Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

The Ocean Race 2023 - Le 5 lezioni della 2ª tappa. Le vele giuste e le miglia finali sono tutto

Michele Neri

Pubblicato 14/02/2023 alle 17:32 GMT+1

THE OCEAN RACE 2023 - Anche la 2a tappa si è conclusa. 18 giorni di fatiche per i cinque team IMOCA, che hanno affrontato diversi imprevisti prima di tagliare il traguardo a Città del Capo. Alla fine l'ha spuntata ancora Holcim-PRB in una volata che ci insegna quanto sia fondamentale non commettere errori nelle miglia conclusive. Ma sono anche le altre le lezioni da imparare da queste settimane.

Team Holcim trionfa nella 2a tappa: l'arrivo e la gioia dei protagonisti

La seconda tappa ha regalato emozioni dal primo all'ultimo istante, superando di gran lunga le aspettative. I cinque IMOCA si sono sfidati in una regata più lunga del previsto e, 18 giorni dopo la partenza da Capo Verde, hanno tagliato il traguardo a Città del Capo quasi tutti appaiati. La bagarre per il bottino più ricco è stato però solo l'apice di settimane veramente intense. I doldrums, l'Equatore, l'alta pressione di Sant'Elena, i venti leggeri vicino alla costa sudafricana sono stati solo alcuni dei diversi imprevisti che hanno costretto gli equipaggi a cambi di strategia, a ritardi, a tensione continua. Le posizioni in classifica sono variate spesso, e alla fine ha trionfato Holcim-PRB. Proprio come al largo di Mindelo. L'imbarcazione guidata da Kevin Escoffier si trova quindi a punteggio pieno ma la prossima frazione, con i punti doppi, può stravolgere le gerarchie. In attesa della ripartenza, in programma domenica 26 febbraio, alcune considerazioni su quanto accaduto da Capo Verde a Città del Capo.

1. LA SCELTA DELLA VELA

Tutto passa dalla scelta della vela giusta. Nella seconda tappa due barche hanno accettato di partire con uno svantaggio: Team Malizia e Holcim-PRB. Queste infatti hanno deciso di rinunciare allo spinnaker, ottimo per navigare sottovento con venti leggeri. E nei primi tre giorni gli IMOCA hanno viaggiato proprio sottovento con venti leggeri. I team che invece hanno montato lo spinnaker sono stati quindi più veloci, dando l'impressione di avere una marcia in più. La strategia di Holcim-PRB, che poi ha vinto, e di Team Malizia ha però una spiegazione. Nell'Ocean Race le imbarcazioni hanno a disposizione 11 vele in totale, per l'intera durata della competizione. Ecco allora che facendo a meno dello spinnaker in questa tappa, Holcim-PRB e Malizia hanno conservato uno slot da cui trarre vantaggio in un altro momento, nel quale ad esempio potranno sostituire una vela con una più nuova o cambiare addirittura tipologia. Costi e benefici devono quindi essere valutati sia sul breve che sul lungo periodo, tenendo in considerazione anche tutti i rischi intermedi. Fondamentale trovare il perfetto equilibrio.

2. MALEDETTE NUVOLE

Un'altra lezione della seconda tappa è che serve tempo per maturare un vantaggio e lo stesso può essere polverizzato in un amen. Ce lo ha insegnato in particolare Guyot environnement-Team Europe, il quale ha perso 100 miglia - rispetto ai rivali - in appena 12 ore. L'imbarcazione guidata da Robert Stanjek, in testa all'Equatore e anche un po' dopo, ha pagato a caro prezzo la rotta alternativa (ad est). Dopo l'illusione della leadership, la barca europea si è "impantanata". Colpa di un banco di nubi. Le nuvole possono anche essere un buon alleato: gli IMOCA posizionandosi tra i bordi di esse, per passare da una raffica di vento all'altra, possono guadagnare in spinta. Tuttavia, se le nuvole si spostano, è un bel problema. Questo è accaduto agli uomini di Stanjek, che si sono ritrovati sotto le nuvole, in una zona morta, dove era impossibile avanzare alla velocità desiderata. I rivali hanno rimontato e Guyot ha chiuso addirittura quinto, aggiudicandosi il premio di consolazione (1 punto).
picture

L'equipaggio di GUYOT environnement-Team Europe celebra il passaggio dell'Equatore, The Ocean Race 2023

Credit Foto From Official Website

3. VELOCITÀ DA RECORD

Le barche della Ocean Race 2023 hanno dimostrato in questa tappa di poter raggiungere velocità incredibili. Nell'Oceano Atlantico Meridionale i cinque team IMOCA hanno "volato" sull'acqua, dando un assaggio di cosa sono capaci di fare. Qualcuno sostiene di aver raggiunto addirittura i 36 nodi. Con certezza si può dire che 11th Hour Racing Team abbia sfiorato il record sulle 24 ore. Gli americani hanno infatti percorso 542 miglia in un giorno. A bordo le persone degli equipaggi faticavano a stare in piedi e dovevano indossare le cuffie per sopravvivere ai rumori assordanti, ma, a parte ciò, nella loro massima impressione queste imbarcazioni sono impressionanti. E il meglio deve ancora venire: con condizioni anche più favorevoli, uno dei team dell'edizione 2023 potrebbe riuscire ad infrangere i primati stabiliti in passato.
picture

Team Malizia ad alta velocità: servono le cuffie e muoversi è un'impresa

4. TEAM MALIZIA HA BISOGNO DELLE ONDE

Team Malizia ha dimostrato di essere il padrone indiscusso della navigazione sottovento tra le onde. Anche questo ha una spiegazione. L'imbarcazione tedesca è stata progettata in modo diverso dalle altre in gara. Invece di una tradizionale prua stretta e slanciata, ne presenta una più grande e più piena. Sottovento, con le onde che si infrangono contro la barca, l'immersione in picchiata è un rischio molto grande. La prua più alta permette così al Team Malizia di cavalcare le onde e mantenere con costanza una velocità elevata. Questo sistema durante la seconda tappa ha permesso all'equipaggio guidato da Will Harris (che ha sostituito temporaneamente Boris Herrmann) di lasciare l'ultima posizione e un po' alla volta scavalcare i rivali fino a prendere la leadership virtuale. L'altra faccia della medaglia, però, è che con venti leggeri - come nei giorni conclusivi o in prossimità dei doldrums - Team Malizia non trova il giusto ritmo e fatica di più dei concorrenti. Deve quindi sperare che complessivamente, tra le 7 tappe, siano maggiori i momenti in cui trarre vantaggio rispetto a quelli in cui soffrire. Nel terzo atto potranno rifarsi. Le condizioni dell'Oceano Meridionale sono infatti favorevoli: in arrivo grandi onde.

5. L'IMPORTANZA DELLE ULTIME 100 MIGLIA

Infine, nella seconda tappa abbiamo imparato quanto sia importante la precisione nelle miglia conclusive, quando ci si avvicina al traguardo. Al largo il vento è prevedibile. In prossimità dell'arrivo, invece, i venti diventano molto variabili e chi li interpreta meglio, può ottenere il vantaggio decisivo. Al contrario, chi sbaglia (Team Malizia) può mandare in fumo il duro lavoro di settimane. Tutte le battaglie a cui abbiamo assistito in questi 18 giorni - da Capo Verde ai doldrums, giù nell'Atlantico Meridionale - hanno perso di valore una volta arrivati alle ultime 100 miglia. Guyot environnement-Team Europe, che era indietro di 200 miglia, ha recuperato parecchio, concludendo comunque all'ultimo posto ma dimezzando il ritardo. Biotherm, che era stabile in quarta posizione, è arrivato 2°, scavalcando 11th Hour e Malizia. Quest'ultimo, infine, che aveva buone chance di successo, non ha nemmeno trovato spazio sul podio. Tutte le miglia nautiche di una tappa sono certamente importanti ma sono funzionali alle spinte finali, lì si fa la storia. Le ultime mosse tattiche decidono le regate, ed hanno fatto la differenza in quest'occasione.

I PROSSIMI APPUNTAMENTI

L'Ocean Race 2023 riparte a breve per gli equipaggi IMOCA, che hanno però tempo per riposare, preparare le strategie future e imparare dagli errori commessi. Tra poco meno di due settimane ci sarà la In-Port Race a Città del Capo (24 febbraio). A seguire, il 26 febbraio, la partenza della 3a tappa, che terminera a Itajai, in Brasile. Il percorso di 12750 miglia nautiche la rende la più lunga della storia di questa competizione. La partenza sarà in diretta su Eurosport e su Discovery+.
picture

Biotherm chiude al 2° posto: "Felici di aver lavorato così bene"

THE OCEAN RACE 2023: TUTTO L'EVENTO SU EUROSPORT

Sarà possibile seguire la diretta di ogni tappa della The Ocean Race 2022-2023 su Eurosport e discovery+. L'intera regata verrà trasmessa in diretta e on-demand su discovery+ e tramite l'app di Eurosport. Anche gli abbonati a DAZN, Sky (canali 210 e 211) avranno a disposizione i due canali lineari di Eurosport 1 ed Eurosport 2. Inoltre, potrete trovare gli highlights, le dirette scritte, i momenti salienti delle gare, news, approfondimenti sul nostro sito Eurosport.it. Potrete rivivere tutti i momenti più spettacolari anche sui nostri social Fabeook, Instagram, Twitter e TikTok.
picture

Tutte le tappe della Ocean Race 2023

COS'È E COME FUNZIONA THE OCEAN RACE?

The Ocean Race è una regata di vela che si svolge intorno al mondo ed è stata organizzata per la prima volta nel 1973. Dal 1988 si svolge ogni tre anni. La regata del 2022-2023 vedrà i velisti competere con imbarcazioni della classe IMOCA 60 o della classe VO65. Entrambe le classi sono in grado di raggiungere velocità elevate e, nelle adeguate condizioni, possono percorrere oltre 600 miglia nautiche in 24 ore. Attualmente sono iscritti cinque team per la classe IMOCA 60 e sei per la classe VO65. Considerato uno dei tre grandi eventi di questo sport, insieme ai Giochi Olimpici e alla Coppa America. Vince il team che termina la regata nel minor tempo possibile e conquista il maggior numero di punti in classifica al termine delle sette tappe.
picture

Argo, le boe e non solo: i team alle prese con attività scientifiche

Il percorso dell'Ocean Race

The Ocean Race 2022-23 visiterà nove città nell'arco di sei mesi, partendo da Alicante, in Spagna, il 15 gennaio 2023, e terminando a Genova. A chiudere la rassegna nel capoluogo ligure l'ultima gara In Port, in programma l'1 luglio.
Di seguito la rotta della The Ocean Race:
1ª Tappa:da Alicante (Spagna) a Capo Verde - partenza il 15 gennaio, 1900 miglia nautiche;
2ª Tappa: da Capo Verde a Città del Capo (Sudafrica) - partenza il 25 gennaio, 4600 miglia nautiche;
3ª Tappa: da Città del Capo (Sudafrica) a Itajai (Brasile) - partenza il 26 febbraio, 12750 miglia nautiche;
4ª Tappa: da Itajai (Brasile) a Newport (Rhode Island, Stati Uniti) - partenza il 23 aprile: 5500 miglia nautiche;
5ª Tappa: da Newport (Stati Uniti) ad Aarhus (Danimarca) - partenza il 21 maggio, 3500 miglia nautiche;
6ª Tappa: da Aarhus (Danimarca) a L'Aia (Paesi Bassi) - partenza l'8 giugno, 800 miglia nautiche;
7ª Tappa: da L'Aia (Paesi Bassi) a Genova (Italia) - partenza il 15 giugno, 2200 miglia nautiche.

THE OCEAN RACE TRACKER

È inoltre possibile seguire i progressi delle imbarcazioni nel corso dell'intero evento attraverso il sito web ufficiale della Ocean Race.
picture

The Ocean Race 2022-23, Grand Finale a Genova dal 24 giugno al 2 luglio

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità