una migliore gestione delle gomme per il finale. Insomma, per settimana prossima è possibile vedere un Pecco ancora più competitivo e questo non può che rendere felice, tutti gli appassionati italiani che hanno dovuto constatare le difficoltà inattese del tandem Petronas (12°, tradito dal consumo dello pneumatico e da un assetto, diametralmente opposto rispetto a quello efficientissimo di Viñales).
Losail fa storia a sé
Ci saranno due weekend di fila in Qatar. Domenica 4 aprile si correrà alla stessa ora, per cui è importante cominciare al meglio, magari con due risultati positivi consecutivi. E' pur vero che, guardando la storia, la gara di Losail fa spesso storia a sé. Dal 2013 in poi, solo nel 2014 chi ha vinto qui ha conquistato anche il mondiale, e spesso la Ducati ha ottenuto grandi risultati, con vittorie e podi, per poi calare al ritorno in Europa. Ergo, c'è da rimanere coi piedi per terra guardando le prestazioni di Bagnaia e la Ducati su questa pista. Settimana prossima il rider piemontese potrà ancora fare bene ed essere protagonista, ma il vero esame incomincia a Portimao.
ANNO | VINCITORE IN QATAR | VINCITORE DEL MONDIALE |
2021 | Viñales | ? |
2019 | Dovizioso | Marc Marquez |
2018 | Dovizioso | Marc Marquez |
2017 | Viñales | Marc Marquez |
2016 | Lorenzo | Marc Marquez |
2015 | Rossi | Jorge Lorenzo |
2014 | Marquez | Marc Marquez |
2013 | Lorenzo | Marc Marquez |
Pecco però va forte e tanto!
Non conosce ancora la moto del tutto e quindi ci sono ancora ampi margini di miglioramento. Inoltre la gestione delle gomme, tema fondamentale nell'ultimo anno, è ancora un fattore decisivo. Viñales lo ha fatto al meglio, la Suzuki è maestra. Gli avversari sono messi meglio. Però, ed è giusto sottolinearlo, quest'inizio di avventura fra Pecco e la Ducati (ufficiale) può far ben sperare. I segnali sono incoraggianti e l'ex compagno del Mondo 2018 pare avere tutti i mezzi per fare quello step che gli è mancato oggi e vincere, magari già fra 6 giorni, il suo primo GP in classe regina:
Per la settimana prossima cercherò di stare un po’ più tranquillo, soprattutto all’inizio. Felice comunque di iniziare così la stagione e questo capitolo della mia carriera. L’anno scorso sono caduto tanto e quest’anno voglio migliorare sotto questo aspetto. Ho capito che guidare senza prendersi troppi rischi è fondamentale per riuscire a vincere sul lungo periodo. (Francesco Bagnaia a Sky - 28/03/2021)
Cosa aspettarsi
Col caldo o col freddo, con o senza vento, domenica prossima in Qatar sarà sempre lotta Ducati-Yamaha, con la Suzuki terza incomoda. I valori in pista saranno sempre gli stessi e per Pecco arriva una seconda occasione. Si può migliorare quello che si è sbagliato domenica scorsa, puntando al bottino pieno. E poi cercare di mantenere costanti e veloci anche in Europa, partendo da Portimao. La costanza è fondamentale per Pecco, dato che la seconda parte del suo 2020 è stata complicata, ricca di cadute e di errori. Bisogna limitare al minimo i problemi, cercando di portare a casa il massimo risultato in ogni occasione. Solo così si potrà crescere e migliorare, e poi chissà.
Un mondiale senza padroni?
Guardando i risultati di Bagnaia viene da chiedersi: la Ducati può lottare per il titolo? Con l'italiano? La risposta non è facile da dare. Viñales è partito forte ma Top Gun è il re incontrastato degli alti e bassi. Quartararo è da più di un anno l'astro nascente, ma ancora oggi si aspetta l'esplosione. La Suzuki sembra sempre essere la moto più equilibrata e veloce, nel primo atto stagionale non è andata a podio ma sia Mir che Rins in gara hanno risalito la china, scalzando pretendenti più seri come Miller, Rossi o Morbidelli. Morbidelli (17° e tradito da un problema all'ammortizzatore non così semplice da risolvere in meno di 7 giorni, ndr) gode di tanto rispetto nel paddock, ma in questa prima gara ne è uscito letteralmente con le ossa rotte. Tutto fa pensare che ci potrebbe essere spazio per la Ducati e per Bagnaia, anche se bisogna valutare la tenuta, soprattutto mentale, dell'italiano nel lungo periodo, e la competitività della moto su altre piste. E poi non dimentichiamoci mai che tra poco rientrerà il Cabroncito Marc Marquez, pronto per tornare a dominare in lungo e in largo. Insomma, sembra un mondiale senza padroni, ma è possibile che il vero padrone tornerà in pista a breve.
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