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Coppa Italia - Conegliano fa pokerissimo! Milano surclassata 3-0 in finale, è il 20° trofeo per l'Imoco

Marco Arcari

Aggiornato 29/01/2023 alle 22:02 GMT+1

PALLAVOLO, COPPA ITALIA (F) - La Prosecco Doc Imoco Conegliano continua a dominare e vincere trofei! Nella finale della 45ª Coppa Italia, le Pantere surclassano 3-0 la Vero Volley Milano e fanno pokerissimo in termini di affermazioni all-time nel torneo (4ª Coppa Italia di fila). 20° trofeo nel palmarès delle Pantere, per un'annata perfetta dopo le vittorie in Supercoppa e Mondiale per Club.

Sontuosa Isabelle Haak! Diagonale senza senso da ferma

Il dominio della Prosecco Doc Imoco Conegliano sull'Italia della Pallavolo non si spezza neppure nella finale della 45ª Coppa Italia femminile, visto che le Pantere surclassano 3-0 la Vero Volley Milano e mettono in bacheca la quinta Coppa nazionale della loro storia, la quarta consecutiva. Un'affermazione utile a raggiungere la Sirio Perugia nel palmarès della competizione e a mettere nel mirino Bergamo e Olimpia Teodora Ravenna (prime con 6 Coppe Italia conquistate nella loro storia). Durante la grande festa della Unipol Arena, col successo di un sold-out da oltre ottomila spettatori a confermare quanto la Pallavolo richiami spettatori negli impianti, la squadra di coach Daniele Santarelli si gode lo show continuo di diverse protagoniste, a cominciare da Isabelle Haak.
La "Regina del Nord" dà vita a uno stupendo duello a distanza in posto 2 con Jordan Thompson - con l'opposta statunitense che risulta, spesso e volentieri, debordante - per chiudere con 23 punti e ovviamente il titolo di MVP. Fondamentali però anche le prestazioni di Kelsey Robinson-Cook (10) e Kathryn Plummer (10), con la prima praticamente perfetta a 360° e la seconda che, pur tenendo bene in ricezione, fa la differenza nell'attacco da posto 4. Si tratta del ventesimo trofeo nella bacheca del club veneto, il terzo stagionale dopo le affermazioni in Supercoppa Italiana e nel Mondiale per Club. Numeri impressionanti, specialmente se si pensa che l'Imoco è stata fondata nel marzo 2012 e vanta così una "spaventosa" media di due trofei a stagione sportiva.
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Isabelle Haak devastante: 3 ace di fila nel 4° set con Resovia

La partita

Ormai sono ampiamente finiti gli aggettivi utili a descrivere l'Imoco Conegliano. Un club che fa scuola, non soltanto perché in Italia vince sempre e comunque. L'organizzazione, l'attenzione ai dettagli - quasi maniacalità, ma nel senso migliore del termine - il dna vincente di questa squadra ci lasciano sempre più allibiti, perfino dopo un'estate in cui la rivoluzione derivante da addii importanti (Egonu, Folie, Sylla) sembrava poter rimescolare le gerarchie della Serie A1 femminile. E invece sempre tutti dietro alla Prosecco Doc, che mette in bacheca il terzo trofeo stagionale surclassando quasi senza diritto di replica una Vero Volley che ambisce invece a raggiungere i livelli delle Pantere, ma con questa finale prende ancor più consapevolezza di quanto il percorso sarà ancora molto, molto lungo. Numeri alla mano, la squadra di coach Santarelli domina infatti letteralmente due set su tre, risultando comunque più cinica nell'unico parziale veramente combattuto (il 2°, vinto 25-23). Se Haak è attualmente l'opposta più completa del panorama mondiale, poiché capace di tenere percentuali assurde in attacco (oggi 54% di eccellenza, su 37 schiacciate con soli 4 errori) ma anche di difendere e murare come nessun'altra pari ruolo, la formazione veneta vanta comunque un roster infarcito di talento e di campionesse.
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Alessia Orro incanta contro Blaj: stupendo tocco di seconda

A cominciare da Asia Wolosz, eterna artista del palleggio, per passare a Moki De Gennaro, inossidabile e più forte libero al mondo, e finire con due coppie. Quella di martelli statunitensi, con Robinson-Cook elemento equilibratore imprescindibile di questo corso gialloblù, e Plummer che conferma grandissimi miglioramenti in qualsiasi fondamentale oltre a un braccio al fulmicotone, decisivo spesso e volentieri nei momenti chiave di ogni set. Ma anche quella di centrali italiane, visto che Marina Lubian sembra destinata a seguire da vicino le orme di Rapha Folie in termini di potenziale evoluzione del suo gioco, mentre Federica Squarcini entrerà sicuramente nel gotha mondiale del ruolo nonostante un fisico un po' penalizzante per i livelli d'élite (essendo alta "solo" 183 centimetri). Milano paga invece il passaggio a vuoto totale di Jordan Larson (2/20 in attacco), aspetto insolito per una fenomenale pallavolista quale "The Governor", ma anche le difficoltà di una ricezione che non consente ad Alessia Orro di esprimere tutto il proprio talento in regia e la obbliga così a giocare poco con le sue centrali. La sensazione è che queste due squadre possano verosimilmente ritrovarsi anche nella finale Scudetto - fatti salvi cataclismi pallavolistici sempre non pronosticabili - ma anche che, a oggi, il divario complessivo tra queste due stupende realtà della Pallavolo italiana sia ancora ampio. La Vero Volley ha comunque tempo per colmarlo. Conegliano invece per ampliarlo e, se la sua diagonale Wolosz-Haak, la più forte diagonale al mondo oggi come oggi, continuerà a giocare così...

Il tabellino

Prosecco Doc Imoco Conegliano - Vero Volley Milano 3-0 (25-17; 25-22; 25-19)
  • Conegliano: Carraro n.e., Plummer 10, Robinson-Cook 10, Squarcini 6, De Kruijf, Gennari, Gray n.e., Lubian 7, De Gennaro (L), Haak 23, Pericati (L) n.e., Wolosz 2, Fahr n.e., Bardaro n.e. All. Santarelli.
  • Milano: Martin n.e., Stysiak 1, Folie 4, Orro, Camera, Parrocchiale (L) n.e., Begic n.e., Thompson 17, Rettke 2, Stevanovic 3, Negretti (L), Sylla 5, Davyskiba 5, Larson 2, Candi . All. Gaspari.
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