Europei 2023 - L'Italia batte 3-0 l'Estonia e resta in vetta alla Pool A. Super trio Lavia, Rinaldi e Romanò

Secondo successo consecutivo per l'Italvolley di Fefè De Giorgi agli Europei maschili 2023. Dopo il 3-0 rifilato al Belgio nella partita d'esordio, gli Azzurri regolano 3-0 anche l'Estonia, soffrendo forse un po' di più in ricezione ma mostrando comunque ottime cose sul gerflor del Pala Barton di Perugia. A cominciare dalla solita pulizia a muro (12) e dalla distribuzione di un ottimo Simone Giannelli, dato che il capitano tiene in ritmo qualsiasi compagno oltre a chiudere con 2 ace e altrettanti muri. MVP Yuri Romanò, autore di 18 punti (3 muri) e di un ottimo 48% di efficienza.

Grande impatto poi di Tommaso Rinaldi in uscita dalla panchina. Lo schiacciatore subentra ad Alessandro Michieletto dalla metà del 2° set, propiziando la rimonta che spinge gli Azzurri dal 15-17 al 22-18 con intelligenti variazioni al servizio (2 ace) e chiudendo con 8 punti oltre a un magnifico 6/10 in attacco. Altra grande serata anche per Roberto Russo (8, con 4 muri), mentre Daniele Lavia è in versione trascinatore (12 punti). Venerdì 1° settembre, dalle ore 21:15 al Pala Barton, sfida decisiva contro la Serbia, in cui potrebbe ipotecare il primato della Pool A.

Altra buona vittoria per l'Italia maschile, che resta a punteggio pieno nel proprio girone e si gode anche il "volto nuovo" di Rinaldi. Il classe 2001, in forza a Modena, rappresenta indubbiamente la novità di questa sfida, anche se De Giorgi sceglie inizialmente lo stesso 6+1 che aveva battuto agilmente il Belgio di Emanuele Zanini all'esordio. Michieletto non è tuttavia in forma smagliante e, oltre a sbandare un po' troppo in ricezione, non punge nemmeno in attacco, lasciando così spazio proprio a Tommaso, il quale sfrutta l'occasione di diventare protagonista almeno per una notte e prendersi gli applausi dei tanti tifosi accorsi al Pala Barton. L'Estonia si lascia comunque guardare, al netto di un talento complessivo decisamente inferiore. Trascinata dal braccio pesante dell'opposto Oliver Venno (15 punti), ma anche dagli exploit dei centrali e dai proficui turni in battuta di Mart Tammearu e del secondo regista Markkus Keel, la nazionale estone dà filo da torcere agli Azzurri, che devono così compensare a una serata tutt'altro che brillante in ricezione con altre qualità. A cominciare da una correlazione muro-difesa che stasera funziona solo a intermittenza ma, quando lo fa, riesce a far saltare le già poche certezze della squadra allenata da Alar Rikberg. Passando poi alle qualità a muro di Russo, sempre preciso nel leggere le traiettorie scelte dagli avversari per risultare miglior realizzatore a fine 1° set, al pari di Venno con 6 punti. Per arrivare infine alla gestione e alla varietà dei colpi offensivi, ormai tipici degli Azzurri.

Come già scritto, Giannelli non dimentica nessun compagno, ma in questa gara si affida maggiormente al mancino di Romanò, il quale parte con sagaci mani-out per poi concludere con quelle bordate in diagonale che l'avevano reso tanto celebre nei trionfali Europei del 2021. Quando la ricezione lo consente, il regista italiano osa poi nel 1° tempo coi centrali, venendo peraltro ripagato da un complessivo 8/13 (5/7 del solo Gianluca Galassi), e sa di avere un punto di riferimento in zona 4 offerto quasi sempre da Lavia. Nel tabellino dello schiacciatore calabrese sono infatti fuorvianti i tre muri subiti, frutto di mancate coperture dei compagni sui suoi tentativi di rigiocata in rally complessi, mentre risultano innegabili sia l'intelligenza che la qualità nelle scelte dei colpi d'attacco. Prova di forza infine per Fabio Balaso, il quale stasera non indossa i panni del supereroe difensivo, ma in ricezione tiene con grande qualità (35% di perfetta, su 20 battute ricevute), andando a coprire anche le zone dei compagni nei momenti di maggiore difficoltà per l'Italia. Si tratta soltando della seconda sfida in questi Europei, eppure l'Italia convince già. Certo, la strada comincerà a diventare in salita soltanto da domani sera, contro la Serbia degli eterni Aleksandar Atanasijevic e Marko Podrascanin, oggi vincente 3-1 sul Belgio, ma resta chiaro a tutti che la Nazionale non sia in questo torneo soltanto per partecipare.

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