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I tennisti più forti mentalmente da Djokovic a Nadal: vota il tuo preferito!

Eurosport
DaEurosport

Aggiornato 25/05/2020 alle 23:39 GMT+2

Nel 18esimo appuntamento della nostra rubrica dedicata al tennis i protagonisti siete voi! Siamo alla ricerca del giocatore ideale tra quelli in attività. Dopo dritto e rovescio ci siamo dedicati al servizio e alla risposta, poi siamo andati a rete e abbiamo parlato di fisico, ma oggi il nostro viaggio si conclude con la componente più importante di questo sport: la testa.

Il rovescio della medaglia - Nadal e Djokovic

Credit Foto Eurosport

La rubrica settimanale di Eurosport dedicata al tennis chiede l'intervento di voi utenti per creare il tennista perfetto. Noi cercheremo di fornirvi qualche strumento in più per scegliere, ma la decisione spetta a voi. Avete votato in più di 30mila sul dritto e avete scelto Roger Federer con il 47% delle preferenze. Poi siamo passati al rovescio e vi siete espressi in quasi 29mila decretando nuovamente vincitore lo svizzero con il 37% dei voti. Abbiamo indagato tra i big server e su 23mila voti l'ha spuntata John Isner con il 28% delle preferenze. Dal servizio abbiamo virato sul suo antidoto, la risposta: il 61% di voi ha scelto Djokovic su oltre 24mila voti. La ricerca del giocatore ideale è proseguita andando a rete e in oltre 31mila avete espresso il vostro parere con un plebiscito (69%) a favore di Roger Federer. In tema di maratoneti vi siete sbilanciati in oltre 29mila e con il 63% dei voti avete premiato Rafa Nadal per la sua forza fisica. Manca solo un tassello per completare il puzzle del giocatore ideale: la testa. Buon divertimento!

Quanto conta la testa nel tennis

Il tennis è anche chiamato lo sport del diavolo perché la testa gioca un ruolo troppo importante. Le qualità tecniche e fisiche compongono un giocatore che, però, non sarà mai un campione senza una mente pronta a ingaggiare una guerra psicologica contro qualunque avversario. Pensate, ad esempio, a Borg, apparentemente imperturbabile ma in realtà maniacale in ogni aspetto del tennis e talmente ossessionato dalla vittoria che si ritirò ad appena 26 anni.
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Bjorn Borg insieme al suo coach e mentore Lennart Bergelin

Credit Foto Getty Images

Ogni tennista ha i suoi riti, i suoi gesti scaramantici e i suoi tic - lo stesso zio Toni parlando di Rafa Nadal li definisce "ridicoli, sembra un maniaco come Jack Nicholson nei suoi film" -, ma poi ci sono i numeri che mostrano quanto un giocatore sappia fare la differenza quando più conta, vale a dire sotto pressione.
GIOCATOREPALLE-BREAK CONVERTITEPALLE-BREAK SALVATETIE-BREAK VINTISET DECISIVI VINTIPUNTEGGIO TOTALE
Rafa Nadal45%67.7%60.9%87.5%261.1
Novak Djokovic47.9%65.4%88.5%56.3%258.1
Roger Federer41%70.7%76.9%58.3%246.9
Dominic Thiem40.1%64%55.8%76.2%236.1
Felix Auger-Aliassime37.3%67.2%63.4%66.7%234.6
Nick Kyrgios48.6%65.6%57.6%62.5%234.3
Cristian Garin41.2%62.3%55.2%73.7%232.4
Andrey Rublev37.2%62.9%52.9%76.5%229.5
Matteo Berrettini38.9%70.1%56.3%63.6%228.9
Yoshihito Nishioka43.7%58.6%62.5%62.5%227.3
Fonte ATP
Questi dati si riferiscono all'ultimo anno e spiegano che Nadal e Djokovic sono stati mentalmente degli alieni. Il mancino di Manacor nei set decisivi è stato una sentenza, mentre il serbo si è rivelato di ghiaccio nei tie-break (Federer ne sa qualcosa...). Lo svizzero si è distinto nelle palle-break salvate e qui incide il suo miglior servizio rispetto ai due rivali storici, cosa che rende merito anche al nostro Matteo Berrettini.

Cosa dicono i numeri

Se facciamo lo stesso gioco senza prendere come riferimento una singola stagione ma l'intera carriera dei protagonisti, abbiamo una top 10 molto eloquente:
GIOCATOREPALLE-BREAK CONVERTITEPALLE-BREAK SALVATETIE-BREAK VINTISET DECISIVI VINTIPUNTEGGIO TOTALE
Novak Djokovic44.4%65.4%64.5%73.5%247.8
Pete Sampras40.6%67.9%64.1%69.3%241.9
Rafa Nadal44.9%66.6%60.8%68.9%241.2
Roger Federer41.2%67.3%65.4%65.5%239.4
Kei Nishikori41.1%61.4%59.2%74.9%236.6
Andy Murray43.5%62.5%60.9%69%235.9
Thomas Muster44.6%63%58.9%67.8%234.3
Andy Roddick38.8%67.6%62.1%65.5%234
Guillermo Perez-Roldan46.6%58.4%65.9%61.1%232
Juan Martin del Potro41.8%63.8%59.4%66.9%231.9
Fonte ATP
A sorpresa troviamo in questa classifica Guillermo Perez-Roldan, ex tennista argentino nato a Tandil come del Potro ma decisamente fuori dal giro dei più grandi: negli Slam il suo risultato migliore è stato un quarto di finale al Roland Garros 1988. Eppure era veramente una sentenza quando aveva una palla-break a disposizione così come nei tie-break. Nessuno, invece, era meglio di Pete Sampras a salvare le palle-break grazie a un servizio devastante. Infine, nei set decisivi a primeggiare è un altro giocatore che non ci si aspetta: Kei Nishikori. Cosa ci suggerisce dunque questo ranking? Essere il più bravo in una di queste voci conta relativamente, il segreto per il successo è avere percentuali alte in tutte. Per questo motivo Novak Djokovic è l'intelligenza robotica applicata al tennis.
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Djokovic dominatore in Australia: 8 match point per 8 trionfi a Melbourne

La prova del nove

Le cifre globali premiano dunque il Djoker che nei momenti topici si ciba di pressione, anziché farsi schiacciare da essa, così come del tifo contro. D'altronde, nel tennis i punti non hanno tutti lo stesso valore e la forza mentale si misura nel saper alzare il livello quando conta. Possiamo prendere due finali Slam come ulteriori prove per la disperazione dei tifosi di Federer. Nella finale degli US Open 2015, il serbo riuscì nell’impresa clamorosa di salvare 19 delle 23 palle-break fronteggiate (l'83%), a fronte di una performance generale di poco sopra il 60% di punti vinti al servizio. Se non siete ancora convinti, torniamo sulla scena del delitto e quale esempio migliore dell'ultima finale di Wimbledon? Federer (quasi unanimemente considerato il più grande giocatore di tutti i tempi) ha vinto 36 game in una finale Slam e ha perso. Ha vinto almeno sei game in tutti e cinque i set e ha perso.
Federer non ha dovuto affrontare nessun break-point a sfavore per i primi tre set e ha perso (peraltro, perdendo due di quei primi tre set). Federer ha vinto più game di Djokovic: 36-32. Ha vinto più punti di Djokovic: 218-204. Ha servito meglio di Djokovic sotto ogni punto di vista: più ace (25-10), meno doppi falli (6-9), una percentuale più alta di prime palle in campo (63%-62%) e percentuali migliori di punti vinti sia con le prime palle di servizio (79% contro 74%) che con le seconde (51%-47%). Ha anche vinto più punti a rete (51-24) con un rendimento globalmente più alto (78% contro 63%). Ha breakkato più spesso (7 volte contro 3) convertendo una percentuale più alta di palle-break (54%-38%).
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Wimbledon, Finale 2019: dopo aver avuto 2 match-point, Roger Federer esce sconfitto da Djokovic

Credit Foto Getty Images

Djokovic è probabilmente il miglior ribattitore della storia del tennis, eppure, in finale, Federer ha vinto più punti in risposta (79 contro 64), con una miglior percentuale (36%-32%). Lo svizzero ha commesso più errori gratuiti di Djokovic (79-64) ma ha ampiamente compensato il deficit mettendo a segno 40 vincenti in più del serbo, 94-54. Federer è stato il giocatore migliore in praticamente qualsiasi categoria immaginabile, eppure ha perso.

Come la pensano i big

I big del circuito hanno pochi dubbi. Djokovic? No, Nadal. Il serbo e Murray indicano il mancino di Manacor come il più forte mentalmente, Wawrinka la pensa allo stesso modo e anche Federer che divide la sfera psicologica in calma (Borg) e grinta (Nadal). Anche Thiem premia lo spagnolo spiegando questa qualità come spirito combattivo e se lo chiedete a Rafa vi risponderà: "Il tennista ideale avrebbe il mio cuore, il mio spirito combattivo. Non mi piace perdere". Tutti d'accordo, insomma.
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Rafa Mentality: il segreto di Nadal è racchiuso nell'isola di Maiorca

Quando si parla di forza mentale, non c’è nessuno migliore di Rafa. Nel corso degli anni, lo abbiamo visto tornare competitivo dagli infortuni così tante volte. Probabilmente ha avuto più infortuni di qualsiasi altro giocatore nel tour. È riuscito a tornare dopo ognuno di loro. Quando ti appresti a scendere in campo contro di lui e lo vedi saltare, sai già che ti aspetta una battaglia. Sai che hai di fronte un gigante assoluto dal punto di vista mentale. Mentalmente è più forte anche di Roger Federer [Novak Djokovic]

Federer e i match-point

La finale di Wimbledon ha messo a nudo la fragilità di un fuoriclasse come Federer che per ben 24 volte, di cui tre in finale, ha perso delle partite in cui ha avuto almeno un match-point a disposizione: decisamente troppe confrontate con le otto di Nadal (mai in un torneo importante) e le tre di Djokovic. Scavando nei dati scopriamo che Pat Rafter è l'unico giocatore che può dire di aver affrontato Federer più di due volte (tre) senza perdere mai. C'è di mezzo un match-point? Certo, ad Halle nel 2001...
Federer può consolarsi parzialmente pensando alle 22 volte in cui ha, invece, annullato dei match-point per poi vincere la partita. A Cincinnati, nel 2003, ne cancellò sette a Scott Draper e in quella stagione ne disinnescò ben 13. Sette è un numero che conosce bene anche Tennys Sandgren nella rimonta più recente, quella degli Australian Open 2020 che lo privò della semifinale. Scherzi del diavolo in uno sport tanto bello quanto crudele.
Chi è il tennista più forte mentalmente?
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Federer, l'ultima magia: i 7 match-point annullati a Sandgren

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