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CEV Champions League - Conegliano, Milano e Novara: i pronostici dei commentatori di Eurosport

Marco Arcari

Pubblicato 20/12/2022 alle 13:41 GMT+1

PALLAVOLO, CEV CHAMPIONS LEAGUE (F) - A. Carraro Imoco Conegliano, Vero Volley Milano e Igor Gorgonzola Novara cominciano la loro stagione europea. Tutti e tre i club italiani sono attrezzati per arrivare fino alle Super Finals, ma che Champions sarà? Lo abbiamo chiesto al team di Eurosport: i commentatori Bonzi, Monari, Palermo e i talent Cozzi e Sangiuliano. Ecco tutto quello che c'è da sapere!

CEV Champions League 2022/2023, femminile

Credit Foto Eurosport

Un primo assaggio di quello che potrebbe succedere nelle Super Finals di maggio 2023 lo abbiamo già avuto col Mondiale per Club vinto da Conegliano. La Champions League è però tutt'altra competizione, così, tra Pantere e VakifBank di Giovanni Guidetti, proveranno a inserirsi diversi club, a cominciare dalla Vero Volley Milano e dall'Igor Gorgonzola Novara. Senza poi dimenticare il giovanissimo ma già stellare Fenerbahce Opet Istanbul di Zoran Terzic, oltre al duo Ognjenovic-Boskovic alla guida dell'Eczacibasi Dynavit Istanbul. La prima giornata europea ha già offerto qualche indicazione importante.
I club italiani hanno aperto la rassegna europea con tre successi: Conegliano ha surclassato 3-0 il Vasas Obuda Budapest, Novara si è imposta 3-1 con grande orgoglio su Potsdam e Milano ha regolato nettamente il Prometey Dnipro. Oggi comincia la seconda giornata della fase a gironi, ma che Champions sarà? Dove arriveranno i club italiani? Quali sono le giocatrici più attese e le altre squadre maggiormente accreditate per la vittoria finale? Per rispondere a tutte queste domande, abbiamo coinvolto il Team Volley di Eurosport: i commentatori Gianmario Bonzi, Fabrizio Monari e Rudy Palermo, oltre ai talent Paolo Cozzi e Rachele Sangiuliano. Ecco tutto quello che c'è da sapere!
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Egonu chiude il set cercando il petrolio: che diagonale!

Le opinioni sull'A. Carraro Imoco Conegliano

Bonzi: Tanti dubbi estivi (più mediatici) sul nuovo roster, in realtà la squadra è forte come lo scorso anno e forse più profonda in banda nonché maggiormente equilibrata. In Europa De Kruijf e le schiacciatrici americane possono giocare assieme, l’intesa Wolosz-Haak è già spaziale, Lubian può essere la grande rivelazione. Bene Robinson-Cook come giocatrice di equilibrio. Conegliano ha tutto per fare bene e vincere, ma le corazzate turche hanno alzato il livello. Saprà farlo pure la banda di Santarelli?
Cozzi: Morto un Papa se ne fa un altro….ovvero persa sua maestà Paola Egonu ecco la svedese Isabelle Haak a dare continuità al progetto tecnico trevigiano. Senza la Paola Nazionale, Conegliano è forse addirittura più equilibrata rispetto al passato, pronta a dare l’assalto alla Champions. La rosa è competitiva e permette a Santarelli anche il giusto turnover, sembra cresciuta la Plummer e piace molto la linea delle tre centrali con caratteristiche diverse per ogni giocatrice.
Monari: La trasformazione tecnica post-Egonu e Sylla sembra azzeccata in pieno: la squadra domina come in passato, Haak freschissima per non aver disputato il Mondiale sta facendo la differenza. Per di più, in Champions Santarelli non è neanche condizionato dal numero delle italiane in campo. Sembra incredibile a dirsi ma le Pantere potrebbero essere più quadrate” dello scorso anno (anche se di Paoletta ce n’è una sola…).
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Wolosz da standing-ovation: spinta con le quattro dita per De Kruijf

Palermo: Cambiare tutto per non cambiare niente. Le partenze di Egonu, Sylla e Folie non hanno smantellato la spina dorsale della squadra (Santarelli, fresco campione del mondo, Wolosz, De Kruijf e De Gennaro). Soprattutto in Europa, Santarelli potrà contare sulla centrale orange simultaneamente a Robinson-Cook, un grande ritorno garanzia di esperienza e qualità. Haak non sarà Egonu (forse…), ma cambia poco, quindi Conegliano ha tutte le carte in regola per continuare a imporsi e giocarsi la Champions fino all’ultima palla, e, anzi, vincerla.
Sangiuliano: Squadra che ha cambiato molte giocatrici ma è rimasta immutata la sua grande capacità di esprimere un gioco veloce, vario e solido. L’intesa tra Wolosz e Haak è già perfetta e la Champions permette a Santarelli di schierare contemporaneamente al centro De Kruijf e la coppia statunitense formata da Robinson-Cook e Plummer in posto 4. Una squadra costruita, ancora una volta, per vincere tutto.
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La Top10 di Isabelle Haak nel 1° turno di Champions League

Le opinioni sulla Vero Volley Milano

Bonzi: Un anno in più d’esperienza sulle spalle nella massima competizione europea, l’attuale terzo posto in campionato. La squadra di Gaspari è ormai nell’élite, sia in Italia che in Europa. Obiettivo semifinali, ma non sarà semplice perché tutte e tre le squadre turche hanno alzato il proprio livello. Positivo l’ingresso in corsa di Larson per carisma e DNA vincente. Può confermarsi o sorprendere, sorteggio benevolo rispetto alla scorsa stagione. È già un segnale. La panchina è profonda.
Cozzi: L’appetito vien mangiando…. Dopo la stagione d’esordio in Champions, nella quale è stata subito protagonista, Milano ci riprova mettendo a disposizione di coach Gaspari una rosa eccellente, soprattutto di grande valore e caratura internazionale. Panchina lunga e voglia di vincere sono gli ingredienti base per puntare almeno alle semifinali. E l’arrivo di Larson è una ciliegina sulla torta che vale davvero tanto.
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Miriam Sylla anche senza guardare: parallela no-look sontuosa

Monari: Il ritorno di Jordan Larson è una dichiarazione d’intenti: vogliono il salto di qualità, uscire dal cono d’ombra di Conegliano ed evitare di finire sotto il macigno psicologico che ha afflitto Novara negli ultimi quattro anni. La squadra è forte e, soprattutto, ha margini di crescita. Il debutto in Champions la scorsa stagione è stato incoraggiante: adesso ci credono sul serio.
Palermo: L’obiettivo ufficiale è la semifinale di Champions, quindi un passo dietro le due regine Vakif e Imoco, ma in un’area che quest’anno vede più contendenti. Quello sostanziale è affermarsi nell’élite del volley mondiale. Il ritorno dì Larson chiude una campagna acquisti che ha rafforzato notevolmente le vice campionesse di’Italia (Thompson, Sylla, Folie, Stevanovic), e l’urna europea, che l’anno scorso riservò il Vakif nei gironi e Conegliano ai quarti, è stata più benevola. Gli ingredienti ci sono tutti per un convincente cammino europeo.
Sangiuliano: Al suo esordio in Champions League ha fatto davvero molto bene, terminando la sua corsa in semifinale in un derby tutto italiano contro l’Imoco Conegliano. L’organico a disposizione di coach Gaspari è ampio in tutti i reparti e di indiscusso valore, aumentato ancor di più dal ritorno della fuoriclasse statunitense Jordan Larson. Milano è una squadra che può togliersi belle soddisfazioni in questa competizione, l’obiettivo è quello di arrivare almeno in semifinale.
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Tutta la reattività di Sylla in difesa: salvataggio assurdo di Miriam!

Le opinioni sull'Igor Gorgonzola Novara

Bonzi: Attesa a un salto di qualità netto, si trova condizionata da troppi infortuni (Adams e, più grave, Poulter), anche se Ilaria Battistoni è più brava di quel che si possa pensare, in regia, e già era partita bene in avvio di campionato. Dipende tanto dalla vena di Karakurt, che ha iniziato al meglio in Serie A1. Danesi è una centrale top, eternamente sottovalutata. Si tornerà sul mercato per un’altra palleggiatrice, ma la strada è in salita anche perché c’è il Vakif nel girone.
Cozzi: Sorteggiata in un girone di ferro con le campionesse in carica del Vakif, dovrà mettere in campo tutta la rabbia per quanto accaduto nella passata Champions. Dovrà però anche sopperire a un inizio di stagione in cui è stata falcidiata dagli infortuni, che hanno costretto la squadra a giocare a scartamento ridotto. L’infortunio di Poulter nel match contro Perugia è un macigno, che sembra obbligare la società a tornare sul mercato in cerca di una nuova palleggiatrice. La squadra c’è, ma la strada sembra irta e piena di insidie.
Monari: Dei tre sarebbe stato il progetto tecnico più intrigante, con Jordyn Poulter a predicare volley galoppato” e una batteria di attaccanti adatte a seguirla. Al centro ci sono pochi paragoni a livello mondiale. Fersino è già top, dietro a Moki c’è lei. Però il processo di costruzione è indietro, troppi infortuni e pochi allenamenti sei contro sei. E dato che il girone presenta l’ostacolo Vakif, il primo obiettivo è non fare passi falsi nelle settimane iniziali.
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Che perla in palleggio di Battistoni! Magia alla De Cecco

Palermo: Una squadra costruita con tanta qualità concentrata nel sestetto che rischia di dover rivedere i suoi piani. Prima l’infortunio ad Adams, poi quello, più grave, a Poulter (fuori per il resto della stagione) ridimensionano le ambizioni del gruppo di Lavarini che oltre alle americane aveva aggiunto un altro top player come Danesi. Se si aggiunge il girone con il Vakif, si capisce come la strada della Igor sia tutta in salita, in una stagione in cui doveva riscattare la beffa in Champions dell’anno scorso (eliminata dalla Dinamo Mosca prima data perdente a tavolino e poi "resuscitata" con Novara che aveva perso una gara sapendo di essere già qualificata e scoprendo poi di non esserlo più. Pagina nerissima per la CEV) e l’eliminazione nelle bella in casa di semifinale scudetto a opera di Monza.
Sangiuliano: Tra le italiane è la squadra che ha il girone più complicato dovendosi misurare con il Vakif di Egonu. Un avvio di stagione complicato per le squadra di Lavarini a causa di diversi infortuni che hanno coinvolto soprattutto le atlete reduci dal Mondiale, non ultimo quello accorso alla regista Poulter qualche settimana fa e che potrebbe scombinare le carte. La coppia di centrali è la più forte d’Europa e c’è Bosetti, come sempre, a dare equilibrio. Molto dipenderà dalle performance di Karakurt.
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Lezioni di muro a uno: in cattedra Caterina Bosetti!

Cosa attendersi dal VakifBank e da Paola Egonu

Bonzi: Forse solo un leggero appagamento naturale può mettere in crisi la corazzata di Guidetti, il duo Egonu-Gabi promette sfracelli. La panchina è profonda, unico dubbio magari sulla tenuta di Daalderop in ricezione. È la favorita numero uno. La vera curiosità è capire quanto Egonu potrà crescere con Guidetti. A occhio e croce dopo l'avvio di stagione, tanto...
Cozzi: Finita l’esperienza con la nazionale turca, il tecnico modenese Guidetti potrà concentrare tutte le sue attenzioni sulla Ferrari che si trova a condurre. L’arrivo di Paola Egonu apre scenari incredibili, con la nostra fuoriclasse che potrebbe crescere ancora tatticamente e tecnicamente. Sembra uno di quei matrimoni perfetti e, se così fosse, per le avversarie sarebbero davvero cavoli amari.
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Egonu è chirurgica: parallela millimetrica contro la Stella Rossa

Monari: Campionesse di tutto, più Egonu, Daalderop e con una panchina che fa spavento. Cosa può andare storto? Poco, in realtà: il Vakifbank è ancora la squadra da battere. Le insidie semmai possono essere due, per la corazzata di Guidetti: primo, il livello della lotta-Scudetto in Turchia si è alzato vertiginosamente e richiederà sforzi extra sul fronte interno; secondo, le italiane hanno tutte cambiato tanto e quindi potranno riservare al super Vakif qualche sorpresa…
Palermo: Il Vakif è il Vakif, Guidetti è Guidetti ed Egonu è Egonu, anche se le estati degli ultimi due personaggi, non positive, rischiano di manomettere un giocattolo quasi perfetto. Eppure la base è solida per non tentennare, almeno fino agli ultimi atti. Gabi è una certezza (la miglior schiacciatrice al mondo?), ma quest’anno in patria la stagione potrebbe essere meno riposante, come visto nelle prime settimane, a partire dalla Supercoppa. Tempo e margini ci sono, ma quando domini le avversarie diventano tutte più agguerrite. E quest’anno anche più forti.
Sangiuliano: Sono già cinque le Champions vinte dal Vakif e da Giovanni Guidetti che quest’anno ha deciso di aggiungere alla sua già stellare rosa anche Egonu, approdata a Instabul per aumentare il palmares personale e del Club oltre che per fare un ulteriore salto di qualità. Sarà bello vedere a quali livelli di gioco il tecnico modenese saprà portare Paola.
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Egonu imperiale: diagonale spaventosa nei 3 metri

Le pallavoliste più attese a 360° in questa Champions

Bonzi: La situazione è più interessante, forse, rispetto alla scorsa stagione. C’è Boskovic di ritorno nella manifestazione, Egonu ha cambiato casacca e quindi resta ancor più sotto i riflettori, ma forse la più attesa di tutte, perché giovane e con potenziale enorme (mente le altre, Gabi compresa, son già note) è Arina Fedorovtseva, in crescita esponenziale. Ed è reduce dal "riposo forzato" al Mondiale della sua Russia. Voglia matta di mettersi in mostra?
Cozzi: Tutta l’attenzione è puntata sulle squadre italiane e turche che, salvo l’exploit di qualche squadra polacca, monopolizzeranno questa Champions League. Tutto da gustare lo scontro fra braccia potenti con Egonu e Haak che partono avvantaggiate sulla arrembante Karakurt e su quella Boskovic che dovrà dimostrare di essere ancora in grado di spostare gli equilibri. Gabi come al solito racchiude eleganza e tecnica, ed è tassello fondamentale del VakifBank. Bello poi lo scontro in cabina di regia con Orro, Macris e Wolosz chiamate a mettere in campo tutto il loro estro e la loro creatività. L’anno scorso Sylla e Folie erano essenziali nella Conegliano di Santarelli, riusciranno a fare altrettanto in quel di Milano?
Monari: Ne dico tre: Paola, Ogechi, Egonu. Scherzi a parte, è sempre più al centro della scena. Anche agli occhi di noi italiani, che vogliamo vederla decollare al suo massimo livello sotto la guida di Giovanni Guidetti ma al contempo vorremmo vedere le nostre tre squadre arrivare fino in fondo. Aggiunge pepe il ritorno della sua rivale Tijana Boskovic in Champions dopo l’anno "in purgatorio" dell’Eczacibasi. Terza e ultima Arina Fedorovtseva, prossima a compiere ben diciannove anni e ansiosa di confrontarsi con le big mondiali assieme al Fenerbahce dopo la delusione 2021 con la Russia e il successivo bando totale alla sua Nazionale.
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Azione stupenda tra Stoccarda ed Eczacibasi: ci pensa Boskovic

Palermo: Egonu, innanzitutto, che si porta dall’Italia le scorie di un’estate Azzurra che aveva comunque altre aspettative e si è chiusa con qualche polemica. Questo nell’anno della sua uscita dalla zona di comfort e il passaggio in Turchia. Ritroverà in Champions la serba Boskovic, che col Mondiale vinto ha dato linfa nuova a una rivalità già datata nonostante le due pallavoliste siano giovani. E poi Fedorovtseva, la quale arriva col riposo estivo forzato e la voglia di affermarsi come top player: la Champions è la vetrina ideale per svelarci la sua reale dimensione. Infine Larson. L’anno scorso arrivò troppo tardi per incidere in Champions, ma il suo contributo a Monza fu determinante per l’approdo in finale Scudetto. Ora, con più tempo e in una squadra più matura e competitiva, potrà incidere anche nelle gare che contano in Europa.
Sangiuliano: Interessante da seguire il confronto tra le tre opposte più forti al mondo, Egonu, Haak, Boskovic, ma anche quello tra le palleggiatrici Wolosz, Macris (al suo primo anno fuori dal Brasile), Ognjenovic e Orro. L’eterna Gabi potrebbe essere l’ago della bilancia per il VakifBank e la Champions una vetrina importante per le giovanissime Fedorovtseva e Ana Cristina, entrambe classe 2004 del Fenerbahce con un futuro brillante davanti.
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La Top10 di Arina Fedorovtseva contro Tenerife

Quali sono le principali favorite e le potenziali outsider

Bonzi: Sarà sfida netta Italia contro Turchia, ma non è detto che sia il Vakif a ripetersi. Fenerbahce ed Eczacibasi hanno tutto per arrivare fino in fondo. Anche le italiane, seppur partendo leggermente dietro in un’ipotetica griglia di partenza. Il pronostico comunque è aperto.
Cozzi: Con Novara al momento forse la sorella più debole, le squadre turche e italiane monopolizzeranno la Champions rendendola ancora più avvincente. La finale Conegliano-VakifBank sembra la più probabile, ma mai come quest’anno c’è aria di cambiamento negli equilibri del volley femminile europeo.
Monari: Sarà Italia-Turchia: sei squadre di pari ambizioni e di livello simile (Vakif un gradino sopra). Occhio però alle fiammate delle polacche (molto curioso di vedere il Lodz di Chiappini e Diouf) e dello Stoccarda, che in contesto europeo ormai ci sa stare.
Palermo: Non si scappa da Italia e Turchia, senza le russe. Le favorite sono le solite Conegliano e Vakifbank. Ma dietro la platea è più numerosa e agguerrita. A parte Novara, che ha tanti problemi ma potenziale per risolverli, Milano, Eczacibasi e Fenerbahce vogliono dimostrare di poter fare un grosso passo in avanti.
Sangiuliano: Le squadre italiane e quelle turche sono le più accreditate ad aggiudicarsi il trofeo, non è scontato però che la finale sia, ancora una volta Vakif-Conegliano, perché la Champions di quest’anno potrebbe riservare delle belle sorprese.
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Egonu: "Obiettivi Mondiali e Olimpiadi. Sono grata a Conegliano"

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