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MotoGP, Bagnaia sbaglia e perde punti nel mondiale. E' il quinto zero nel 2022, ora anche la cabala gli volta le spalle

Fabio Psoroulas

Aggiornato 26/09/2022 alle 16:56 GMT+2

MOTOGP - Il circus del motomondial lascia il Giappone con Fabio Quartararo in testa al campionato con 18 punti di vantaggio su Pecco Bagnaia. Zero importantissimo da incassare per il torinese, devastante nel morale. In una gara difficile, con la sua Ducati che faticava doveva portare a casa il massimo possibile in una giornata no. Invece commette un errore che può rivelarsi decisivo.

7 italiani, 5 rookie e 8 Ducati in pista: i piloti della MotoGP 2022

Va in archivio il weekend del Gran Premio del Giappone, quintultimo atto del mondiale 2022 della MotoGP. A Motegi Jack Miller ha conquistato la sua quarta vittoria in carriera, la terza con la Ducati, la prima in stagione. Un trionfo netto e schiacciante quella dell'australiano, che ha chiuso con una vita di vantaggio sugli avversari. Un successo d'altri tempi.
Se nel box di Miller si festeggia e tanto, conoscendo il personaggio, l'altro lato della squadra si lecca le ferite. Dopo quattro vittorie e un secondo posto consecutivo, Pecco Bagnaia è caduto. Uno zero importante, devastante per la generale: dopo una rimonta veemente dal -91 al -10 in classifica su Quartararo, ecco che il torinese torna a perdere punti sul rivale per il mondiale, con una gara in meno alla fine. Il problema principale però non è l'aver perso punti contro il campione del mondo in carica, è il come si sono persi questi punti.

Che erroraccio di Pecco!

Forse sono stato un po' troppo ambizioso all'ultimo giro, perché volevo superare subito Fabio per provare ad arrivare a passare anche Vinales. Ma ero troppo dietro, avevo perso qualcosa in accelerazione in uscita dalla seconda curva, ma ci ho provato lo stesso", Francesco Bagnaia a Sky, 25/09/2022
Poche storie, Gofree l'ha fatta grossa. In una giornata complessa per lui, con la sua Ducati che proprio non riusciva a trazionare, l'alfiere italiano avrebbe dovuto essere più cauto e tranquillo. Era l'ultimo giro di una corsa nata male, dove aveva faticato sin dall'inizio. In una giornata no è naturalmente meglio portare a casa il salvabile, non buttare via tutto.

La cabala gli dà contro

Siamo a quattro cadute in stagione per colpa sua: Losail, Le Mans, Sachsenring e Motegi. In più c'è da aggiungere il crash di Barcellona alla prima curva, con Nakagami che ha fatto strike sul suo codone. Cinque ritiri in un anno, veramente tanti.
GARARISULTATO
QatarRit
Indonesia15°
Argentina
Americhe
Portogallo
Spagna
FranciaRit
Italia
CatalunyaRit
GermaniaRit
Olanda
Inghilterra
Austria
San Marino
Aragon
GiapponeRit
Spulciando l'albo d'oro della classe regina, tra 500 e MotoGP nessuno ha mai vinto un titolo nella storia con più di tre ritiri. Guardando solo alla MotoGP, Marquez nel 2017 e Mir nel 2020 sono gli unici ad avercela fatta con tre zeri sul groppone. Vero che si corre di più rispetto al passato ed è complicato paragonare stagioni con meno di dieci gare come accadeva negli anni 60' a quelle attuali dove si gareggia il doppio, e quindi c'è anche più possibilità di cadere, certo è che anche la cabala dà contro a Bagnaia, dato che non è mai successo che un rider con cinque zeri in un anno sia riuscito a fine stagione a laurearsi campione del mondo. Dovesse riuscirci Pecco non solo romperebbe un tabù che dura dal 2007, ma realizzerebbe qualcosa di storico.

Dagli errori si impara? Mica tanto...

"E' in questi casi che mi rendo conto dove sia il mio margine di miglioramento. Buttare via così dei punti non è corretto, soprattutto per il lavoro che fa la mia squadra tutte le volte. Devo capire come fare ad essere più freddo in queste situazioni". Francesco Bagnaia a Sky, 25/09/2022
Pecco ha sempre detto di essere un pilota molto realista, in grado di imparare dagli errori del passato. Qui però sembra che non abbia imparato molto dalle cadute del passato: la troppa foga, l'ambizione o la voglia di recuperare ad ogni costo spesso sono controproducenti. Per cui si, come dice dalla sue parole, ci sono ancora tantissimi margini di miglioramento su quest'aspetto e del lavoro da fare.

Altro che 5 punti buttati contro Bastianini, qui persi 8 solo per colpa sua

E qui torniamo alla polemica di settimana scorsa, quando in tanti avevano puntato il dito contro Ducati e Bastianini per aver "rubato" cinque punti importanti per il mondiale a Pecco Bagnaia. Noi ne abbiamo già parlato qui ma ribadiamo il concetto: se Pecco perderà questo mondiale non sarà certo per il trionfo di Bastianini ad Aragon, ma per i suoi tanti errori fatti a inizio anno e per quello di Motegi. Solo in Giappone sono ben 8 i punti persi per colpa sua. Poteva andare in Thailandia a -11 e incassare il massimo possibile in una giornata no, invece si prende uno zero pesantissimo per il morale e va a Buriram a -18.
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Francesco Bagnaia sconsolato dopo una caduta che potrebbe costargli carissimo, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Quartararo sbaglia poco e cade ancora meno

El Diablo sono già due anni che insegna al mondo intero come si vincono i mondiali: facendo la formichina. Nella MotoGP attuale, dove è impossibile essere perennemente al vertice dato l'enorme livello dei rivali, bisogna azzannare la preda quando la moto ne ha, mentre nei momenti difficili bisogna portare a casa il massimo possibile. Guardando gli ultimi due anni Quartararo ha commesso solo due errori: quello di Portimao del 2021 quando però aveva già vinto il mondiale, e quello di Assen di quest'anno. L'altro zero è quello di Aragon, ma li naturalmente è senza colpe. Nel resto delle corse è sempre arrivato in fondo. Nel 2021 ha vinto e quest'anno è ancora davanti, con una Yamaha di certo non migliore alla Ducati di Pecco. E poi anche il passato insegna: da Mir, ad Hayden, fino a Kenny Roberts, i titoli si possono vincere anche con poche vittorie, ma se manca la costanza c'è ben poco da fare.
  • La classifica del mondiale a 4 gare dalla fine
1.QUARTARARO (Yamaha)219 punti
2. BAGNAIA (Ducati)201 punti
3. A. ESPARGARO (Aprilia)194 punti
4. BASTIANINI (Ducati Gresini)170 punti

I campioni, quando se la sentono, devono provarci?

Ha fatto bene a provarci, i campioni fanno così - Ingegner Dall'Igna, 25/09/2022
Chiudiamo con il pensiero del direttore generale di Ducati Corse. La sua frase è anche condivisibile, dato che in generale bisogna rischiare per vincere. E' anche vero però che l'azzardo deve essere sempre calcolato: se fosse stato all'ultimo giro dell'ultima gara e quel sorpasso avrebbe rappresentato la vittoria del mondiale, Bagnaia avrebbe fatto bene a rischiare. In questo caso invece il gioco non valeva assolutamente la candela. Per cui i campioni sono quelli che quando se la sentono devono provarci, ma sono anche quelli in grado di valutare quando sia meglio rischiare e quando no. Bagnaia su questo deve ancora lavorare per crescere e arrivare ad avere in bacheca un titolo iridato della classe regina.
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Fabio Quartararo, i numeri di un mondiale storico

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