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I maratoneti del tennisti da Nadal a Thiem: vota il tuo preferito!

Eurosport
DaEurosport

Aggiornato 19/05/2020 alle 09:37 GMT+2

Nel 17esimo appuntamento della nostra rubrica dedicata al tennis i protagonisti siete voi! Siamo alla ricerca del giocatore ideale tra quelli in attività. Dopo dritto e rovescio ci siamo dedicati al servizio e alla risposta, poi siamo andati a rete, ma ora è il momento di parlare del tennis fisico e brutale.

Il rovescio della medaglia - Rafa Nadal

Credit Foto Eurosport

La rubrica settimanale di Eurosport dedicata al tennis chiede l'intervento di voi utenti per creare il tennista perfetto. Noi cercheremo di fornirvi qualche strumento in più per scegliere, ma la decisione spetta a voi. Avete votato in più di 30mila sul dritto e avete scelto Roger Federer con il 47% delle preferenze. Poi siamo passati al rovescio e vi siete espressi in quasi 29mila decretando nuovamente vincitore lo svizzero con il 37% dei voti. Abbiamo indagato tra i big server e su 23mila voti l'ha spuntata John Isner con il 28% delle preferenze. Dal servizio abbiamo virato sul suo antidoto, la risposta: il 61% di voi ha scelto Djokovic su oltre 24mila voti. La ricerca del giocatore ideale è proseguita andando a rete e in oltre 31mila avete espresso il vostro parere con un plebiscito (69%) a favore di Roger Federer. In questa puntata parliamo di maratoneti, chilometri e di una parte essenziale del tennis, quella più fisica e brutale. Buon divertimento!

Quanto incidono i chilometri percorsi nel tennis

Da uno studio pubblicato su settesei.it relativo alle edizioni 2016 del Roland Garros e di Wimbledon, possiamo farci un'idea generale di quanto sia importante la parte atletica in uno sport come il tennis: in media, in una partita due giocatori percorrono in totale 4.4 km o, se preferite, poco più di 20 metri a punto. Se si riduce l’analisi ai punti con cinque o più scambi - un metodo valido, per quanto sempre di approssimazione, per eliminare gli scambi brevi in cui è il servizio a determinare in larga parte la conclusione del punto -, la distanza mediamente percorsa è di 42 metri a punto.
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Stanislas Wawrinka e Stefanos Tsitsipas - Roland Garros 2019

Credit Foto Getty Images

Ovviamente, sulla terra di Parigi i punti tendono a essere più lunghi e i giocatori a correre di più. Al Roland Garros durante una partita vengono in media percorsi 4.8 km contro i 4.1 di Wimbledon (nel campione considerato però le partite del Roland Garros sono quasi il doppio di quelle di Wimbledon e questa disparità si riflette sui numeri complessivi). Rapportato al singolo punto, sono 47 metri sulla terra e 37 metri sull’erba.
Se percorrere una grande distanza all’interno di un singolo scambio può risultare fondamentale, fare più strada dell’avversario non è condizione sufficiente per vincere una partita. Infatti, solo poco più della metà (53) delle 103 partite del campione considerato è stata vinta dal giocatore che ha percorso la distanza maggiore. Per quei giocatori il cui tennis è fatto di scambi lunghi e fisicamente dispendiosi, la distanza totale percorsa può comunque rappresentare un’indicazione della loro effettiva abilità nel direzionare la partita su un piano prettamente fisico. Come? Un giocatore fisicamente preparato ha successo quando costringe l'avversario a uno sforzo ancora superiore al proprio.

Quanto corrono i top 10

Secondo l’analisi curata da Infosys e scritta da Craig O'Shannessy per l'ATP, Rafael Nadal è l’attuale top 10 che nelle ultime tre stagioni ha fatto registrare la maggiore riduzione degli spostamenti tra il primo e il secondo set: le rilevazioni sono state effettuate sui campi coperti da tecnologia Hawk-Eye, ovvero i principali dei tornei Masters 1000, nel periodo tra il 2018 e il 2020.
2018-20: i top 10 nel primo e nel secondo set - Distanza percorsa dal giocatore (in piedi)
RANKINGGIOCATOREPRIMO SETSECONDO SETDIFFERENZA
2Nadal35123150-10.3%
5Medvedev32802944-10.2%
10Goffin33383016-9.6%
1Djokovic32062945-8.1%
3Thiem29292699-7.9%
7Zverev30532839-7%
8Berrettini24782363-5.6%
6Tsitsipas29652934-1%
9Monfils33803374-0.2%
4Federer25212628+4.2%
Fonte ATP
Le distanze sono state misurate in piedi (un piede equivale a circa 30 centimetri). Se il calo di questo indicatore nel secondo parziale accomuna nove casi analizzati su dieci, c’è però un’eccezione di riguardo: Roger Federer è l’unico a essersi mosso mediamente di più nei secondi set. Lo svizzero ha percorso nei set d’apertura appena il 72% dei metri di Nadal, per poi salire di giri.
L'Ercole del tennis ama primeggiare nei primi set, lì dove nessuno parte forte come lui: il numero due del mondo, infatti, raggiunge il chilometro e supera del 30% la distanza percorsa da Matteo Berrettini. L’azzurro è quello che tra i top 10 - complice la struttura fisica e la spinta di servizio e dritto da fondocampo - si è mosso meno sul campo nei parziali di inizio match. La partenza sprint di Nadal viene compensata, però, dalla più ampia percentuale di riduzione degli spostamenti nei secondi set.
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Scambio infinito e infuocato tra Federer e Nadal: lo spagnolo esulta per ultimo!

Superando la soglia dei top 10, l’elaborazione Infosys rivela come sia Gilles Simon (54 ATP) a primeggiare per distanza percorsa in ciascuno dei primi due set (passando da 4165 a 3904 piedi), mentre Nick Kyrgios (40 ATP), con la forza dei suoi colpi di inizio gioco e la ricerca delle forzature, riesce a ridurre al minimo gli spostamenti (624 metri nei primi set - quasi 400 in meno rispetto alla media di Nadal - e poco meno nei secondi).

Primatisti al quinto set negli Slam: i numeri

Negli Slam, nonostante ognuno di essi ragioni ormai di testa propria per quanto riguarda le regole del quinto set, andare a oltranza resta una fonte di fascino. Chi sono i tennisti che vantano il maggior numero di match al quinto nei major?
  • 47 Roger Federer
  • 45 Lleyton Hewitt
  • 45 Fernando Verdasco
  • 42 Stan Wawrinka
  • 41 Andre Agassi
  • 39 Ivan Lendl
  • 38 Todd Martin
  • 38 Pete Sampras
  • 38 Marin Cilic
  • 37 Novak Djokovic
  • 34 Andreas Seppi
Questa classifica è indicativa perché tanti match al quinto sono dettati anche dalla longevità e non significano necessariamente vittorie. Sorprende, ad esempio, la presenza di Verdasco che, rispetto a Federer o Hewitt, è arrivato in fondo con minor frequenza negli Slam. All'11esimo posto c'è il nostro Andreas Seppi, uno che di maratone se ne intende.
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Seppi a punta di racchetta! Bellissimo recupero contro Wawrinka

Tra i giocatori in attività, ce ne sono tre che guidano la speciale classifica di vittorie conquistate al quinto. Per una volta non sono i Big Three al completo. Roger Federer e Marin Cilic primeggiano a quota 32 mentre Novak Djokovic segue a 31 in questa speciale classifica. Il recordman in assoluto è Ilie Nastase, che guida la classifica all-time con 39 successi.

Il leader storico

Ivan Lendl, con 36 vittorie e 22 sconfitte, ha giocato ben 58 partite nell'era Open terminate al quinto set: il 62% di vittorie è un risultato ragguardevole. Il campione dei campioni, colui che vanta la miglior percentuale di successi al quinto set è, però, Bjorn Borg con l'81,8% di partite vinte. Lo svedese ha l'identica percentuale del sudafricano Johan Kriek, ma un numero di vittorie decisamente più importante: 27 a 6 contro 18 a 4.
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Borg-McEnroe, l'indimenticabile tie-break nella finale di Wimbledon 1980

Il 2019

Lo scorso anno, l'ultimo riferimento che abbiamo come stagione completa, Thomas Fabbiano è diventato il cacciatore di giganti. Al secondo turno degli Australian Open, il pugliese ha battuto il gigante americano Reilly Opelka (6-7 6-2 6-4 3-6 6-4) a cui non sono bastati 67 ace per avere la meglio del piccolo grande tarantino. In cinque set anche la vittoria al primo turno di Wimbledon contro un irriconoscibile Stefanos Tsitsipas. Vittoria che ha consentito a Fabbiano di battere il primo top 10 della sua carriera. Stesso esito, vittoria di Fabbiano in cinque set, anche nel turno successivo ai Championships contro un altro gigante, Ivo Karlovic, 6-3 6-7(6) 6-3 6-7(4) 6-4.
A seguire, sempre con tre successi al quinto set, troviamo Roberto Bautista Agut al primo e secondo turno di Melbourne, contro Andy Murray e John Millman, per poi ripetersi agli ottavi contro Marin Cilic. Nishikori ha vinto ben cinque sfide a oltranza: Majchrzak, Karlovic e Carreno Busta gli sconfitti in Australia, Djere e Paire al Roland Garros. A cinque troviamo anche un habitué dei match maratona come Alexander Zverev: Chardy a Melbourne, Millman e Lajovic a Parigi, Albot e Tiafoe a New York gli avversari messi ko dal tedesco. Anche al Roland Garros 2018 Sascha si era distinto per aver vinto tre partite di fila al quinto contro Lajovic, Dzumhur e Khachanov. Thiem gli impedì, ai quarti di finale, di diventare il primo giocatore a vincere quattro match consecutivi in cinque set negli Slam.
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Tuffi, passanti e volée: che scambio tra Zverev e Thiem, alla fine la spunta il tedesco

Come la pensano i big

La componente aerobica legata quindi alla resistenza generale e specifica permette ai giocatori di mantenere la giusta energia per tutto l'arco del match, energia da utilizzare sia nelle componenti fisiche che mentali del match. Per questo motivo Rafael Nadal è l'esempio di resistenza e resilienza psico-fisica. Il maiorchino da sempre incarna quel giocatore capace di non mollare mai e di riuscire a tirare fuori il meglio anche nei momenti più duri. Per Thiem è lui il migliore fisicamente, mentre Djokovic sceglie Thiem con menzione per Monfils e l'ormai ex Ferrer. Anche Nadal opta per l'austriaco. Murray e Wawrinka indicano, invece, il serbo.
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La finale è uno spettacolo! Thiem vince uno scambio durissimo con un dritto devastante

Quando parliamo di elasticità e reattività muscolare è impossibile non citare Gael Monfils, mentre se pensiamo al footwork - quelle abilità che un giocatore possiede nei movimenti e negli spostamenti specifici e che sono identificabili con la rapidità dei piedi e la capacità di spostarsi in maniera veloce ed efficiente sia nella ricerca della palla che nelle varie situazioni che si presentano in campo - la mente va a Fognini e Dimitrov. E l'equilibrio? Nessun dubbio, Djokovic dimostra un perfetto mix coordinativo e percettivo che gli fa mantenere il giusto balance.
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La finale più lunga negli Slam è quella degli Australian Open 2012 durata 5 ore e 53 minuti - Djokovic e Nadal esausti durante la premiazione

Credit Foto Getty Images

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