Coppa Italia 2024 - Perugia soffre ma non sbaglia: vittoria al tie-break su Milano e finale contro Monza

Per la settima volta nella sua storia, la Sir Susa Vim Perugia è in finale della Del Monte Coppa Italia dove, domenica 28 gennaio 2024 (dalle ore 15:45) sfiderà la Mint Vero Volley Monza. I Block Devils, allenati da Angelo Lorenzetti, superano infatti al tie-break (15-11) l'Allianz Milano, trascinati dal devastante talento della coppia Plotnytskyi-Semeniuk, da un Roberto Russo fattore assoluto in battuta, dalle granitiche qualità a muro di Sebastian Solé e dalla potenza di Wassim Ben Tara. I bianconeri andranno così a caccia della loro quarta Coppa Italia.

La Milano di coach Roberto Piazza esce comunque a testa altissima da questa semifinale, con Paolo Porro che non sfigura affatto nel duello in palleggio con Simone Giannelli. Ottime prove pure per Damiano Catania, libero letteralmente tarantolato tra difesa e ricezione, e il solito Yuki Ishikawa, autentico trascinatore. A "tradire" il club milanese è tuttavia l'incostanza di Ferre Reggers, giovane opposto belga (classe 2003), gli alti e bassi dell'eterno Matey Kaziyski oltre che una correlazione muro-difesa efficace quasi unicamente nel 1° set e nel finale del 4°.

Come la prima semifinale, anche questa si risolve soltanto al tie-break e dopo un'altalena continua di emozioni. L'Allianz conferma di riuscire a incrinare tantissimo le solite certezze della squadra perugina, solitamente debordante dai nove metri e in attacco, ma anche di esaltarsi oltremodo nel ruolo di underdog designata. Block Devils che partono come un diesel ma, quando riescono ad aumentare i giri del proprio motore, diventano spesso e volentieri ingiocabili grazie a un talento diffuso impressionante. Come quello posseduto da Russo, centrale che è diventato disarmante (per gli avversari) anche dai nove metri, oltre che per le notissime qualità in primo tempo e nelle letture a muro; o quello tipico di Oleh Plotnytskyi, forse il giocatore bianconero meno appariscente tra quelli a disposizione di coach Lorenzetti, ma sicuramente uno dei più affidabili tra attacco, difesa e ricezione. Senza dimenticare tutti gli altri, a comporre un roster in cui la giornata no di Flavio Resende Gualberto pesa pochissimo sull'economia del gioco sirmaniaco, poiché in uscita dalla panchina c'è Solé.

Al netto di tutto questo e nonostante una correlazione muro-difesa che fa la differenza in rare occasioni, oggi l'Allianz dà tanto filo da torcere agli avversari. L'organizzazione del gioco milanese resta di assoluto livello, così come è evidente la crescita individuale di tanti giocatori sotto la guida tecnica di Roberto Piazza. Si pensi a Osniel Mergarejo, preziosissimo nell'epica rimonta del 4° set - in cui Milano riemerge dalle sabbie mobili dell'8-16 per andare a vincere 25-23 la frazione - e sensibilmente migliorato sia a muro che in difesa. Oppure alla distribuzione di un Porro che, per talento puro, non ha davvero nulla da invidiare ai mostri sacri del ruolo, incluso lo stesso Giannelli. Per fare lo sgambetto completo a questa versione della Sir Susa Vim sarebbe tuttavia servita un'impresa a 360° e così non avviene. Perugia rischia, innegabile, ma accede con merito alla finale contro Monza; Milano lascia il taraflex dell'Unipol Arena con la consapevolezza di essere ormai la quarta forza della Superlega, considerando i troppi alti e bassi di una Cucine Lube Civitanova ancora alla ricerca della sua miglior versione, per lo meno in campionato.