Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Serie A1 - Milano, così non va: Paola Egonu dominante, ma fatica e tanti problemi in posto 4 e centrali altalenanti

Marco Arcari

Aggiornato 07/03/2024 alle 13:31 GMT+1

PALLAVOLO, SERIE A1 - Il k.o. contro Casalmaggiore amplia ulteriormente i dubbi sulla completezza del roster di Milano. L'Allianz Vero Volley è stata costruita per detronizzare Conegliano a livello italiano - per ora non riuscendoci in Supercoppa e Coppa Italia - e ambire a un risultato di prestigio in Champions. Egonu superstar, ma non basta: difficoltà in posto 4, centrali tra alti e bassi.

Velasco: "Egonu-Antropova assieme nell'Italia è fantavolley"

Giusto celebrarla quando ha compiuto l'impresa europea contro il VakifBank, club campione d'Europa in carica. Altrettanto corretto analizzarne però ora le evidenti problematiche di squadra, complici risultati tutt'altro che esaltanti nelle ultime gare di Serie A1 Tigotà 2023-24. L'Allianz Vero Volley Milano è stata assemblata per tentare di detronizzare Conegliano a livello italiano - obiettivo per ora fallito in Supercoppa Italiana e Coppa Italia, mentre per lo Scudetto c'è ancora tempo - e puntare al bottino grosso anche in Champions League.
In ambito europeo, la doppia semifinale contro il Fenerbahce di Stefano Lavarini e Arina Fedorovtseva - in programma il 12 e il 19 marzo prossimi - rappresenta sicuramente un grande risultato, anche se oggi come oggi il pronostico è a tutto favore delle Yellow Angels di Turchia. In campionato, Milano sta invece traballando molto di più e rischia di chiudere al 3° posto la regular season, a distanza davvero siderale dai 66 punti (attuali) dell'imbattibile Imoco. I motivi di questo inatteso rendimento? Scopriamoli insieme nel dettaglio.
picture

Orro: "A Parigi 2024 per una medaglia, Milano costruita per vincere"

Indubbio il problema dell'attacco da posto 4

A eccezione di Myriam Sylla, giocatrice che sta letteralmente tenendo in piedi da sola un intero reparto, le altre schiacciatrici rosablù sono quasi sempre in enorme difficoltà offensiva. Nel caso di Kara Bajema, in apnea pure in ricezione. Il talento della giocatrice statunitense è fuori discussione, altrimenti non avrebbe disputato da titolare l'ultima finale di Champions, eppure a Milano non sta affatto rendendo come potrebbe, soffrendo oltremodo in qualsiasi fondamentale. Per coach Marco Gaspari, la "coperta" nel reparto bande diventa ancor più corta a causa dei problemi fisici patiti da Nika Daalderop e dagli alti e bassi di Helena Cazaute. L'olandese pare la giocatrice più completa, dopo Sylla, nel posto 4 dell'Allianz, ma paga tuttoggi una condizione fisica molto precaria; la francese ha invece potenzialità importanti, espresse però con troppa intermittenza.
Il k.o. al tie-break (13-15) contro la Trasportipesanti Casalmaggiore conferma appieno gli attuali (ma evidenti) limiti della Vero Volley nel mettere palla a terra da posto 4. Oltre all'11% di efficienza offensiva di Cazaute e al 13% di Sylla, c'è un altro dato statistico chiave per comprendere tutto ciò: i 57 palloni attaccati da Paola Egonu durante la sfida del Pala Radi. 11,4 a set, in media perfetta per il volume di gioco che deve sopportare e concretizzare un'opposta d'élite. L'Azzurra ha risposto col 42% di efficienza, mettendoci sì qualche errore (6) ma anche tantissimo strapotere pallavolistico per evitare situazioni ben più spiacevoli alla sua Milano. Complessivamente, la coppia Cazaute-Sylla ha attaccato 49 volte, pertanto non si può parlare dei numeri offensivi di Egonu senza contestualmente analizzare pure quelli delle schiacciatrici, al netto di uno sport di squadra.
picture

Sylla: "Milano ha alzato l'asticella, sarò la compagna più adatta"

Egonu devastante, ma da sola non può bastare

Il capitolo opposta si deve necessariamente aprire con un assioma: Egonu è una delle pochissime giocatrici al mondo capaci di cambiare, da sole, l'inerzia di una partita di pallavolo. Fatta questa innegabile premessa, è chiaro però che nemmeno un talento così cristallino e devastante possa sempre compensare alle difficoltà altrui in uno sport che, dalla sua nascita, è deciso 99 volte su 100 dalle qualità e dal rendimento del collettivo. In tutto ciò, la stagione di Egonu resta a tratti clamorosa: 495 punti in 81 set (6,1 a periodo), con 38 ace, 48 muri e un 32% di efficienza offensiva che resta dato molto buono, ma ben al di sotto delle sue immense potenzialità. Per fare un raffronto col passato, nell'ultima stagione a Conegliano (2021-22), in Serie A1 Paola mise insieme 763 punti in 124 set (6,2 a periodo) con 49 ace, 48 muri e il 38% di efficienza offensiva media.
Frutto soltanto del genio di Asia Wolosz in palleggio? Ovviamente no. Merito di un sistema di gioco in cui l'opposta non veniva sistematicamente sovraccaricata di responsabilità, ma agiva da facilitatore in quelle situazioni più complesse, specialmente in fase break, per mettere palla a terra quando le compagne non vi riuscivano. Un po' ciò che le viene chiesto quest'anno all'Allianz Vero Volley, soltanto che in rosablù le compagne raramente riescono a trovare punti dall'attacco. Alessia Orro deve così "rifugiarsi" nelle strabilianti doti atletico-tecniche della venticinquenne di Cittadella, poiché pure le centrali alternano grandissime partite a prove un bel po' opache. Le alternative restano così quelle di coinvolgere oltremodo Egonu o caricare il posto 4 nella speranza che, oltre a Sylla, a turno anche le altre schiacciatrici riescano a mettere palla a terra.
picture

Egonu: "Sono più matura. Obiettivo Scudetto? Sì, ma sono scaramantica..."

Certezze e alternative ci sono, ma il tempo stringe

A meno di una settimana dal confronto col super Fenerbahce, gli interrogativi sono davvero tanti in casa rosablù. Una ricezione tutt'altro che perfetta, combinata con nette difficoltà offensive, basteranno per giocarsela alla pari, oppure si assisterà a un doppio monologo delle Yellow Angels? Questo somiglia tanto al quesito che ci si poneva durante gli Europei 2023, nel momento in cui si ipotizzava come sarebbe andato l'incontro tra Italia e Turchia. Problematiche abbastanza simili, sebbene la Nazionale potesse contare sul talento offensivo di Elena Pietrini - nel fondamentale dell'attacco, a oggi l'Azzurra è decisamente superiore a tutte le schiacciatrici di Milano - ma non su quello di Egonu, scalata nel ruolo di vice-Antropova un bel po' a sorpresa. L'Italia andò vicinissima a vincere quella partita, arrendendosi soltanto al tie-break e con errori propri.
In casa milanese, le certezze comunque non mancano. Egonu a parte, il roster dell'Allianz è impreziosito pure da Brenda Castillo e, sebbene la sua volontà di tornare a Scandicci nella prossima stagiona abbia rappresentato una sorta di fulmine a ciel sereno per società e compagne, la libero dominicana può fare la differenza contro i micidiali turni in battuta del duo Fedorovtseva-Vargas. Se al meglio della condizione, Raphaela Folie è poi centrale dalle immense doti a muro, nonché dotata di un 1° tempo tanto veloce quanto mortifero, mentre Dana Rettke può dominare con le sue battute salto-float e preziose uscite in fast. Il tutto deve però passare anche (e soprattutto) dalla continuità offensiva in posto 4. Altrimenti sarà davvero una mission impossible battere il Fener e, ad aprile, pensare di detronizzare l'Imoco Conegliano scucendole di dosso il Tricolore.
picture

I 40 punti di Egonu! Rivivi il suo show nelle Super Finals

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità